CARAVANSERRAGLIO
F. Cresti
Termine derivato dal persiano kārvānsarāy ('palazzo della carovana'), probabilmente attraverso il franc. caravansérail, che indica un edificio o un insieme di edifici destinati [...] che avevano anche il compito di proteggere i viaggiatori.Per quanto riguarda i c. urbani del periodo medievale, nelle città del Maghreb e della Spagna musulmana non ne restano molti esempi. Uno di questi è il Corral del Carbon di Granada, studiato e ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] fortezze di epoca bizantina) e, ancora una volta, quello con i c. omayyadi già ricordati.Anche sulla costa atlantica del Maghreb e della Spagna furono costruiti dei ribāṭ, forse in alcuni casi per il timore di incursioni normanne. Uno di questi ...
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MUSICA
P. Scarnecchia
Il termine trae origine dal gr. μουσιϰή ('arte delle muse') e designa, in un senso più largo, ogni forma d'arte in grado di generare ordine e armonia. Da questa definizione originaria [...] of Europe and the U.S.A., (Répertoire international des sources musicales, B X) München 1979; M. Guettat, La musique classique du Maghreb, Paris 1980; L.I. al-Faruqi, An Annotated Glossary of Arabic Musical Terms, Westport 1981; H.H. Touma, La musica ...
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Algeri
L. Golvin
(lat. Icosium; arabo al-Jazā'ir)
Capitale della repubblica algerina. La fortuna di A. è legata soprattutto alla sua posizione geografica; è infatti situata al centro del litorale settentrionale [...] , ricorda quello di Tinmal. A loro volta gli Almohadi furono spodestati e dalla loro caduta si formarono tre dinastie nel Maghreb: gli Hafsidi di Tunisi, i Merinidi di Fez, gli Abdalwadidi di Tlemcen. Questi ultimi furono padroni di A. per lungo ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] . 8° si resero sempre più indipendenti da Baghdad, l'a. si diffuse e prosperò, soprattutto nella Spagna e nel Maghreb degli Almoravidi e degli Almohadi (secc. 12°-13°). Tra le opere alchemiche scritte in Occidente, una citazione particolare merita la ...
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MAHDIA
G. Di Flumeri Vatielli
(arabo classico al-Mahdiyya)
Cittadina della Tunisia che occupa il promontorio del Capo d'Africa, piccola penisola rocciosa unita al continente da uno stretto istmo di [...] , Moḳaffa, a cura di E. Fagnan, in Centenario di Michele Amari, Palermo 1910, II, pp. 35-115: 48; Ibn al-Athīr, Annales du Maghreb et de l'Espagne, a cura di E. Fagnan, Alger 1898; L. de Mármol y Carvajal, Primera parte de la descripción general de ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] a corte centrale persiste attraverso tutto il periodo medievale; gli esempi messi in luce dagli scavi archeologici in Ifrīqiya e nel Maghreb centrale, a Sabra-Manṣūriyya, non lontano da Kairouan, e ad Ashīr (sec. 10°), alla Qal'a dei Banū Ḥammād (sec ...
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CORANO
A.M. Piemontese
Libro sacro musulmano (arabo Qur'ān 'salmodia, lettura cantilenata'; siriaco Qeryânâ) recante il testamento divino di Allāh in lingua araba, rivelato al profeta Maometto (ca. [...] di scritture e modi artistici, esse si ripartiscono e distinguono in due emisferi del mondo islamico: Occidente o Maghreb (Tunisia, Marocco) con la Spagna musulmana e Oriente, ossia Egitto, Siria, Iraq, Persia, con le rispettive capitali storiche ...
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MAIOLICA
D. Whitehouse
La m. è una terracotta ricoperta da uno smalto vetroso opacizzato attraverso l'addizione di ossido di stagno; lo smalto, di colore bianco se non sono presenti altri ossidi metallici, [...] dell'Africa settentrionale e nel sec. 10° la m. venne prodotta con un peculiare repertorio ornamentale in diverse parti del Maghreb e introdotta in Spagna non più tardi del sec. 11° con una preponderanza di motivi decorativi in verde e bruno, mentre ...
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GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 da Giovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] di disegnatore di vedute urbane o di sistemi difensivi anche al di fuori dell'isola, come per le fortificazioni del Maghreb (Bugia, Tripoli), con tutta probabilità senza recarsi sui luoghi. In questo specifico ambito il suo ruolo era solo tangente ...
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