BACCARINI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Nacque a Russi (Ravenna) il 6 ag. 1826 da famiglia di piccoli commercianti originari di Brisighella. Dopo aver compiuto gli studi secondari nell'allora noto seminario [...] fu promosso ingegnere capo del Genio civile, ciò che permise di trasferirlo d'autorità a Grosseto (allora infestata dalla malaria), dove resse la direzione di quell'ufficio provinciale, dai primi del 1871 all'agosto del 1872.
Presentò quindi al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’avvento delle terapie mediche, nonché i più importanti risultati di questi trattamenti [...] egli stesso proposta. Osservando che il blu di metilene colora selettivamente il plasmodio malarico, Ehrlich somministra il colorante a due pazienti colpiti di malaria. In quel periodo, l’assenza di modelli animali della malattia impedisce tuttavia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Trecento, dopo un periodo di relativo benessere, la vita delle popolazioni di [...] . Tra le endemie si registrano la lebbra, diffusa a partire circa dal VI secolo dell’era cristiana, il vaiolo, e la malaria, inizialmente presente solo nelle aree meridionali del continente, ma poi diffusa anche nelle zone paludose e umide del nord ...
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MALATESTA, Narciso
Anna Chiara Fontana
Nacque a Venezia il 26 ott. 1835 da Adeodato, pittore modenese trasferitosi in laguna per un soggiorno di studio e perfezionamento, e da Emilia Malverti.
Il piccolo [...] napoletana esplicitate in opere come il Disertore (riprodotto intorno al 1874 da Gustav Schauer) o La chiatta (La malaria) del 1869 (Modena, Raccolta provinciale), quadro che, oltre a ispirarsi, nell'impianto formale e compositivo, a I profughi ...
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CONCETTI, Luigi
Arnaldo Cantani
Nacque a Viterbo il 6 marzo del 1854da Raffaele e da Teresa Castori in una famiglia di modesta posizione. Studiò lettere nel seminario della sua città, iscrivendosi poi [...] ed E. Marchiafava. La sua principale opera - pur non esente da errori, specchio dell'incertezza tuttora dominante - è il capitolo sulla malaria che scrisse per il Traité des maladies de l'enfance diretto da J. Grancher, J. Comby e A.B. Marfan (I ...
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LINOLI, Odoardo
Stefano Arieti
Nacque il 30 genn. 1801 a Fivizzano, in Lunigiana, da Giuseppe, un chirurgo pavese che vi si era stabilito nel 1795, e da Teodora Giuliotti, nativa del luogo.
Completati [...] . Iniziato nello stesso anno il servizio di chirurgo a Sorano e a Sovana, nella Maremma toscana, contrasse le febbri malariche, per cui nel 1829 fu costretto a lasciare quella località e ad accettare la condotta medica di Palazzuolo nella Romagna ...
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Vitelli, Paolo
Michele Lodone
Figlio di Niccolò, capitano di ventura, nacque a Città di Castello nel 1461, e fin da giovane fu coinvolto nelle contese che agitavano la città. Nel 1494 si pose al seguito [...] il tempo di correre ai ripari e di ricevere rinforzi da Lucca. Persa l’occasione, e con l’esercito stremato dalla malaria, decise di togliere il campo. Tra i fiorentini si rafforzarono i sospetti di tradimento, serpeggianti da tempo. Richiamato a ...
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millennio, obiettivi del
Ignazio Angeloni
Obiettivi di miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni più povere del mondo, fissati dalle Nazioni Unite (➔ ONU) nel 2000 e il cui raggiungimento [...] di 3/4 la mortalità materna e a diffondere i sistemi di salute riproduttiva;
• obiettivo 6. Lotta all’AIDS, alla malaria e ad altre malattie: l’obiettivo è arrestare e invertire la diffusione di tali malattie ed estendere i sistemi terapeutici anti ...
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concentraménto, campi di Luoghi di internamento e di restrizione della libertà personale per soldati nemici catturati e civili considerati pericolosi per l'ordine interno. La prima applicazione su vasta [...] anche realizzati esperimenti pseudoscientifici sui prigionieri, sottoposti a sterilizzazioni, inoculazioni di malattie come il tifo e la malaria, innesti ossei, ustioni. Difficile determinare l'esatto numero dei morti nei c. di c. nazisti: viene ...
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SANITARIA, LEGISLAZIONE
Alessandro MESSEA
Michele LA TORRE
Alberto LUTRARIO
. Tenuto per fermo, secondo il pensiero del Romagnosi, che lo stato dev'essere una grande educazione e una grande tutela, [...] B. Gosio); Direz. gen. della sanità pubblica e dell'agricoltura (A. Messea, A. Briri e collab.), La risicoltura e la malaria nelle zone risicole d'Italia, 1925; Direz. gen. della sanità pubblica (A. Messea, con messaggio di B. Mussolini e prefaz. di ...
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malaria
malària s. f. [da mal’aria, cioè mala aria «aria cattiva, dannosa»]. – Malattia infettiva a carattere endemico e talvolta epidemico, frequente nelle zone tropicali e subtropicali, paludose, causata nell’uomo e in varî animali (mammiferi,...
malarico
malàrico agg. [der. di malaria] (pl. m. -ci). – Di malaria, che si riferisce alla malaria, che è infestato dalla malaria: febbre, infezione m.; zone malariche. Come sost., persona affetta da malaria.