La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] che di lì a poco sarebbe morto –, sia Massimo, il nuovo vescovo di Alessandria103. Ma Paolo godeva Carletti, L’epigrafia di apparato negli edifici di culto da Costantino a Gregorio Magno, in La comunità cristiana di Roma: la sua vita e la sua cultura ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] il problema dei rapporti con Costantinopoli.
Dopo Gregorio Magno, i papi suoi successori si erano tenuti su famiglie che con tutta probabilità la componevano al momento della forse massima depressione demografica tra il secolo VII e l’VIII; e quel ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] 12 a.C. con l’elezione al pontificato massimo: pontificato massimo che Costantino conservò, o piuttosto non osò dismettere in occasione dell’equinozio di primavera, è la vicenda della Magna Mater e di Attis, di cui Giuliano racconta e ripercorre ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] . Infatti, per mostrare che quella era opera sua, Dio adornò Carlo Magno di tanta devozione, forza, giustizia, clemenza, e di tutte le virtù figlio; e come un figlio ammonirebbe con la massima riverenza il proprio padre se lo vedesse sbagliare, così ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] longobardo Agilulfo giunse alle porte stesse di Roma e Gregorio Magno lo convinse ad arretrare, toccarono il fondo, in Italia del tempo e da scuola a scuola, da un minimo di 218 a un massimo di 263 (v. Dutt, 1960, p. 70). Il Pāṭimokkha dei Theravādin, ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] confronti dell’autorità imperiale, destinato a raggiungere la sua massima espressione durante il regno di Costanzo II: Atanasio i vescovi di Roma, bisogna riconoscere che solo con Leone Magno (V secolo inoltrato) appare un uomo con una personalità ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] vi pervenne a partire dalla sua intuizione di Dio come 'massimo assoluto', in cui tutti gli opposti coincidono e rispetto al Non è qui necessario richiamare il grande sforzo compiuto da Alberto Magno (1193 ca.-1280) e Tommaso d'Aquino (1225/1226- ...
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Callisto I, santo
Emanuela Prinzivalli
Il Catalogo Liberiano dà come termini del suo episcopato il periodo dal 218 al 222. Una qualche incertezza permane sulla data di inizio, legata a quella dell'anno [...] liberare C., assicura di aver allevato Marcia, e di essere quindi nella massima confidenza con lei (IX, 12, 12). Ma C. stesso doveva più antica documentazione su questa istituzione risale a Leone Magno. Se si guarda però ai tre digiuni inizialmente ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] sulla strada di favorire le trattative: per consiglio del patriarca Massimiano e del clero di Costantinopoli, secondo i quali la pace 1997, pp. 135-37; E. Cavalcanti, La predicazione di Leone Magno a Roma, in La comunità cristiana a Roma, a cura di P ...
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Zoroastrismo
Gherardo Gnoli
Introduzione
Col termine 'zoroastrismo' si designa la più antica delle religioni viventi fondate da un profeta della cui storicità non si hanno seri motivi di dubitare: Zoroastro [...] nome del tempo divinizzato). Dopo le conquiste di Alessandro Magno, che causarono una drastica rottura della tradizione, e il una comunità relativamente numerosa.
Religione conservativa al massimo grado, lo zoroastrismo è passato tuttavia attraverso ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...