Si designa con questo nome l'infezione provocata dal bacillo carbonchioso, o bacillus anthracis, così chiamato per la colorazione fortemente scura, nerastra, che assumono il sangue e specialmente la milza, [...] nel carbonchio ematico, in Il nuovo Ercolani (1922); A. Sclavo, Sieroterapia del carbonchio ematico, in A. Lustig, Malattieinfettive dell'uomo e degli animali, Milano 1922; F. Hutyra e J. Marek, Patologia e terapia speciale degli animali domestici ...
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GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] e non parassitarie della cute, dell'apparecchio genito-urinario (a carico della vescica specialmente), ecc.
Nell'ambito delle malattieinfettive, il gatto rappresenta una delle poche specie di animali domestici, la quale abbia avuto il privilegio di ...
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Espressione introdotta da C. v. Pirquet (1904) e usata a designare stati di modificata capacità reattiva dell'organismo acquisiti mediante il superamento di una malattia o mediante il trattamento con determinate [...] prodotti batterici, sviluppantesi nel corso delle malattieinfettive e conducente alla iperrecettività verso l' forme di asma (C. Frugoni e molti altri) e in altre malattie allergiche, nelle quali è ammessa nel sangue la presenza di reagine, abbiano ...
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Così il Laënnec designò una speciale lesione del fegato, caratterizzata dal colorito giallo.
Tale lesione era però nota anche agli antichi, e ricordata da Ippocrate (hepar durum, schirrus, marasmus hepatis). [...] conduce a morte i pazienti, salvo nei rari casi in cui la malattia sembra arrestarsi in una fase intermedia.
Fra le complicazioni della cirrosi di Gilbert e Fournier). S'ammette l'origine infettiva delle cirrosi biliari; un certo valore eziologico ...
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È l'effetto sugli organismi viventi di sostanze dette veleni (lat. venenum) che, agendo su elementi del corpo o su loro prodotti, ne impediscono il regolare funzionamento o addirittura ne sopprimono la [...] und Arzeneistoffen, Berlino 1921; A. Cevidalli, I veleni quali fattori di malattia, in P. Foà, Trattato di anatomia patol., Torino 1923; H. veleni esogeni da quelli dei tossici d'origine infettiva, dai prodotti anormali del ricambio, come nell ...
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NEFRITE (dal gr. νεϕρός "rene")
Giovanni Antonelli
Significa alterazione infiammatoria dei reni (v.), per effetto di elementi nocivi che in genere giungono a essi dal circolo sanguigno. Il primo a mettere [...] circoscritta o parcellare o a focolai, conseguente a malattie settiche, che si differenzia dalla forma diffusa in quanto più che sia possibile le occasioni di eventuali contagi infettivi, e preservarsi soprattutto dallo sviluppo di angine; ogni ...
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Il c., o 17-idrossi-11-deidrocorticosterone, è uno dei principî attivi estraibili dalla corteccia surrenale. Presumibilmente elaborato dalla zona fascicolata della ghiandola, il c., di cui non si può ancora [...] del processo morboso. La qual cosa, tuttavia, non rappresenterebbe controindicazione all'uso di tali farmachi nelle malattieinfettive, purché la loro somministrazione venga associata a un'efficiente terapia causale (antibiotici, chemioterapici) e al ...
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Con il termine c. si intende l'adozione di metodi che impediscono temporaneamente il processo fisiologico della riproduzione per interferenza con uno o più fattori di fertilità a livello maschile o femminile. [...] colestatico gravidico, epatite infettiva in atto, indici di funzionalità epatica alterati), allattamento, carcinoma della mammella, interventi chirurgici. Fra le controindicazioni relative, alcune malattie sistemiche croniche (malattia di Crohn), l ...
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SALIVARI, GHIANDOLE
Agostino PALMERINI
Nino BABONI
. Sono le ghiandole annesse all'apparato digerente (v. dirigente apparato, XII, pp. 814-815), alle quali si deve la secrezione della saliva (v.). [...] può essere ancora secondaria a processi infiammatorî del dotto di Stenone, a calcoli di questo dotto, a faringite, a malattieinfettive (adenite equina, polmonite contagiosa del cavallo). La parotite acuta talvolta dà esito a una forma cronica. Nei ...
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Si dice epidemia la manifestażione collettiva d'una malattia che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di durata più o meno lunga. La parola epizoozia (dal gr. ἐπί "sopra" e ζῷον "animale") [...] significato di epidemia sia ristretto alle manifestazioni morbose collettive di natura infettiva, ossia. causate da microbî. Ma si parla d'epidemie anche nel caso di malattie prodotte da esseri superiori: basta ricordare l'anemia epidemica che colpì ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
infettivo
agg. [der. di infettare; cfr. lat. infectivus «che serve a tingere»]. – Che può infettare, che provoca o diffonde un’infezione: agente i.; microrganismi i.; malattie i., sinon. in genere di malattie contagiose; che è dovuto a infezione...