ḤARĪZI, Yĕhūdāh Ben Shĕlŏmōh
Umberto Cassuto
Poeta ebreo, nato verso il 1170 nella Spagna musulmana (forse a Granata o Toledo). Viaggiò molto in Europa, in Asia, e nell'Africa settentrionale. Morì prima [...] opere dall'arabo in ebraico, fra cui sono da notarsi particolarmente:1. la Guida dei perplessi di Maimonide; 2. parte del commento di Maimonide alla Mishnāh; 3. gli Ammaestramenti dei filosofi di Ḥunain b. Isḥāq. È citata anche una sua introduzione ...
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Medico e filosofo ebreo (Candia 1460 circa - ivi dopo il 1491), noto anche come Helias Cretensis; studiò e insegnò a Padova, dove ebbe (1480-82) come discepolo G. Pico della Mirandola (per il quale compose [...] pura fede bensì dottrina razionale, che la filosofia ha il compito di esporre e chiarire. Con questa e con le altre sue opere, in cui si rivela seguace di Maimonide, contribuì alla diffusione della conoscenza della filosofia giudaica e della cabbala. ...
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TIBBŌN (ibn Tibbōn; vocalizzazione non sicura)
Umberto Cassuto
N Famiglia ebraica di scienziati e traduttori.
Yehūdāh ben Shā'ūl, nato a Granata verso il 1120, trasferitosi a Lunel nel 1150 circa, e [...] ebraico molte opere di filosofia e di medicina. Principalissima fra le sue traduzioni è quella del trattato filosofico di Maimonide. Compose anche un glossario dei termini filosofici usati in quest'opera, e un altro glossario analogo, testé ritrovato ...
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MUNK, Salomon
Umberto Cassuto
Orientalista, nato a Gross-Glogau il 14 marzo 1803, morto a Parigi il 5 febbraio 1867. Studiò a Berlino, a Bonn e a Parigi, dove si stabilì, e dove ottenne nel 1838 il [...] la storia della filosofia giudeo-araba medievale.
Il suo capolavoro è l'edizione del testo arabo della Dalālat al-Ḥā'irīn di Maimonide con traduzione francese e note (Le Guide des égarés, 3 volumi, Parigi 1856-1866; nuova edizione a cura di J. Joel ...
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Nacque verso il 1380, a quanto pare, a Monreal (Spagna); morì verso il 1440. Filosofo e teologo, fu uno dei dottori ebrei che intervennero in rappresentanza dell'ebraismo alla disputa di Tortosa nel 1413-14. [...] conseguenze che ne derivano. Viene così ad esporre un completo sistema della teologia ebraica, nel quale segue in parte Maimonide e in parte il proprio maestro Ḥasday Crescas. Frequentemente polemizza in quest'opera con la dottrina cristiana. Come ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] 1298. Infine, Thorndike e Kibre (p. 847) attribuiscono a G. anche la traduzione di un'altra opera medica di Maimonide, il Decoitu (Fi l-gima'): tuttavia, nessuno dei due manoscritti superstiti (Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1205, cc. 24v ...
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visione mistica
Vincent Truijen **
Nelle opere di D. ci s'imbatte spesso in sogni che presagiscono il futuro e in visioni che, per il modo in cui sono descritte, hanno il carattere di fenomeni mistici. [...] da Fiore e gli spirituali francescani non erano ignoti a D., e se l'influenza diretta degli aristotelici arabi e del teologo ebreo Maimonide (m. 1204) sul poeta è controversa, egli per lo meno dovette subirla per il tramite dei teologi scolastici. Da ...
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. Famiglia ebraica originaria probabilmente della Provenza. I suoi membri più notevoli sono: Yiṣḥāq ben mōsheh, detto pure Profeit o Profet (letture inesatte Profiat, Peripot) soprannominato Ēfōdi, o Efodeo [...] ebraica, composta nel 1403; 3) un'operetta di argomento astronomico; 4) un commento alla Guida degli smarriti di Maimonide; 5) alcuni commenti a libri biblici. Contemporaneo è Ṣemaḥ detto anche Astruc (Struchus Durandi), che si trasferì dalla ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Ursula Weisser
Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Non è ancora possibile formulare un giudizio [...] si trovano guide pratiche per uno stile di vita salubre scritte per insigni personaggi: ne è un esempio il trattato che Maimonide scrisse per il sultano ayyubide al-Malik al-Afḍal (r. 582-592/1186-1196). Le prescrizioni generali erano integrate da ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] ben Judah Ibn Tibbon (1160 ca.-1232; v. Ibn Tibbon, famiglia), traduttore di Aristotele e in stretto contatto epistolare con Maimonide. Tra l'altro Anatoli terminò, nel marzo del 1232, la versione arabo-ebraica dei Commenti medi di Averroè alle opere ...
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