ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] a tutti gli effetti nel ducato spoletino fino al 1167 e nel 1174 venne presa dall'arcivescovo Cristiano di Magonza, legato imperiale, per conto di Federico Barbarossa (Manselli, 1978). Questi aveva manifestato, con un diploma del 1160 (Pavia, 21 ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] di maggior apprezzamento. Beringerus, il cui nome compare con l'aggiunta dell'attributo artifex, sulla porta di b. del duomo di Magonza (ca. 1000), è il primo fonditore medievale noto attraverso una firma. Sulla porta di b. della cattedrale di Santa ...
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STAGIONI
E. Simon
Le quattro Stagioni, (greco: ὦραι; lat. tempora anni), tema inesauribile della musica, delle arti figurative e della poesia fino all'evo moderno, sono creazioni relativamente tarde [...] : Hanfmann, nn. 69-70. Ceramica aretina: Hanfmann, nn. 57-60. Argento da Aquileia, Vienna: Hanfmann, n. 15; H. Möbius, in Festschrift Matz, Magonza 1962, p. 80 ss. vaso di onice da Mantova, Braunschweig: Hanfmann, n. 14; E. Simon, Die Portlandvase ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] . Di particolare interesse è la descrizione di un pettine d'avorio che A. ricevette in dono da Riculfo arcivescovo di Magonza: ai lati due teste di animale sono unite da una mascella comune che costituisce il corpo dell'oggetto, dal quale escono ...
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DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] des Westreichs, in Bonner Jahrb., 1952, p. 165; W. F. Volbach, Elfenbeinarbeiten der Spätantike und des frühen Mittelalters2, Magonza 1952; W. F. Volbch, in Reallexikon zur deutschen Kunstgeschichte, s. v. Diptychon (Elfenbein); K. Wssel, Studien zur ...
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PIETRO E PAOLO
C. Bertelli
Apostoli e martiri. Già la Lettera detta di Clemente (Il sec.) raccoglie la tradizione romana secondo cui i due apostoli avrebbero subito il martirio insieme; nel IV sec. [...] un barbato stante su una pedana (Pietro? Barnaba?) e, sotto, Paolo a Malta (Atti, 28, 1-9). Il dittico, proveniente da Magonza e databile nel V sec., è attribuito dal Volbach con dubbio a Costantinopoli, pur rilevando le affinità con dittici di Roma ...
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SITULA (situlus, situla, sitla)
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
Denominazione comprendente, nella terminologia archeologica, un vaso metallico, di rado fittile, di forma [...] 1952; id., in 37-38 Bericht röm.-germ. Komm., 1956-7, p. 91 ss.; E. Sprockhoff, Handbuch d. röm.-germ. Zentralmus., Magonza 1954; A. Minto, in Studi... Baserga, Como 1954, p. 82; M. V. Giuliani Pomes, in Studi Etruschi, XXIII, 1954, p. 184; F. Starè ...
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COIRA
B. Brenk
C. Jäggi
(lat. Curia; Cura nei docc. medievali; ted. Chur)
Città della Svizzera sudorientale, dal 1803 capoluogo del cantone dei Grigioni e sede di vescovado, situata a m. 585 sul livello [...] e nello stesso tempo il vescovado di C. venne sottratto alla diocesi metropolitana di Milano e sottoposto all'arcivescovado di Magonza. Il vescovo, che godeva dell'immunità (831) ed era feudatario, nel corso dei secc. 9°-10° divenne l'effettivo ...
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BELLUCCI, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso). A quanto pare, aveva studiato pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe [...] l'autoritratto del pittore.
Contemporaneamente il B. lavorò anche per Lotario Francesco di Schönbom, principe elettore di Magonza e arcivescovo di Bamberga. Nel suo castello di Pommersfelden esistono tuttora un soffitto con Flora, una Rebecca al ...
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Vedi FARSALO dell'anno: 1960 - 1973
FARSALO (v. vol. iii, p. 597)
L. Beschi
Ancora aperto resta il problema della identificazione della antica Phthia omerica.
N. Verdelis pensava che essa si trovasse [...] p. 260 ss.; R. Hope Simpson, A Gazetteer and Atlas of myc. Sites, Londra 1965, p. 158 ss.; H. Biesantz, Die thessalischen Grabreliefs, Magonza 1965, pp. 65 ss.; 101 ss. e passim (cfr. recensioni Am. Journ. Arch., 71, 1967, p. 99 s.); Bull. Corr. Hell ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
puntazione2
puntazióne2 s. f. [dal ted. Punktation, der. di Punkt «punto»]. – Solo nella locuz. puntazioni di Ems, l’insieme dei punti dottrinarî concordati a Ems, in Germania, nel 1786, tra gli arcivescovi di Treviri, Magonza, Colonia e Salisburgo,...