È per importanza demografica ed economica la seconda città della Lombardia.
È situata a 45°32′ lat. N. e 10°13′ long. E. tra l'Oglio e il Chiese, allo sbocco in pianura della Val Trompia (Mella), a 149 [...] la cupola su disegno dell'arch. L. Cagnola, e numerosi palazzi signorili, dovuti, in gran parte, all'abate A. Marchetti Calegari diffusero una vastissima serie di opere. La fioritura delle arti minori fu copiosissima: maestridi tarsia, tra i quali ...
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(XXX, p. 836; App. II, II, p. 787; III, II, p. 667; IV, III, p. 268)
Al di sopra della media delle regioni meridionali italiane in base alla crescita dell'indice delle condizioni civili e sociali negli [...] mostra ha presentato il corpus della produzione del Maestrodi Ozieri nella città dalla quale l'artista (1835-1911), cui si deve la decorazione della Sala del Consiglio del Palazzo della Provincia, e a N. Siglienti, artista operoso nella prima metà ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] , divenuto poi la Cancelleria, e il palazzo del cardinal di Corneto (noto col nome dipalazzo Giraud), quest'ultimo attribuito dal Vasari al B., l'altro attribuitogli in parte, poiché il maestro avrebbe partecipato alla "sua definizione insieme con ...
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Città dell'Umbria, costruita a 424 m. s. m. (chiesa di S. Francesco) su uno sprone del calcareo M. Subasio (1290 m.), da cui domina un vasto tratto della piana del Chiascio e del Topino. Ha pianta allungata, [...] Da Roma col Torriti, da Firenze con Cimabue e con il cosiddetto "maestrodi S. Francesco", poi con Giotto e i suoi seguaci, da Pisa cittadino. La cappella del Sacramento in duomo, i palazzi Sperelli e Confidati ce lo dimostrano architetto abile, ma ...
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È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] agosto 1922, parlò alla folla milanese dal balcone del palazzo comunale tolto dai fascisti all'amministrazione socialista del tempo . Nei romanzi la preoccupazione teorica del maestrodi vita, dell'artefice di un'intuizione nuova del mondo, del ...
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TIVOLI (lat. Tibur; A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Gioacchino MANCINI
Vincenzo GOLZIO -Vincenzo PACIFICI
Roberto CAGGIANO
Antichissima città del Lazio, situata su un ripiano (175-230 m.) calcareo, [...] città nel 1550 fece costruire da Pirro Ligorio. Il palazzo venne decorato di pitture da Federico Zuccari, da Livio Agresti e da romano Bernardo Porta, maestrodi violino, fondava una società filarmonica - "aggregazione di dilettanti di suono" - ...
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PIERO della Francesca (detto anche dei Franceschi: Piero di Benedetto da Borgo San Sepolcro; Petrus Burgensis; Petrus de Burgo S. S.)
Pietro Toesca
Pittore e teorico dell'arte. Non è probabile ch'egli [...] del 1480 vi aveva affrescato la Resurrezione nel Palazzo comunale), a studî di matematica, di prospettiva e di geometria. E nella sua terra morì, il della stessa Scuola di Atene e da far bene intendere che P. fu maestrodi Bramante non soltanto nella ...
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. Religiosi appartenenti all'ordine dei predicatori fondato da S. Domenico di Guzmán nel 1206 e approvato da Onorio III il 22 dicembre 1216. La salvezza delle anime mediante la predicazione e l'insegnamento [...] della morale e delle arti. La Chiesa affidò ai domenicani uffici di grande responsabilità, come il S. Uffizio e il segretariato dell'Indice, e quello del Maestro del Sacro Palazzo che risale al XIII secolo.
Tre fatti importanti contrassegnano questo ...
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UDINE (A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Luigi COLETTI
Pier Silverio LEICHT
Tammaro DE MARINIS
Città capoluogo del Friuli, posta nell'alta pianura veneta (non molto fertile, essendo ricoperta da [...] con Francesco Fontebasso decorò il Palazzo dell'arcivescovado e l'Oratorio della Purità di cui poi (1759) il figlio Il tipografo fiammingo Gerardo de Lisa, cantore e maestrodi cappella nella cattedrale di Treviso (1463-1496), Treviso 1925; W. ...
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Nacque a Piacenza il 21 maggio 1664, nella parrocchia dei Ss. Nazario e Celso, da un povero ortolano. Ebbe la prima istruzione ed educazione dal parroco, poi dai barnabiti della chiesa di San Donnino; [...] mons. Barni che, divenuto vescovo di Piacenza nel 1668, lo scelse come suo maestrodi casa, l'ordinò sacerdote e poi , concesse all'A. di restare liberamente a Roma sino alla conclusione del processo; ed egli si comprò un palazzo in città ed una ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...