SCHIAPPARELLI, Giovanni Battista
Franco Calascibetta
– Nacque il 20 agosto 1795 a Ocleppo, un piccolo paese del Piemonte, nei pressi di Biella, da Domenico e Angela Olivetti.
A Biella compì gli studi [...] chinino, purificandolo poi sotto forma di solfato. Questo prodotto si dimostrava particolarmente efficace nella cura della malaria. In collaborazione con un farmacista di Torino, Bernardo Alessio Rossi, nel 1821 Schiapparelli iniziò la produzione ...
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FRANCESCO da Pistoia
Antonio Ciaralli
Non ci è nota la data della sua nascita, che è da porre tra la fine del sec. XIV e gli inizi del XV; sconosciuti sono anche gli anni della sua formazione scolastica, [...] libri, che egli aveva con F.; l'assoluta mancanza di ulteriori informazioni fa ritenere che questi, già sofferente di malaria, si sia spento non molto dopo quell'anno.
Fonti e Bibl.: S. Bernicoli, Ravenna, Biblioteca classense, in G. Mazzatinti ...
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BOCCANEGRA, Niccolò
Dino Pastine
Primogenito del capitano del popolo Guglielmo, nacque a Genova probabilmente verso il 1257. Nel 1262 seguì il padre nell'esilio in Provenza, dove si trovava ancora nel [...] fermò per tre settimane nella piana di Tarano, dove però gran parte del suo esercito si ammalò, probabilmente di malaria, costringendolo a ritornare a Bonifacio. Le tristi condizioni dei Genovesi indussero il ribelle Giudice di Cinerca a prendere l ...
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adattamento genetico
Processo di modificazione che investe gli organismi di una specie a causa della loro interazione con l’ambiente che li circonda. Esso può essere di due tipi: fisiologico o genetico. [...] ormai ben documentati:
(a) la prevalenza di alcune mutazioni nei geni per la sintesi dell’emoglobina, legata all’endemia malarica;
(b) l’aumento di frequenza dell’attivazione in età adulta del gene per la digestione del lattosio, correlata all ...
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Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. [...] Federico II, emanò varî canoni disciplinari e proibì la costituzione di nuove regole religiose. L'anno dopo morì di malaria. Se le sue dottrine politiche poterono essere sommerse dai successivi avvenimenti, la sua opera fu decisiva per la Chiesa ...
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(gr. Μεγάλη ῾Ελλάς) Denominazione attestata forse dalla seconda metà del 4° sec. a.C., e con più sicurezza dal 2° sec., per designare il complesso delle colonie greche dell’Italia meridionale peninsulare; [...] una causa sociale ed economica (il diffondersi del latifondo) e una di ordine naturale e ambientale (il progredire della malaria) provocarono o accentuarono il declino. Segni di prosperità si colgono in età imperiale in alcuni centri, ma dovuti alla ...
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La definizione di clima si confonde nella concezione comune con quella di ambiente fisico, e, come tale, è inseparabile dall'entità a cui l'ambiente stesso si riferisce, l'uomo. I più autorevoli climatologi [...] che i germi patogeni possono propagarsi da paese a paese, e che viceversa anche endemie molto diffuse, come la malaria, possono essere combattute e sradicate, in base ai progressi della microbiologia, con norme profilattiche e terapeutiche. Contro la ...
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Botanica. - Questa parola fu proposta nel 1866 da E. Haeckel (Gen. Morph. der Organismen, Jena 1866, I, p. 238 e II, p. 286) per indicare la parte della fisiologia che si occupa delle funzioni di relazione [...] studio delle zanzare nelle varie regioni del globo, come conseguenza della scoperta dei trasmettitori dei parassiti della malaria. La conoscenza ecologica ed etologica d'una specie è altrettanto necessaria quanto quella dei caratteri che permettono ...
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(I, p. 482; App. IV, I, p. 28)
L'a., e cioè la proprietà degli organismi di rispondere in maniera adattativa al variare dell'ambiente esterno, è stato già descritto sia nella sua componente genetica sia [...] a. con effetti collaterali negativi, come nel caso dell'anemia falciforme che conferisce una certa protezione dalla malaria agli individui eterozigoti per questo carattere, ma è causa di morte per gli individui omozigoti.
Si potrebbe ipotizzare ...
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NEPAL
Mario Ortolani
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Anna Filigenzi
Giovanni Verardi
(XXIV, p. 588; App. III, II, p. 237; IV, II, p. 566)
La ricognizione geografica del N. è enormemente progredita dopo il 1951, l'anno della svolta, [...] effetto del monsone che si scatena da giugno a ottobre. Fino a una ventina di anni addietro nel Terai imperversava la malaria: più di due terzi della popolazione, che doveva frequentare questo territorio all'epoca del monsone per la coltura del riso ...
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malaria
malària s. f. [da mal’aria, cioè mala aria «aria cattiva, dannosa»]. – Malattia infettiva a carattere endemico e talvolta epidemico, frequente nelle zone tropicali e subtropicali, paludose, causata nell’uomo e in varî animali (mammiferi,...
malarico
malàrico agg. [der. di malaria] (pl. m. -ci). – Di malaria, che si riferisce alla malaria, che è infestato dalla malaria: febbre, infezione m.; zone malariche. Come sost., persona affetta da malaria.