Scrittrice serba (Rabrovica, Valjevo, 1898 - Belgrado 1993). Le sue poesie (Pesme "Poesie", 1923; Zeleni vitez "Il cavaliere verde", 1930; Gozba na livadi "Il banchetto sul prato", 1932) sono ricche di delicate evocazioni di paesaggi. Nei racconti (Kako oni žive "Come essi vivono", 1935) prevale un senso di calda umanità e un vivo interesse per i problemi sociali. Tra la sua produzione del dopoguerra ...
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LEONOV, Leonid Maksimovič
Scrittore russo-sovietico, nato il 19 maggio 1899 in una famiglia di contadini nel governatorato di Kaluga. Terminato il ginnasio nel 1918, L. visse dapprima ad Arcangelo poi [...] a Mosca.
Cominciò come poeta; come prosatore si fece notare col grande romanzo Barsuki (I tassi). Più di qualunque altro scrittore della rivoluzione L. è legato alla tradizione russa, antica e recente ...
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ŽIRMUNSKIJ, Viktor Maksimovič
Angelo Maria RIPELLINO
Critico letterario russo, nato nel 1891. Dopo aver seguito nei suoi primi lavori il metodo intuitivo e psicologico passò al metodo formale e nella [...] scuola formalistica, insieme con V. Vinogradov, rappresentò quell'ala che si teneva lontana dagli estremismi d'uno V. Šklovskij.
Ž. vede nell'opera d'arte un'organizzazione estetica di elementi formali ...
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Scrittore sovietico (Mosca 1888 - ivi 1945). Uno degli organizzatori dell'Opojaz, il gruppo di critici che diede vita alla scuola formalista indagando l'espressione artistica come meccanismo dotato di leggi autonome. Scrisse Zvukovye povtory ("Le iterazioni sonore", 1919) sulla poesia russa classica e Ritni i sintaksis ("Ritmo e sintassi", 1927). Fu collaboratore di Majakovskij, con il quale redasse ...
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Critico letterario (Pietroburgo 1891 - Leningrado 1971), uno dei rappresentanti più eminenti della scuola formalistica russa. Si è occupato di letteratura comparata (Nemeckij romantizm i sovremennaja mistika "Il romanticismo tedesco e il misticismo contemporaneo", 1914; Byron i Puškin, 1924), di letteratura russa (Poezija A. Bloka, 1921; Valerij Brjusov i nasledie Puškina "V. B. e l'eredità di P.", ...
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Giornalista e scrittore (Mosca 1899 - ivi 1994). Si fece notare col romanzo Barsuki ("I tassi", 1924), in cui è raffigurata la lotta in provincia pro e contro la rivoluzione. Alla tematica sovietica sono legati anche i suoi racconti minori: Konec melkogo čeloveka ("La fine di un uomo meschino", 1924), Vor ("Il ladro", 1927), Sot´ (1929), Skutarevskij (1932). Durante la seconda guerra mondiale ha scritto ...
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Erudito ucraino (Varva, gov. di Poltava, 1808 - Mosca 1877), prof. di storia e di letterature slave nell'univ. di Mosca. Si occupò di storia russa delle origini e di poesia popolare. Tra le sue opere va ricordata O narodnoj poezii slavjanskich plemën ("Sulla poesia popolare dei popoli slavi", 1837); importante la sua attività di editore di antichi testi e monumenti slavi. È considerato uno dei fondatori ...
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Pseudonimo del poeta russo N. M. Vilenkin (Vilnius 1855 - Parigi 1937). È uno dei principali rappresentanti del decadentismo russo. Oltre a versi (Polnoe sobranie stichotvoreni "Raccolta completa di poesie", 1907) scrisse anche drammi, trattati programmatici e saggi critici (Ot Danta k Bloku "Da Dante a Blok", 1922) ...
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Pseud. di Aleksej Maksimovič Peškov, narratore e autore teatrale russo (Nižnij Novgorod 1868 - Mosca 1936). Dopo aver descritto il mondo dei vagabondi, nelle cui vicende si riflette la sua tormentata giovinezza, [...] si volse a temi sociali, che spesso si risolvono in pagine di propaganda rivoluzionaria , come in Troe ("I tre", 1901), o di celebrazione delle conquiste del comunismo. Raggiunse la maturità nel trittico ...
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SERBO-CROATI (XXX, p. 422) - Letteratura (p. 423)
Giovanni Maver
Al decennio 1920-30, battagliero tanto dal punto di vista ideologico quanto da quello formale, segue, nella lirica serbocroata, un decennio [...] e nuovi temi (Vl. Nazor, Topuske elegije, Elegie di Topusko, 1933; T. Ujević, Ojadjeno zvono, La campana addolorata, 1935; D. Maksimović, Nove pjesme, Nuove poesie, 1936), non modificano gran che la propria fisionomia. Le innovazioni nel senso di una ...
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