STOCCARDA (ted. Stuttgart, nome che deriva da un Gestüt "allevamento di cavalli" che si trovava in quei luoghi; lo stemma della città è infatti una cavalla nera; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Giuseppe [...] duca Ulrico verso il 1510 fondava un'importante cantoria di corte, quella stessa in cui si formarono cantori e composltori come H. Finck, J. fino al 1840 circa. Il più notevole di tali maestri fu F. Silcher, l'iniziatore del movimento tedesco- ...
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. Anche il teatro moderno europeo, come il greco classico, ha origine religiosa. Il Medioevo cristiano conobbe infatti, avanti il sorgere degl'idiomi romanzi, produzioni drammatiche d'argomento sacro in [...] apparire: Gerusalemme, Damasco, e parecchi altri luoghi. Attori-cantori erano giovani sacerdoti e diaconi e fanciulli (parvi vel e dai Responsorî della Settimana santa, opera di maestri romani del sec. VIII. Tale fondamento melodico prettamente ...
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. È la più grave delle voci umane e si distingue in due gradazioni: quella di basso-cantante e quella di basso-profondo, rispettivamente con le estensioni seguenti:
Questa voce ha in tutta l'estensione [...] tempi furono più largamente usate le voci acute (dei cantori evirati), in progresso di tempo acquistò sempre maggiore espressa dal numero stesso. Secondo i paesi, i tempi e i maestri, le alterazioni s'indicavano anche in altre maniere, p. es. ...
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Compositore di musica, nato ad Arezzo il 5 agosto 1623, morto a Firenze il 14 ottobre 1669. Il C. cantò giovanissimo al Duomo e alla Pieve, dove rimase fino a quando (giugno 1637), entrò nei minori conventuali [...] (1662) e Il principe generoso (1665). Intanto, partito da Innsbruck verso la fine del 1659, il maestro entra nel collegio romano dei Cappellani cantori pontifici come tenore soprannumerario, e già nel 1660 si pone alla composizione della Dori, opera ...
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D'origine fiorentina, nacque verosimilmente sul principio del sec. XVI, ma è compreso fra i maestri di scuola romana predecessori di Pierluigi da Palestrina. Pubblicò nel 1547 il suo Primo Libro di Madrigali [...] del rimborso della pigione per la "casa presa per servizio suo e dei putti cantori" in ragione di uno scudo e mezzo al mese. Morì il 25 marzo di tempo nel quale egli sviluppò l'attività di maestro direttore e di compositore hanno fatto di lui una ...
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Romano, figlio di Maurizio cantore nella Cappella papale e sonatore presso la Congregazione dell'Oratorio. La data approssimativa della sua nascita, posta dal Fétis verso il 1560, non è inverosimile, essendo [...] : "la felice protettione di V. S. Ill.a mi ha fatto elegere indegno Maestro di cappella di così degna Compagnia". Ciò spiega perché, malgrado l'ostilità dei cantori del papa e senza aver per anco data alle stampe nessuna ragguardevole opera musicale ...
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L'aggettivo greco ἀντίϕωνος (da ἀντί "contro" e ϕωνή "voce, suono") significherebbe, secondo la maggioranza, "che risuona contro", cioè "che risponde". L'antifona sarebbe dunque un canto alternato. Ma, [...] trasportato nella salmodia: e pare che il salmo fosse eseguito da un cantore solo, mentre, ogni tanto, il popolo ripeteva un versetto, o Edessa, mentre altri cantici furono composti da altri maestri della Gnosi greca. A quest'innologia ereticale, S ...
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GALILEI, Vincenzo
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato verso il 1533 da nobile famiglia a Firenze, e ivi morto alla fine di giugno del 1591. Nelle discipline musicali ebbe maestro, in Venezia, Gioseffo [...] dobbiamo ricordare che il fiorentino G. si trovava, in Firenze, nel seno d'una secolare tradizione di "cantori al liuto" (quella stessa cui apparteneva il maestro di G. Caccini, Scipione della Palla). In Firenze, del resto, il G. rimase per tutta la ...
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Significa tanto l'arte di combinare un controcanto con un frammento di canto fermo (v.) e con una canzone profana, quanto il controcanto stesso, o anche la voce acuta che lo eseguisce (per cui, p. es. [...] Alberto parigino, Leonino e Perotino Magno, maestri questi ultimi, alla cattedrale di Notre Dame di Parigi, tra la fine del sec. XII e l'inizio del XIII.
In un primo periodo il discanto fu arte di cantori, e veniva improvvisato; poi, acquistando ...
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. La parola conservatorio ha originariamente il senso di asilo, ospizio, orfanotrofio. Tali infatti furono, appunto in Italia, i primi conservatorî: luoghi cioè dove si "conservavano" i giovanetti senza [...] organizzazione a quella di un centro didattico dove s'insegnano le discipline atte a formare compositori, maestri di musica, virtuosi cantori e strumentisti.
In ragione della sua importanza, il conservatorio è di solito protetto o sostenuto da ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
marcatore
marcatóre s. m. [der. di marcare]. – 1. (f. -trice) a. In varî settori dell’artigianato e dell’industria, chi è addetto a marcare, cioè ad applicare marche o segni distintivi sui prodotti di lavorazione. b. Operaio adibito al taglio...