NOGAROLA, Isotta
Lorenzo Carpanè
NOGAROLA, Isotta. – Nacque a Verona nel 1418 da Leonardo, erede di una delle famiglie veronesi di più antica e illustre nobiltà, e dalla padovana Bianca Borromeo, dal [...] Giovanni. Forse a partire dai primi anni Trenta, ebbe come maestro Martino Rizzoni, il più qualificato di Verona, in relazione errore sarebbe rimasto senza conseguenze se non l’avesse mangiato Adamo, sul quale cade la più severa condanna divina. In ...
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FLACCO (Fiacco), Orlando
Enrico Maria Guzzo
Nacque a Verona tra il 1527 e il 1531, figlio di Filippo (morto nel 1557) e allievo di Francesco Torbido (Vasari) o di Antonio Badile (Ridolfi), è segnato [...] conservato in casa di Giovanni Battista Della Torre), il canonico Adamo Fumani, Vincenzo e Isotta de Medici, il loro nipote di L. Magagnato, Verona 1974, p. 42; L. Rognini, in Maestri della pittura veronese, a cura di P. Brugnoli, Verona 1974, pp. ...
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guida
Andrea Mariani
Andrea Ciotti
Sostantivo quasi esclusivo della Commedia; un solo esempio nel Convivio, uno nelle Rime, uno nel Fiore. Per il genere, si veda la nota del Petrocchi a Pg XIX 53, [...] il Tommaseo, che cita vari passi della Bibbia), che dovrebbe essere maestra ed esempio per i fedeli, e invece si volge ai beni temporali debole per l'infermità del peccato conseguente alla caduta di Adamo ed Eva, per tale sua condizione non è in grado ...
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COLOMBERTI, Antonio
Rossella Motta
Nacque a Viterbo il 20 febbr. 1806 da Gaetano Colomberghi e da Caterina Rinaldi, entrambi attori.
Gaetano, nato a Ferrara nel 1785 da Antonio, un pittore di prospettive [...] compagnia di Lorenzo Pani come semplice generico, ed ebbe come maestro Ercole Gallina che lo iniziò alla recitazione delle commedie. romana. Fu poi impegnato dal 1854 al '57 con Adamo Alberti al teatro dei Fiorentini di Napoli, stipendiato dalla ...
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UGOLINO da Orvieto
Renato De Filippis
UGOLINO da Orvieto (Hugolinus de Urbe Veteri). – Nacque nel primo decennio del Trecento a Orvieto, probabilmente da famiglia agiata; entrò in gioventù nell’Ordine [...] (poi generale dell’Ordine fra 1357 e 1358), che fu suo maestro e la cui impronta è facile rinvenire nelle sue opere. È menzionato ; l’umanità è infatti sottoposta al peccato originale di Adamo, punizione per la colpa commessa (poena culpae) che si ...
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MORONE, Cataldo
Marco Leone
(in religione Bonaventura). – Nacque a Taranto nel 1560 da Marco, esponente di un’agiata famiglia cittadina, e da Franceschina De Caressina. Ebbe un fratello di nome Bartolomeo. [...] per questo motivo si imbarcò a Gallipoli, con il suo maestro Luigi della Croce e con alcuni compagni, alla volta di esperto grecista, doveva conoscere. Nel Prologo la figura di Adamo introduce l’argomento («il funeral di Cristo», con la ...
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umano
Domenico Consoli
L'aggettivo, frequentissimo in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore (ma assente dal Detto), ha il significato fondamentale di " proprio dell'uomo ", " attinente all'uomo [...] vivente "); umana carne (VII 147: i " corpi " di Adamo ed Eva, creati immediatamente da Dio e destinati a risorgere, come II VIII 12, XV 4, If XXIX 104); con ‛ ragione ': lo maestro de l'umana ragione (Cv IV II 16: si tratta naturalmente di Aristotele ...
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GIOVANNI di Corraduccio
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, probabilmente originario di Foligno, documentato a partire dal 1404 e fino al 1437.
Citato nelle fonti (Scarpellini, [...] un ciclo di affreschi per questo ambiente venne reso noto da Adamo Rossi (1872), che però non fu in grado di R. Quirino, Un argomento di pittura spoletina fra Tre e Quattrocento: il Maestro dei Calvari, in Esercizi, V (1982), p. 32; B. Toscano, ...
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PAZZI, Enrico
Giovanni Fanti
PAZZI, Enrico. – Nacque a Ravenna il 20 giugno 1818, da Pietro e da Giuseppa Baldani.
Dopo aver frequentato le scuole primarie, dimostrando fin da piccolo spiccate capacità [...] 10 scudi mensili, che vinse con l’opera (andata dispersa) Adamo ed Eva piangenti sul cadavere di Abele. Com’era abitudine, ultimo ebbe sempre un atteggiamento polemico nei confronti del suo maestro, pur non mancando mai di sottolineare la perizia e la ...
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MANFREDI, Girolamo
Vincenzo Lavenia
Appartenente, secondo quanto scrisse nel frontespizio di due opere a stampa, a una nobile casata di origine ferrarese, nacque a Bologna intorno al 1526, forse da [...] attentatis (1563) egli dichiara di avere avuto come maestro il canonista Agostino Berò, che negli anni Quaranta lesse spirituali e temporali, tracciando una storia del potere politico da Adamo in poi, con molti riferimenti ai classici antichi. Come ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...