Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] nell'avello, mentre D. torna verso l'antico maestro, ripensando, smarrito, alla profezia di F., profezia, che l'uno sia incrollabile, e che l'altro provi un così acuto rimpianto del figlio e della luce ". Attraverso la concezione figurale, in ...
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ROBUSTI, Jacopo (Jacomo, Giacomo)
Marsel Grosso
, detto Tintoretto. – Primogenito di Battista, tintore di seta, nacque a Venezia nel 1519, come risulta dall’atto di morte del 31 maggio 1594 che lo indica [...] con esiti altissimi.
Pur essendo debitore del più anziano maestro, da cui apprese la fondamentale lezione della fusione tra luce venticinquenne di Hampton Court, Royal Collection, e l’acuto Autoritratto giovanile del Museum of art di Philadelphia. ...
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GAURICO, Luca
Franco Bacchelli
Nacque nel marzo 1475 a Gauro - un "casale" della contea di Giffoni (ora in prov. di Salerno) allora posseduta dai d'Avalos - da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] probabilmente alla famiglia Linguito), maestro di grammatica; suoi fratelli minori furono l'umanista Pomponio, che il G., il G., più che da astrologo, aveva previsto quale acuto scrutatore di rivolgimenti politici in arrivo. Mentre Giulio II era ...
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Carlo Goldoni: Opere
Filippo Zampieri
Lo storico registra il giorno 25 febbraio 1707 come data di nascita di Carlo Goldoni, e, per scrupolo d'informazione, rammenta il nome del padre, Giulio, di professione [...] per l'assiduo commercio con i comici sviluppò in lui un senso acuto della vita di teatro, un senso, si direbbe, del teatro Adelaide, figlia di Luigi XV, e dal 1775 al 1780 fu maestro d'italiano della principessa Clotilde -, e con la sua nativa ...
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Gentile a Pisa: Jaja, D’Ancona, Crivellucci
Mauro Moretti
Ritorno a Pisa: percorsi e memorie
Il 14 novembre 1914 Gentile avviava il suo insegnamento di filosofia teoretica a Pisa con una celebre prolusione [...] grande lavoratore, che ci fu sempre vivente immagine dello spirito in cui il passato è presente: il venerato maestro, che col suo acuto senso dei particolari e del positivo instillò anche a noi, che volgevamo alla speculazione, un fortissimo bisogno ...
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ROMA - Musei e collezioni
P. Rossi
G. Cornini
Il panorama delle collezioni medievali romane è estremamente variegato e frammentato, per la presenza puntiforme di materiale in quasi tutte le raccolte [...] .l.m.; alcune sculture lignee tra cui la Madonna detta di Acuto (1222 ca.); ceramiche romane, laziali e toscane; smalti, oreficerie ed eseguito, nella seconda metà del sec. 12°, dai maestri Niccolò e Giovanni, e quella - in deposito dalla Reverenda ...
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ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] , n. s., II[1955], datati anteriormente e attribuiti a un maestro più antico. Si veda anche E. Steingräber, in The Connoisseur, (1933) e il Cellini (1933), a seguito di un acuto esame stilistico e documentario, non l'ebbero restituita al padre. Più ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] verso di lui. Il 2 giugno 1403 chiese l'íntervento del maestro generale dell'Ordine, Tommaso da Fermo, per averlo lettore nello )giacciono ancora inedite; esiste solo su di esse un acuto saggio di A. Galletti, Prediche inedite di Giovanni Dominici ...
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MILANI COMPARETTI, Lorenzo
Michele Di Sivo
– Nacque a Firenze il 27 maggio 1923 da Albano Milani e da Alice Weiss. La sua era una famiglia di possidenti e intellettuali di forte impronta laica. Il padre, [...] viveva a causa delle posizioni della famiglia sulla religione.
Tanto acuto fu il problema che – erano i mesi di consolidamento del le anime e le situazioni con la durezza che si addice al maestro. Non ho avuto né educazione, né riguardo, né tatto […] ...
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mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...] notevoli di me in sesta sede, in una cesura dal tono acuto e spesso retoricamente ricercata, si ricordi: If I 65 " 90, Pg XIX 95 e XXIII 58; e con altri verbi, in If VII 37 Maestro mio, or mi dimostra, e Pg XXII 19 Ma dimmi, e come amico mi perdona. ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango della terra; per estens., riferito all’opera...