DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] più generalmente accolta, a tutto il Peloponneso, e poi di lì in Attica, nelle isole dell'arcipelago ed infine nella MagnaGrecia, si spiega con la loro deificazione ed assunzione tra le stelle (già nota nelle fonti antiche), che risolve la loro ...
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DIONISO (Διόνυσος, Διώνυσος, Διόνουσος)
E. Homann-Wedeking
Divinità greca. Benché D. non faccia parte del cerchio di divinità olimpiche, descritte dai poemi omerici, il suo nome e la sua potenza sono [...] dipinto, che rappresenta i misteri dionisiaci; forse si tratta di una copia ampliata di una composizione precedente, dipinta in MagnaGrecia. Non si può invece dimostrare che il simulacro del dio sotto forma di un grande fascio di grappoli di un ...
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Vedi PTOION dell'anno: 1965 - 1973
PTOION (v. vol. vi, p. 535)
J. Ducat
In questi ultimi anni sono stati fatti varî scavi nel santuario e studî sulla topografia, sui culti e sui monumenti.
Nel santuario [...] una grande unità. Nel vedere queste statue si ha l'impressione d'incontrare in Beozia una grecità particolare, come quella della Sicilia o della MagnaGrecia; di queste arti "coloniali" l'arte di Akraiphia ha la semplicità, il vigore spesso brutale ...
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PIOMBO (μόλυβδος, μόλιβος; plumbum)
L. Vlad Borrelli
Metallo che, generalmente, non si trova libero in natura, ma è noto fin dalla più remota antichità grazie al suo minerale più importante, la galena [...] , Figure virili arcaiche,. in La Critica d'arte, 1943 (estratto); Di Cirò: P. Orsi, Templum Apoilinis Alaei, in Atti e Mem. Soc. MagnaGrecia, Roma 1932, p. 91 ss., tav. x. Di Sovana: B. Nogara-L. Mariani, in Ausonia, iv, 1909, p. 31 ss. Tabellae ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] assai semplici, sia l'importanza e la dignità dell'artefice.
Ma già alla fine del III sec., con l'aumentare dell'influenza della MagnaGrecia, con la presa di Siracusa (212 a. C.) e poi di Taranto (209 a. C.), e poi sempre di più nel secolo seguente ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Enotri
Luca Cerchiai
Gli enotri
La più antica menzione dell’ethnos è documentata alla fine del VI sec. a.C. in Ecateo di Mileto (FGrHist, I, 64-71) che attribuisce agli [...] -208, in part. fino a p. 206.
D. Musti, Sanniti, Lucani e Brettii nella Geografia di Strabone, in Id., Strabone e la MagnaGrecia, Padova 1988, pp. 260-87.
A. Mele, Le popolazioni italiche, in Storia del Mezzogiorno, I, 1, Napoli 1991, pp. 246-49.
D ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Cerveteri
Giuliana Nardi
Cerveteri
Centro (etr. ca/eisra; gr. Ἄγυλλα, Καιρέα; lat. Caere) in prossimità della costa tirrenica, poco a nord di Roma, situato all’estremità sud-occidentale [...] e decorazione architettonica (lastre dipinte, acroteri e antefisse).
Rinnovata tecnicamente e ispirata anche a modelli della MagnaGrecia, la produzione di terrecotte architettoniche è particolarmente copiosa fra la fine del VI e i primi decenni ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] nella fase orientalizzante, in Egitto da alcuni esemplari provenienti da Tukl el-Karmus e da Sa el-Hagar e nella MagnaGrecia, tra le oreficerie di Taranto e Napoli, esso si presenta in due modelli principali comuni, rielaborati poi di centro in ...
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REGGIO CALABRIA (῾Ρήγιον, Regium)
A. de Franciscis
Una sia pur sommaria delineazione topografica di questa città, che tanta parte ebbe nella storia della colonizzazione greca in Italia per la sua felice [...] p. 65 ss.; G. Procopio, La necropoli preellenica di Colonna, ibid., IV, 1962, p. 21 ss. Le opere fondamentali sulla MagnaGrecia, dal Nissen al Ciaceri, dal Berard al Dunbabin si occupano solo genericamente della topografia della città di Reggio. Né ...
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Vedi LENTINI dell'anno: 1961 - 1995
LENTINI (Λεοντῖνοι, Leontini)
G. V. Gentili
Antico centro in Sicilia, di origine sicula, accolse i Calcidesi di Thukles sei anni dopo la fondazione di Naxos (735 a. [...] in Pauly-Wissowa, XII, 1924, c. 2042, s. v. Leontinoi; id., Scavi di Leontini - Lentini, in Atti e Memorie della Società MagnaGrecia, 1930, p. 7 ss.; id., Vasi di Lentini - Contributo all'archeologia di quella città, in Riv. Ist. Naz. Arch. St. Arte ...
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magno
agg. [dal lat. magnus «grande»]. – Sinon. ant. e letter. di grande: Mi fuor mostrati li spiriti magni (Dante); case de le quai mai le più magne Non vide il paladin prima né poi (Ariosto). È ancora vivo in locuz. partic.: aula m., v....
italiota
italiòta agg. e s. m. e f. [dal gr. ᾿Ιταλιώτης] (pl. m. -i). – Denominazione in uso tra i Greci, a partire dal 5° sec. a. C., per designare i coloni greci trapiantatisi nelle colonie dell’Italia meridionale (Magna Grecia). Anche con...