FIRENZUOLA, Agnolo
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 28 sett. 1493, primo dei cinque figli del notaio Bastiano Giovannini da Firenzuola e di Lucrezia Braccesi, figlia dell'umanista Alessandro, che [...] e nella lettera a P. Aretino del 5 ott. 1541, molto probabilmente la lue celtica o (Romei, La maniera..., p. 9) la malaria, lo afflisse con febbri e dolori a più riprese e con diversa intensità fino alla morte. Resta tuttavia oscuro il motivo che ...
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TORNIOLI, Niccolò
Giulia Martina Weston
Nacque a Siena nel 1606, figlio di Lorenzo, pesatore alla Dogana, e di Maria Cassati.
Documentato nella città natale nel 1622 quale compare di cresima di Matteo [...] Paolo Marucelli, soprintendente delle bonifiche delle paludi pontine acquisite dal pittore medesimo. Colpito dalla tisi o dalla malaria, fece testamento il 18 luglio in favore della moglie Cecilia Castelli e della figlia Francesca Maria, nominando ...
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CACHERANO DI BRICHERASIO, Giovanni Francesco Maria
Franco Venturi
Nacque a Bricherasio il 5 ott. 1736 da Giovanni Battista e Maria Vittoria Ripa di Meana. Terzogenito, scelse la via che gli apriva contemporaneamente [...] popolazione fissa agli affamati e macilenti braccianti che ogni anno scendevano a lavorare l'Agro romano infestato dalla malaria. Cultura intensiva ispirata a Tarello e che teneva conto dei prati artificiali voluti dagli inglesi. Lotta a fondo ...
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CASTELLINO, Pietro
*- Luigi Agnello
Nacque a Montevideo (Uruguay) da Nicola e da Isabella Morice, oriundi di Pietra Ligure (Savona), il 20 nov. 1864. Aveva otto anni quando la famiglia tornò a Genova, [...] dei 1911, in quella influenzale in Capitanata nel 1918. Fondò importanti periodici medici: Il Tommasi, Il Giornale della malaria, Folia medica, Rivista italiana di terapia.
Tra le sue opere più significative si ricordano: Dell’eredità in patologia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’anno 1700, quasi a far da spartiacque tra il secolo della “rifeudalizzazione” seicentesca [...] al lavoro infantile o minorile, le donne in gravidanza, costrette alle fatiche nei campi, i contadini in genere, esposti alla malaria e alla pellagra, gli artigiani lavoranti in città, i lavoratori delle cave e delle miniere. È un’opera che si ...
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ESTE, Alessandro d'
Paolo Portone
Figlio naturale legittimato di Alfonso d'Este (a sua volta figlio naturale legittimato del duca Alfonso I), marchese di Montecchio, e di Violante Segni - successivamente [...] 8 luglio 1623, l'E. s'associò al cardinale S. Borghese in opposizione al partito guidato da L. Ludovisi. L'ondata di malaria che colpì numerosi esponenti del S. Collegio tra i quali lo stesso E. impedì a questo di prendere parte alla votazione finale ...
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PUCCINOTTI, Francesco
Stefania Fortuna
PUCCINOTTI, Francesco. – Nacque a Urbino l’8 agosto 1794 da una modesta famiglia di origini contadine che veniva da Saturnana, un villaggio della campagna pistoiese. [...] Toscana, in cui espose i rischi per la salute della popolazione che questa coltivazione avrebbe creato, favorendo la diffusione della malaria. Intanto nel 1842 perse la figlia maggiore, Erminia, di 14 anni, e sposò in seconde nozze Teresa Ludovici di ...
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WOLLEMBORG, Leone
Andrea Leonardi
– Nacque a Padova il 4 marzo 1859 da Giuseppe e da Giuseppina Jung, primo di quattro figli (dopo di lui Sofia, Umberto Aronne e Maurizio Moisè).
I Wollemborg, di religione [...] fondamentali. Nel 1900 fu primo firmatario della legge volta a promuovere la diffusione del chinino per combattere la malaria, la cui approvazione contribuì a circoscrivere la portata della malattia, presente in numerose aree rurali del Paese. Il ...
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GIACOMINI, Giacomandrea
Amilcare Carpi de Resmini
Nato a Mocasina di Calvagese, presso Brescia, il 16 apr. 1796 da Pietro e da Domenica Andreis, dopo aver studiato a Desenzano prima e a Verona poi, [...] nel corso delle malattie infiammatorie. Merito del G., inoltre, fu la corretta definizione delle febbri intermittenti (l'attuale malaria) come l'episodica e intermittente espressione di uno stato in realtà cronico di malattia (ibid., pp. 159-162 ...
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SACCHETTI, Marcello
Irene Fosi
– Figlio di Giovanni Battista e Francesca Altoviti nacque a Roma il 12 settembre 1586; fu battezzato nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini il 16 settembre e suoi [...] e di caccia, ma anche il centro di una attività economica, frenata nel corso del Seicento dal diffondersi della malaria.
L’opera pittorica di Pietro da Cortona espresse la volontà di Sacchetti di celebrare la fortuna familiare attraverso soggetti ...
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malaria
malària s. f. [da mal’aria, cioè mala aria «aria cattiva, dannosa»]. – Malattia infettiva a carattere endemico e talvolta epidemico, frequente nelle zone tropicali e subtropicali, paludose, causata nell’uomo e in varî animali (mammiferi,...
malarico
malàrico agg. [der. di malaria] (pl. m. -ci). – Di malaria, che si riferisce alla malaria, che è infestato dalla malaria: febbre, infezione m.; zone malariche. Come sost., persona affetta da malaria.