Pittore (Roma 1860 - ivi 1932). Formatosi all'Accademia di belle arti di Roma, esordì nell'orbita di M. Fortuny per poi volgersi, sotto l'influenza di F. P. Michetti, a un verismo d'accento umanitario [...] (La malaria, 1882, Córdoba, Argentina, Museo); nel 1884 visitò Parigi. A questo periodo appartengono le prime illustrazioni per la Cronaca bizantina di A. Sommaruga, per il Convito di A. de Bosis, per l'Isotta Guttadauro di G. D'Annunzio, che ...
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ASCOLI, Vittorio
Michele Zappella
Nato a Genova il 25 nov. 1863, seguì a Roma gli studi universitari di medicina e si laureò nel 1888. Entrato nella clinica medica, diretta da G. Baccelli, sin dal principio [...] e nella milza è causa di flogosi cronica.
Nel 1915 uscì a Torino la sua opera più importante, un vasto trattato su La malaria, di pp. 1127, nel quale sono sintetizzate le sue idee, frutto di anni di lavoro. In quest'opera egli formula il concetto che ...
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splenite
Processo infiammatorio acuto o cronico della milza. Le s. acute, generalmente infettive, sono causate da shock settico, endocarditi batteriche, tifo, mononucleosi infettiva; le forme croniche [...] da tubercolosi, brucellosi, parassiti (i più importanti sono i tripanosomi della malaria). Una s. si manifesta anche nel corso di malattie croniche infiammatorie, quali il lupus, la sarcoidosi, l’artrite reumatoide. Una s. asettica postinfartuale, ...
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NOMA (dal gr. νομή "divisione, corrosione")
Piero Benedetti
È una cancrena della guancia che colpisce specialmente i bambini deboli e male nutriti; l'affezione è rara, di solito consegue a malattie gravi [...] come morbillo, scarlattina, tifo, polmonite, malaria. L'opinione più accreditata è che diversi agenti batterici ne provochino l'insorgenza, ma solo in peculiari condizioni, tuttora sconosciute.
Il noma è più frequente nei paesi umidi, come l'Olanda. ...
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Scrittore italiano (Seravezza 1881 - Forte dei Marmi 1958). Dopo i primi lavori di poesia e di teatro (una poesia descrittiva e narrativa, con echi dannunziani, evidenti nella sensuale ricerca di risalto [...] il suo capolavoro (1931); Il forestiero (1937); La Maremmana (1938); Il trenino dei sassi (1940); Solaio (1941); Lisetta (1946); Malaria di guerra (1947); Zitina (1949); Peccati in piazza (1956). P. raccolse parte dei propri racconti e romanzi in La ...
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Medico, igienista italiano (Uggiano la Chiesa, Lecce, 1873 - Roma 1956); insegnò igiene a Napoli, poi a Roma. Accademico d'Italia (1929) e socio nazionale dei Lincei (1936); accademico pontificio (1942); [...] ha compiuto ricerche sull'agalassia contagiosa dei bovini, sulle emolisine secondarie nella malaria e nella anchilostomiasi, occupandosi inoltre di alcuni aspetti dell'agglutinazione nel tifo. ...
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SERGENT, Edmond
Medico, nato il 23 marzo 1876 a Philippeville (Algeria). Laureatosi nel 1903 a Parigi, nel 1906 divenne chef de laboratoire all'Istituto Pasteur di Parigi; nel 1910 fu nominato direttore [...] dell'Istituto Pasteur di Algeria.
È autore di importanti studî nel campo delle malattie infettive (malaria nell'uomo, malaria negli uccelli, febbre ondulante, tracoma, piroplasmosi, ecc.). Nel 1904 descrisse quale agente morboso della tripanosomiasi ...
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PARASSITISMO (dal gr. παράσιτος, da παρά "insieme" e σῖτος "cibo"; ted. Schmarotzertum)
Federico *RAFFAELE
Vincenzo RIVERA
È la condizione di vita di un essere che vive per un tempo più o meno lungo [...] e propagare il parassita in altri individui ospiti (v. esempî di tale alternanza di generazioni alle voci cestodi; coccidî; malaria).
La presenza di un parassita determina, come s'è già accennato, alcune reazioni nell'ospite, le quali sono specifiche ...
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. Con questo nome, in passato, i farmacologi indicavano un gruppo eterogeneo di sostanze medicamentose (corteccia e alcaloidi della china, arsenico, acido salicilico e salicilati, eucaliptolo, ecc.) che [...] impediscono il ripetersi degli accessi febbrili, o mitigano il decorso di malattie, come la malaria e la febbre ricorrente, che hanno tendenza a ricorrere a periodi. ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] mummie egiziane sono state trovate le uova delle stesse specie di schistosomi che esistono oggi.
Altre malattie, come la malaria, si trovavano a tutte le latitudini, dalle zone temperate a quelle equatoriali e tropicali, purché nella zona vi fossero ...
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malaria
malària s. f. [da mal’aria, cioè mala aria «aria cattiva, dannosa»]. – Malattia infettiva a carattere endemico e talvolta epidemico, frequente nelle zone tropicali e subtropicali, paludose, causata nell’uomo e in varî animali (mammiferi,...
malarico
malàrico agg. [der. di malaria] (pl. m. -ci). – Di malaria, che si riferisce alla malaria, che è infestato dalla malaria: febbre, infezione m.; zone malariche. Come sost., persona affetta da malaria.