Il primo capitolo, Come nasce un linguista, si legge tutto d’un fiato e così, pagina dopo pagina, quelli successivi. Come un romanzo che fatalmente tiene incollato il lettore dall’inizio alla fine, la [...] e anche stranieri), in particolare linguisti e tra questi i maestri, gli amici e i colleghi, gli allievi, ma propria emozione davanti al Palazzo dei Sanità: «"Ma ti rendi conto che qui arrivavano le lettere di Petrarca ai Sanità di Sulmona?"» (p. 31 ...
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Il punto di partenza obbligato per qualsiasi discorso sulla critica d’arte dell’età moderna è la presa d’atto che a fare di quello dei secoli XV e XVI il Rinascimento per antonomasia e a promuoverlo a [...] trattò di rapporti amicali come quello con Bitte Caporali; a Roma i nomi sono quelli di Raffaello e di molti maestri della Tintoretto, per non dire di quello affrescato da Vasari in Palazzo Vecchio, o dalle incisioni di Marcantonio Raimondi e Caralio ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
maestri di palazzo
Sovrintendenti del palazzo reale. Particolare importanza storica ebbe la carica di m. di p. alla corte dei Merovingi. La funzione di sovrintendente della casa, che presso i franchi spettava originariamente, dati gli umili...
Figlio (632-656) di Dagoberto, ai territorî ereditati dal padre, cui successe nel 638, dapprima sotto la tutela della madre, aggiunse poco prima di morire l'Austrasia. Con lui cominciò il governo effettivo dei maestri di palazzo. Aveva sposato...