La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] del patriziato era palesata dalla scelta del cortile dipalazzo Ducale come luogo in cui per eccellenza "si maggiordomo o un maestro di cerimonie quel Gasparo Dragente, fiammingo del ducato di Brabante, che troviamo intorno al 1575 al servizio di ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] Roma a barcollare. E, nel frattempo, anche a Venezia, da palazzo Ducale, s'impenna l'autorità dello stato. E non per distinguere nel castello del conte Carlo di Waldstein, maestro di camera di Giuseppe II, dove il maggiordomo gli è ostile, dove ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] , perché un alto numero di patrizi e di magistrati si sono recati nel palazzo, situato in un luogo di Lorenzo Giustinian, alla volta di Firenze a Cosimo Baroncelli, maggiordomodi don Giovanni, si attesta l'avvenuta apertura della sala di ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] dieci, perché un alto numero di patrizi e di magistrati si sono recati nel palazzo, situato in un luogo di Lorenzo Giustinian, alla volta di Firenze a Cosimo Baroncelli, maggiordomodi don Giovanni, si attesta l’avvenuta apertura della sala di ...
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L’istruzione pubblica tra primo Ottocento e primo Novecento: le scuole elementari
Claudia Salmini
Anche a Venezia, il secolo che trascorre dalla caduta della Repubblica fino alla vigilia della prima [...] 1906 e il 1908, erano stati acquistati i due piani nobili dipalazzo Zaguri, dove vengono ricavate dodici spaziose e luminose aule femminili. Alla maggiordomodi casa perché svolgesse, al suo posto, le funzioni di ispettore provinciale delle scuole di ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] 588) e che si vuole abbia ricevuto interventi di quel Faulone che fu maggiordomodi re Cuniperto (688-700), tanto che essa città, a ricordo del palazzo marchionale; la curtis regia e la zecca sarebbero state nella zona del palazzo Gigli in piazza S. ...
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MAZZARINO, Giulio
Olivier Poncet
MAZZARINO (Mazzarini, Mazarin), Giulio. – Nacque a Pescina, nei pressi de L’Aquila, il 14 luglio 1602, primo figlio sopravvissuto di Pietro e di Ortensia Bufalini.
Fino [...] fedele Benedetti con i suoi archivi. A Parigi acquistò il palazzo del presidente della Chambre des comptes, Jacques Tubeuf, che fece Martinozzi (morto nel 1639), figlio unico di Vincenzo, maggiordomodi casa Barberini, che fu corrispondente e agente ...
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TORI, Agnolo
di Cosimo
Antonio Geremicca
di Mariano, detto Bronzino. – Figlio di Cosimo di Mariano, beccaio, nacque a Monticelli, sobborgo di Firenze, il 17 novembre 1503 (Archivio dell’Opera di S. [...] , collezione privata; Ritratto di Eleonora di Toledo e Francesco de’ Medici, Pisa, Museo diPalazzo Reale; Allegoria della Prudenza CXXXIX (1997), pp. 94-102; A. Cecchi, Il maggiordomo ducale Pierfrancesco Riccio e gli artisti della corte medicea, in ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] palazzo Venezia dal console del Regno italico Giuseppe Tambroni, il pittore intrecciò una relazione sentimentale clandestina con la figlia sposata del maggiordomo tela di Brera, del 1844, e in quella più modesta dipalazzo Pitti a Firenze, di dieci ...
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PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] prese le parti della scultura. Il monopolio degli incarichi di corte, consolidato dalla protezione del maggiordomo ducale Pierfrancesco Riccio, gli garantì il progetto di trasformazione dipalazzo Pitti con il suo giardino (Vasari, 1568, III, p ...
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maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...