. Dicesi dello stato di una località rispetto alle zanzare anofeline (v. Anofele); e, più particolarmente rispetto alla qualità, al numero, alla distribuzione, alle abitudini delle specie anofeline presenti, [...] relazioni con l'ambiente locale. Lo studio dell'anofelismo è di fondamentale importanza per chiarire alcune condizioni essenziali della malaria di una data regione, perché questa malattia trae la sua origine e le sue peculiarità dall'uomo infetto di ...
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quartana
. È la " febbre che viene di quattro in quattro dì " (Buti), come manifestazione di una delle forme di malaria. Ai sintomi che la preannunciano somigliano le sensazioni che D. prova quando [...] sente che deve salire sulla groppa di Gerione: Qual è colui che sì presso ha 'l riprezzo / de la quartana, c'ha già l'unghie smorte, / e triema tutto pur guardando 'l rezzo, / tal divenn'io (If XVII 86).
Secondo ...
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Clinico, nato a Genova il 25 novembre 1863, fu allievo di Guido Baccelli e suo collaboratore negli studî sulla malaria. Nel 1896 divenne primario degli ospedali di Roma, ebbe poi la cattedra di patologia [...] di clinica medica, ma particolarmente notevole è l'opera dell'A. nel campo della clinica e della terapia della malaria. Durante la guerra diresse a Pavia, in qualità di generale medico, l'ospedale militare Ghisleri, centro della lotta antimalarica ...
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epatosplenomegalia
Ingrandimento contemporaneo del fegato e della milza, sintomo di ipertensione portale nel corso di cirrosi, di molte malattie infettive (malaria, tifo, febbre maltese, leishmaniosi, [...] tubercolosi, sepsi, ecc.), e di malattie del sangue e degli organi emolinfopoietici ...
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monocitosi
Aumento assoluto o relativo del numero dei monociti nel sangue circolante. Si riscontra nella mononucleosi infettiva, in altre malattie infettive (malaria, endocardite, ecc.) e, soprattutto, [...] nella leucemia (➔) monocitica ...
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Biologo italiano (Rovellasca 1854 - Roma 1925), prof. di zoologia a Catania (1883) e di anatomia comparata a Roma (1896); socio nazionale dei Lincei (1897). Le sue prime ricerche vertono sui vermi parassiti, [...] -93 la dimostrazione della trasformazione del leptocefalo in anguilla. Negli stessi anni iniziò le ricerche sulla malaria degli uccelli, estese poi alla malaria umana, che lo condussero a determinare l'agente trasmettitore (1898). Al problema della ...
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Eccesso di secrezione sudorale. Si distingue un’i. primaria, quando si è davanti a forme idiopatiche di cui si ignora la causa, e un’i. secondaria quando rappresenta una manifestazione di un altro processo [...] patologico di fondo (febbre melitense, reumatismo articolare acuto, malaria, ipertiroidismo ecc.). Per designare un’i. circoscritta a una regione si usa anche il termine efidrosi.
I rimedi disponibili per il trattamento dell’i. vanno dalle norme ...
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Genere di Sporozoi Emosporidi parassiti endocellulari del sangue di diversi Vertebrati, tra cui l’uomo. Comprende circa 50 specie, parassite di Uccelli e trasmesse dalle zanzare dei generi Anopheles o [...] Aedes. Quattro specie causano la malaria umana: P. malariae (fig. A), P. vivax (fig. B) e P. falciparum producono rispettivamente la quartana, la terzana e la terzana maligna; P. ovale è l’agente di una terzana benigna limitata a certe località dell’ ...
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antiprotozoario
Farmaco utilizzato nelle malattie dell’uomo e degli animali provocate da protozoi, per es., la tripanosomiasi, l’oncocercosi, l’amebiasi, la malaria, la leishmaniosi (➔ antiparassitario). ...
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ZIEMANN, Hans
Medico, nato a Berlino il 5 luglio 1865. Laureatosi a Berlino nel 1889, nel 1898 prese parte a una commissione di studio della malaria in Italia; tornato in Germania si dedicò allo studio [...] la filaria nell'ascesso muscolare; nel 1913 riuscì a ottenere in vitro la coltura dei piroplasmi. Dei suoi scritti ricordiamo: Über Malaria- und andere Blutparasiten (Jena 1898); Belehrungen für Europäer an tropischen Orten ohne Ärzte (Berlino 1910 ...
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malaria
malària s. f. [da mal’aria, cioè mala aria «aria cattiva, dannosa»]. – Malattia infettiva a carattere endemico e talvolta epidemico, frequente nelle zone tropicali e subtropicali, paludose, causata nell’uomo e in varî animali (mammiferi,...
malarico
malàrico agg. [der. di malaria] (pl. m. -ci). – Di malaria, che si riferisce alla malaria, che è infestato dalla malaria: febbre, infezione m.; zone malariche. Come sost., persona affetta da malaria.