PARIGI
Anna Bordoni
Donatella Calabi
Rosa Tamborrino
(XXVI, p. 331; App. II, II, p. 506; III, II, p. 365; IV, II, p. 736)
La città di P. rappresenta, da sempre, una delle principali regioni urbanizzate [...] di attività museali e culturali in aree decentrate da ristrutturare è fondata sul presupposto che esse possano funzionare da magnete capace di catalizzare un rinnovamento qualitativo dell'area. È il caso degli interventi promossi con il proposito di ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] Lars Onsager (premio Nobel 1968 per la chimica) calcola esattamente le proprietà del modello di Ising per un magnete bidimensionale. Questo lavoro si rivelerà di fondamentale importanza in quanto sarà per decenni l'unico caso di soluzione esatta ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Concetti generali di materia e moto
James Evans
Concetti generali di materia e moto
Nel 1726, in seguito ai contrasti con le autorità francesi, [...] (1644) Descartes introdusse nuove regole esplicative nel campo della filosofia della Natura. I filosofi scolastici, secondo i quali il magnete era in grado di attirare il ferro perché aveva un'affinità con esso o perché dotato di un potere d ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] dell’affermarsi di quella monarchia assoluta che è diventata l’Impero. Basterà ricordare un passo del discorso di Macario Magnete, maschera di Porfirio, che polemizza con la posizione cristiana:
Tuttavia cercheremo di sapere in modo chiaro ciò che ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La retroguardia qualitativa
Giuliano Pancaldi
John L. Heilbron
Anders Lundgren
La retroguardia qualitativa
Nuovi fenomeni: la pila [...] lo fece appassionare alla ricerca di risultati che altri non potessero duplicare. Le analogie fra la batteria e un semplice magnete facevano pensare che un ago sospeso, fatto di argento e zinco, si sarebbe orientato come l'ago della bussola; e ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] Ancora dal 1602, spinto da G.F. Sagredo e dal De magnete di W. Gilbert, sperimentò calamite e metodi per armarle (ne di osservazione. La pubblicazione nel marzo (Sidereus Nuncius magna, longeque admirabilia spectacula pandens, Venezia 1610) mutò, ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La medicina
Andrew R. Cunningham
La medicina
Introduzione
Per inquadrare la trattazione della medicina del XVII sec. all'interno di quella che [...] sottoposta a verifica.
Una causa era occulta quando non era accessibile ai sensi. Il principale modello utilizzato era quello del magnete, la cui capacità di attrarre il ferro era un fatto ben visibile, senza che la causa fosse perspicua. Un altro ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] di conoscenze fantastiche sui poteri della calamita. L'opera del D. fu aspramente criticata da William Gilbert, autore del De magnete, pubblicato a Londra nel 1600, il quale gli negava il primato scientifico in questo campo e gli contestava tutte le ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] servizio del granduca di Toscana, in qualità di filosofo e matematico di corte. William Gilbert, autore del celebre De magnete, esercitava la professione medica a Londra. René Descartes, che con il suo meccanicismo aveva sfidato la filosofia naturale ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] superficiale in grado di produrre effetti equivalenti a una qualsiasi distribuzione di cariche elettriche che fosse interna al magnete.
Green aveva formulato l'ipotesi di densità superficiali di carica equivalenti; nel suo caso, però, lo scopo era ...
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magnete
magnète s. m. [dal lat. magnes -etis (o, come agg., lapis magnes), gr. Μάγνης (λίϑος), propr. «(pietra) di Magnesia (al Sipilo)», in quanto presso tale località dell’Asia Minore vi erano giacimenti di rocce aventi la proprietà di attirare...
magnano
s. m. [lat. *manianus, prob. der. di manus «mano»]. – Artigiano che esegue minuti lavori in ferro, come chiavi, serrature, maniglie, ecc.; con sign. più generico, fabbro: il quale pareva più tosto un m. che altro a vedere (Boccaccio).