DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] banchetto in casa Filomarino, ma più ancora l'esempio di maestri come il Cornelio, Francesco D'Andrea, Leonardo Di Capua d'eresia, per aver creduto all'esistenza di uomini prima di Adamo, per aver negato ogni potere spirituale alla Chiesa e al papa, ...
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ZATTI, Carlo
Anna Lisa Genovese
– Nacque a Brescello (Reggio Emilia) il 24 settembre 1809, da Biagio, dottore in legge, e da Maria Soliani (Brescello, Archivio parrocchiale, Battesimi, 1808-59, n. 118). [...] 1837 Zatti fu solennemente premiato all’Accademia di Brera per Adamo ed Eva che piangono sul cadavere di Abele, dal Venezia, dove si recò nel 1841 per studiare il colore e i maestri veneti. In palazzo Sceriman diede inizio a L’invenzione del corpo di ...
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FERRARI, Tommaso Maria (al secolo Pier Agostino)
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Manduria (allora detta anche Casalnuovo) in provincia di Taranto, il 20 nov. 1647, dal giurista Francesco e da Vittoria Bruni; [...] S. Tommaso di Napoli, ove ricoprì anche la carica di maestro degli studenti. Nel 1677, riunitisi a Roma i comizi generali di Quesnel che vertevano sulle ardue questioni della grazia di Adamo e della grazia dell'uoino caduto, della differenza tra ...
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MARMOCHINO, Santi
Lisa Saracco
MARMOCHINO (Marmochini, Marmocchini), Santi. – Originario di San Casciano in Val di Pesa, nei pressi di Firenze, le prime notizie su di lui risalgono al 27 febbr. 1490, [...] l’idea che la lingua donata da Dio ad Adamo fosse quella ebraica, rimasta incorrotta dopo la confusione , 707, 723; M. Coli, La lettera su S. Michele di Guamo del maestro generale Vincenzo Bandello ai frati di S. Romano in Lucca e i rapporti fra loro ...
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SARRO (Sarri, Sarra), Domenico Natale
Raffaele Mellace
SARRO (Sarri, Sarra), Domenico Natale. – Nacque a Trani il 24 dicembre 1679, da Filippo e Isabella d’Altamura. Dal 1686 visse a Napoli, dal 1688 [...] il teatro della Pergola (1736-37). Il conte Giovanni Adamo di Questenberg gli commissionò la serenata Il giudizio di , Didone abbandonata fu l’ultima opera data al S. Bartolomeo. Maestro della Real Cappella dal 3 ottobre 1737, l’11 propose il piano ...
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FERRARI, Giovanni, detto il Torretto (Torretti)
Paolo Mariuz
Nacque a Crespano dei Grappa (Treviso) il 5 giugno del 1744 da Gaetano, scalpellino, e da Domenica Tedesco, nipote dello scultore Giuseppe [...] , 1986, p. 167). collocata nel 1787; Gustavo Adamo Banner, commissionata da Federico Adolfo re di Svezia; Gustavo , p. 278; A. Muñoz, Ilperiodo venez. di Antonio Canova e il suo primo maestro, in Bollett. d'arte, n.s., IV (1924-1925), pp. 110-113; ...
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GALLIANO
A. Guiglia Guidobaldi
(lat. vicus Gallianatium, Galianus)
Centro della Lombardia, in Brianza, situato nel circondario nordorientale di Cantù (prov. Como). L'antichità dell'insediamento è testimoniata [...] . Sulla parete settentrionale si trovano, a partire dall'alto, Storie di Adamo ed Eva e, forse, di Giuditta e di s. Margherita; sulla la navata appaiono invece, rispetto alla modernità del maestro dell'abside, più legati alla tradizione pittorica ...
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VITI, Eugenio
Mariantonietta Picone Petrusa
– Nacque a Napoli il 28 giugno 1881 da Angelo Viti, impiegato militare, e da Emilia Porzio, di origini nobiliari (Atti di nascita - Quartiere Avvocata, n. [...] avanguardisti, ossia cubisti e fauves. Viti, grazie al maestro Volpe, riuscì a prendere parte a varie iniziative dell’ , dove espose sette opere, fra cui La donna ossigenata e Adamo ed Eva che, con i loro accenti spiccatamente novecenteschi, furono ...
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sedere
Alessandro Niccoli
Quanto alla morfologia, si registrano anche le forme seguenti (cfr. Petrocchi, Introduzione 439): al pres. indic., seggio, seggiono, seggono, seggonsi; al pres. cong. III singol. [...] 8, 42 (nella forma impersonale si siede), 102, 118 (Adamo e s. Pietro seggon [seggion nel Casella] là sù), 130 metafora non indica l'attività dello scolaro che apprende, ma quella del maestro che insegna, ed è quella stessa da cui prende le mosse, ...
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SALVINI, Salvino
Benedetta Matucci
– Nacque a Livorno il 26 marzo 1824 da Ranieri, sarto di origini pisane, e da Giuseppa Biti, livornese (Venturi, 1938, p. 15).
Nonostante che il padre volesse indirizzarlo [...] si susseguirono i saggi inviati a Firenze: nel 1850 il bassorilievo Adamo ed Eva benedetti dal Signore che reca echi dal naturalismo bartoliniano MAMbo, e una replica, sempre di mano del maestro, è invece presso la Pinacoteca comunale di Ascoli Piceno ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...