GIOSAFATTI
Giuseppe Bonaccorso
. Famiglia di architetti, scultori e lapicidi attivi ad Ascoli Piceno, alla cui capillare attività edilizia si deve l'attuale facies barocca della città, consolidatasi [...] palazzo Lenti, il portale dipalazzo Malaspina, il frontone di S. Emidio.
Giuseppe morì ad Ascoli il 7 luglio 1731 e fu sepolto nella chiesa di ; L. Leporini, Ascoli Piceno. L'architettura dai maestri vaganti ai Giosafatti, Ascoli Piceno 1973, pp. 128 ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] del Museo dipalazzo Venezia a Roma o il dittico Aynard-Longhi [Volpe, 19831]. Forte è l'influenza del F., intorno al 1420, sulla formazione del miniatore Luchino Belbello da Pavia, verificabile nelle sue opere giovanili (cosiddetto Maestrodi S ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] di dipinti, iniziata già da Leonello d'Este, dove non mancavano i pittori fiamminghi. Nello stesso tempo il L. aveva facile accesso alle stampe dei grandi maestri nella Galleria nazionale d'arte antica diPalazzo Barberini a Roma, raffigurante i Ss ...
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LOMBARDO (Lombardi, Lombardini), Cristoforo (Tofano), detto il Lombardino
Maria Cristina Loi
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore e architetto, figlio di Domenico, attivo [...] l'esito di una sintesi di idee già elaborate dal L. nelle facciate di S. Caterina alla Chiusa e della torre dipalazzo Stampa. del 9 maggio 1547, in cui Marco d'Agrate e altri maestri sono chiamati a eseguire un'arca funeraria su disegno del L. ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] era a Urbino per dipingere lo stendardo di S. Lucia. Il G. seguì quindi il maestro nei luoghi dei suoi principali cantieri: primogenito di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma (Sricchia Santoro, 1990).
La decorazione dipalazzo Petrucci ...
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FERRANDINO (Ferradino, Ferrandina)
Fausta Franchini Guelfi
Famiglia di marmorari e scultori lombardi, originari di Casasco d'Intelvi (Como) (Alfonso, 1985, p. 383), documentati a Genova a partire dal [...] dei presenti. Quando i F. giunsero a Genova, i maestri lombardi avevano da tempo in città il monopolio non solo della in parte nella chiesa di S. Maria di Ne, mentre la pala marmorea è attualmente sulla facciata dipalazzo Rocca a Chiavari). Allegati ...
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DOMENICO di Niccolò (Domenico dei cori)
Alessandro Bagnoli
Nacque probabilmente a Siena intorno al 1363, se dobbiamo dar fede all'età di "anni ottanta quatro o circa" (Milanesi, 1854, II, p. 237) che [...] Bernachino, che seguitò l'arte in forma, che diventò excellentissimo maestro"; Milanesi, 1854, II, pp. 236 ss.). A parte l'insegnamento, D. lavorò al coro dipalazzo fino al 1428, provvedendo a completare l'arredo della cappella anche con una porta ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] biblioteca i due impararono a conoscere i maestri del passato, compreso El Greco (studiato anche dal vero sui dipinti conservati a Roma nella Galleria Corsini, oggi presso la Galleria nazionale diPalazzo Barberini), tuttavia, per quanto riguarda l ...
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GHERARDINI, Melchiorre, detto il Ceranino
Andrea Spiriti
Nacque presumibilmente a Milano nel 1607.
Zani (1822) registra almeno quindici varianti del cognome del pittore, che si firmava Girardini o Girardino; [...] dell'uso della scuola, o dello stesso maestro, di riprodurre particolari di opere maggiori, come ben esemplificano le derivazioni dal partecipazione del G., poco dopo il 1648, alla decorazione dipalazzo Durini a Milano: un vasto e malnoto ciclo che ...
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COURTOIS, Jacques (in Italia Giacomo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nato a Saint-Hippolyte in Borgogna il 12 febbr. 1621 da Jean-Pierre, fu detto anche Giacomo Borgognone [...] più opportuno confermare la datazione delle tele dipalazzo Pitti ad un periodo maturo più avanzato Rosenberg, I disegni dei maestri. Il Seicento francese, Milano 1970, p. 15, tav. XXII; A. Marabottini, Un disegno di Guglielmo Courtois e la " ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...