Braccio di mare lungo 71 km. compreso fra la penisola di Gallipoli (antico Chersoneso) e la costa nord-occidentale dell'Asia Minore. Geologicamente, lo stretto è considerato come il residuo di una vallata [...] una velocità media di 2,8 km. all'ora, e una velocità massima di 8,3. Una corrente profonda porta le acque più salate dell' Asia; il passaggio dello stretto ad opera di Alessandro Magno all'inizio della sua grande spedizione contro l'Impero persiano ...
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I geografi indicano col nome di Aquitania una grande regione naturale, situata nella Francia di SO., e corrispondente press'a poco all'antico Duché d'Aquitaine, che giungeva fino ai declivî del Massiccio [...] oceanico, non ha le estati asciutte del clima mediterraneo, poiché il massimo delle piogge si raggiunge nei mesi di giugno e luglio. L'olivo Sorse bensì, sin dal 778, per volere di Carlo Magno, un Regno di Aquitania: ma questo regno, che abbracciava ...
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È quel terreno in cui predomina la vegetazione di specie legnose selvatiche - arboree o fruticose - riunite in associazioni spontanee o d'origine artificiale, diretta o indiretta. A chiarire quest'ultima [...] così stretti ed intimi, che la silvicoltura deve tenerne il massimo conto e deve perciò considerare il bosco nel suo insieme. cultura greca per opera specialmente dei successori di Alessandro Magno. Questo è certamente il caso dell'ἅλσος νικηϕόριον ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] XI, 8,5) che asserisce il libro essere stato mostrato ad Alessandro Magno, come pure la critica sino al sec. XVIII, meno Porfirio e Spinoza, ma questa ragione, qualora abbia conferma, al massimo farebbe inclinare ad ammettere che l'aramaico sia ...
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Figlio di Antigono Monoftalmo (v.) e di Stratonice, nato intorno al 336 a. C., operò sino alla battaglia di Ipso (301 a. C.) in strettissima unione con suo padre, sicché è impossibile scindere l'opera [...] , D. nel 305 assediò inutilmente Rodi, che costituiva il massimo collegamento tra la Grecia e l'Egitto, ma fu richiamato ), p. 11 segg.; V. Costanzi, L'eredità politica di Alessandro Magno, in Annali delle Università toscane, n. s., VIII (1923), p ...
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Per cappella s'intende una piccola costruzione religiosa annessa a una chiesa, a un palazzo, a un castello, a una villa, a un cimitero: può essere incorporata all'edificio, di cui fa parte, o del tutto [...] Cappella pontificia sommano così a qualche migliaio, residenti la massima parte fuori di Roma. Quelli che risiedono o sono cantorum, le cui origini si fanno risalire a papa Gregorio I Magno (m. nel 604). Mancano molte notizie per ricostruire la sua ...
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È l'arte di cavalcare, mediante la quale il cavaliere si mantiene correttamente in sella e guida a suo piacimento i movimenti del cavallo.
Storia. - Gli eroi di Omero cavalcano solo in casi eccezionali; [...] perfezione nell'arte di cavalcare al tempo di Alessandro Magno, nel cui esercito la cavalleria aveva un ufficio lungo".
In altri termini, per ottenere dal cavallo il massimo rendimeuto è necessario non creargli altre difficoltà all'infuori di ...
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VISCONTI
Luigi Simeoni
. La grande fortuna raggiunta inaspettatamente alla fine del sec. XIII dalla famiglia V., fino allora modesta, fece presto sorgere delle leggende sulla sua origine, create dall'adulazione [...] discendente da Alione figlio del re Milio!) cui papa Gregorio Magno (nel 606!) avrebbe concesse le corti regie del comitato senza precise concessioni imperiali, l'arcivescovo esercitava il massimo potere, perché disponeva con le famiglie dei suoi ...
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. L'Aventino passa comunemente per uno dei sette colli della Roma primitiva, mentre in realtà entrò a far parte della compagine della città fortificata in età relativamente tarda essendo distaccato dalle [...] che resta presso il viale Aventino si può attribuire al sec. III o al massimo al II a. C mentre l'arco in alto è posteriore e va messo Giovanni Diacono, Santa Silvia madre di S. Gregorio Magno. Sul luogo sorse assai per tempo un centro monastico ...
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È una grande pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Graminacee, denominata dai botanici Saccharum officinarum L. Il fusto principale è un rizoma sotterraneo, dal quale partono più fusti [...] in epoca non molto remota. I soldati di Alessandro Magno furono i primi Europei che videro questa pianta; il in Cuba la canna in dicembre può contenere 10-11% di zucchero, il massimo di 14-15% comincia a ottenersi in marzo e aprile, dopo di che ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...