Vedi SIBARI dell'anno: 1966 - 1997
SIBARI (Σύβαρις, Sybaris)
P. Zancani Montuoro
Colonia greca sulla costa ionica d'Italia fra i fiumi Crati e l'omonimo S., celebre per la sua straordinaria ricchezza [...] per un eccesso di critica filologica o per la diffidenza che incuteva il centro della bassura, trasformato in acquitrino malarico vieppiù desolato e sconcertante verso il litorale. Non lontano da questo si era creduto di riconoscere, dopo le prime ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] e d'Austria abbandonò a sé stessa l'infelice regione. Eppure, proprio in Calabria, afflitta da terremoti e da assalti barbareschi, dalla malaria e dalla siccità, in preda a confusioni di leggi e ad abusi di baroni e di ufficiali regi, senza porti né ...
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URBANO VII, papa
Gino Benzoni
URBANO VII, papa. – Giambattista Castagna nacque il 4 agosto 1521 a Roma, dal nobile genovese Cosimo e da sua moglie, la nobildonna romana Costanza, figlia di Giulio Ricci [...] nomina e in lui fiduciosa la stessa città di Roma. Ma ciò per pochissimo.
Già il 18 l’aggredì una febbre a carattere malarico; e i medici non riuscirono a ricacciarla. Sicché s’aggravò sino a stroncarne la vita il 27. Tumulato dapprima a S. Pietro e ...
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Genetiche, malattie
Sebastiano Calandra e Bruno Dallapiccola
Le malattie genetiche sono quelle condizioni morbose che hanno come causa predominante, o come concausa necessaria, una modificazione (mutazione) [...] caso della β-talassemia e dell'anemia falciforme il vantaggio selettivo potrebbe essere attribuito alla malaria: il parassita malarico troverebbe nell'individuo eterozigote per queste malattie dell'emoglobina una condizione sfavorevole al suo ciclo ...
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PASQUALE II, papa
Glauco Maria Cantarella
PASQUALE II, papa. – Raniero di Bleda (o Galeata) nacque nell’Esarcato, attuale Romagna (o Romagna Toscana), tra il 1053 e il 1055 da Crescenzio e Alfazia.
Delle [...] perdente nelle competizioni per l’egemonia nella penisola iberica; nell’estate anche Enrico V lasciò Roma e il suo clima malarico mentre il papa si chiudeva ad Anagni in preda a una dissenteria devastante che gli impediva di alzarsi da solo dal ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] La frequenza elevata è dovuta alla particolare resistenza degli eterozigoti per la talassemia alla malaria: ciò costituisce, in un ambiente fortemente malarico, un vantaggio selettivo tale da rendere la loro idoneità biologica o fitness (valutata in ...
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La bonifica integrale. - 1. Si è già detto (p. 418) come - attraverso una lunga evoluzione di idee e di esperienze e una complessa legislazione in continuo perfezionamento - si sia andato concretando, [...] 000 quintali di cereali e 195.000 di bietole da zucchero: la loro dotazione di bestiame è di 20.000 capi grossi.
La malaria che, ancora nel 1930, colpiva circa la metà della popolazione presente e mieteva una vita ogni 138 persone, non tocca oggi che ...
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TARANTO (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Ciro DRAGO
Giulio GIANNELLI
Raffaele CIASCA
Secondina Lorenzina CESANO
Vincenzo VERGINELLI
Antichissima città dell'Italia meridionale, [...] burroni, detti "gravine". Meno che nelle aree elevate, ha scarsa piovosità. Il litorale, per molti secoli fortemente malarico, si presenta spopolato; l'unico centro abitato marittimo è Taranto; negli ultimi anni grandi opere di bonifica hanno ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] - per es. l'anofele, che inocula il plasmodio responsabile della malaria - è, invece, più tardiva: il parassita malarico fu scoperto infatti da A. Laveran nel 1880 (v. malaria).
Il contributo alla conoscenza delle malattie contagiose da batteri ha i ...
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Latifondo
Piero Bevilacqua
1. Ambivalenza di un termine
Col termine 'latifondo' si designa, nel suo significato generico, una proprietà terriera di grandi dimensioni. Un particolare rilievo viene quindi [...] . Una volta trasferita la capitale del nuovo regno a Roma, la presenza di un esteso territorio spopolato e malarico intorno alla capitale del nuovo Stato, alla città-simbolo della riconquistata indipendenza e grandezza, costituiva una sorta di ...
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malarico
malàrico agg. [der. di malaria] (pl. m. -ci). – Di malaria, che si riferisce alla malaria, che è infestato dalla malaria: febbre, infezione m.; zone malariche. Come sost., persona affetta da malaria.
malaria
malària s. f. [da mal’aria, cioè mala aria «aria cattiva, dannosa»]. – Malattia infettiva a carattere endemico e talvolta epidemico, frequente nelle zone tropicali e subtropicali, paludose, causata nell’uomo e in varî animali (mammiferi,...