PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci
Alessandra Giannotti
PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci. – Nacque a Vinci nel 1529/30 da Bartolomeo di ser Piero d’Antonio e da [...] esplicitava la propria vocazione leonardesca. Seguì il perduto stemma mediceo in pietra per il palazzo fiorentino in via Faenza del maggiordomodi Cosimo I, Pier Francesco Riccio, noto grazie al frammentario modello in terracotta raffigurante due ...
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CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] con l'acquisto di un edificio in via dell'Anima, ed era stata rifiutata l'offerta dipalazzo Manfroni, reputato "buona del prossimo anno (ibid., c.96). Il maggiordomo maggiore, conte di Santisteban, riteneva che egli non avesse concorrenti: si ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] era stata ideata da Carlo Enrico Sanmartino, il maggiordomo del cardinal Ottoboni, il bozzetto e l'esecuzione perduto, ma si conserva (Roma, Museo dipalazzo Venezia) un calco in gesso probabilmente di Giovanni Battista Maini, anch'esso citato dal ...
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PEREZ, David
Raffaele Mellace
PEREZ, David (Davide). – Nacque a Napoli nel 1711 (Burney, 1789, p. 570), figlio di Giovanni e di Rosalina Serrari.
Ebbe almeno una sorella, Olimpia, nata nel 1715; rimasto [...] Carlo di Borbone, di cui l’Aragona divenne maggiordomo maggiore, nel 1735 Perez debuttò sulle scene di Napoli con il dramma per musica La nemica amante (ignoto il librettista), interpretato da Caffarelli e da Angelo Monticelli prima a Palazzo reale ...
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COLONNA, Carlo
Gino Benzoni
Terzogenito di Filippo gran contestabile del Regno e di Lucrezia Tomacelli, nacque a Roma nel 1607. Sin da fanciullo il C. rivela una natura particolarmente collerica, un'indole [...] qualche balordaggine - Mazzarino (figlio del maggiordomodi Filippo e già compagno, a Salamanca, di studi e spassi d'un fratello che evidenzia, così Contarini, la "titubanza grande dipalazzo", la sua incapacità di sedare "i disordini". Da un lato v'è ...
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PALIZZI
Francesco Paolo Tocco
– Lignaggio della Sicilia aragonese che, a partire dal Vespro e fino a poco dopo la metà del Trecento, esercitò a più riprese una criptosignoria su Messina e inserì più [...] a Pisa, mentre a Messina i loro avversari distrussero il palazzodi famiglia.
Le cariche e i beni dei Palizzi passarono ai la tedesca Margherita, vedova del miles Martino di Santo Stefano, già maggiordomodi Pietro II.
Dalla prima moglie Eleonora, ...
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CONFALONIERI, Giovanni Battista
Anna Foa
Nacque a Roma intorno al 1561 da Filippo e da Francesca Emilia; ma la sua famiglia era d'origine milanese, probabilmente nobile, e non sembra che versasse in [...] maggiordomo, con ordinarli, che dopo che l'havesse così sminuzzato, lo dovesse porre a stillare... perché tra tanti giorni, egli si doveva rinovare, e di suo protettore Fabio Biondi, nominato maestro diPalazzo da Clemente VIII.
Degli anni curiali ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] il granduca Ferdinando III e ritrovò l'amico F. Manfredini, maggiordomodi corte conosciuto a Vienna, poi a Roma; qui conobbe e conveniente sulla quale edificare il nuovo sistema. Nel palazzo dei Greppi, dove alloggiavano i commissari francesi tra i ...
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CONVERSINI (Conversano, Conversino), Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Benjamin G. Kohl
Nato nel 1343 a Buda, ove suo padre, Conversino da Frignano, era medico alla corte di Luigi d'Angiò, re d'Ungheria, [...] . L'intimità del C. con il signore accese la gelosie di altri cortigiani, specialmente del maggiordomo del palazzo, Niccolò Curtarolo. Dopo la morte di Benasuda e vari anni di maltrattamenti da parte dei cortigiani suoi colleghi, il C., nel ...
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FINIGUERRA, Tommaso (Maso)
Marco Collareta
Nacque a Firenze nel marzo 1426 da Antonio e da una Antonia di cui non si conosce il casato. Il padre, immatricolato come orafo nel 1421., esercitava l'arte [...] dipalazzo Orsini a Tagliacozzo. Basta questa piccola rosa di nomi per intuire l'estensione geografica della fortuna visiva del F. e la necessità di Lettera al maggiordomodi Cosimo I de' Medici, in G. Bottari - S. Ticozzi, Raccolta di lettere sulla ...
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maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...