Giornalista e poeta spagnolo (Santander 1884 - Madrid 1964); fondò La voz de Cantabria e fu collaboratore di varî periodici e giornali, tra cui, negli ultimi anni, ABC e Informaciones di Madrid. Tra le [...] sue opere poetiche si ricordano le raccolte Versos del mar y de los viajes (1912; ed. ampliata col titolo Versos del mar y otros poemas, 1925), La belleza y el dolor de la guerra (1922); in Hampa (1923), ...
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Giornalista e scrittore spagnolo (Barcellona 1837 - Madrid 1873); democratico e progressista, fondò (1851) il Diario Madrileño e El tío Crispín; prese parte alla rivolta del 1854 e fu condannato a due [...] anni di prigione. Dopo la rivoluzione (1868), fu deputato alle Cortes e quindi ministro di Spagna in Svizzera. Scrisse: Los cachivaches de antaño (1869); Los tiempos de Maricastaña (1870); La espumadera ...
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Giornalista e romanziere spagnolo (Barcellona 1806 - Madrid 1836), noto anche con lo pseudonimo di Gregorio Pérez de Miranda. Fu uno dei fondatori del giornale El europeo (1823) di Barcellona. Cercò di [...] adattare, con documentata indagine e con uno stile accurato, il genere narrativo di Walter Scott a elementi spagnoli; notevoli i romanzi Los bandos de Castilla o el caballero del Cisne (1830), adattamento ...
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Giornalista e scrittore (Lorca, Murcia, 1822 - Madrid 1882), redattore del giornale satirico El Padre Cobos (1854-56), il cui titolo usò quale pseudonimo; dal 1874 fu nel partito conservatore. Pubblicò [...] pagine di critica del costume in Hojas sueltas (1861) e Más hojas sueltas (1863); romanzi: La manzana de oro (1872), El angel de la guarda (1875), Una madre (1883), ecc.; raccolte di poesie d'ispirazione ...
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Giornalista e romanziere spagnolo (Pamplona 1917 - Madrid 1988). Dopo Eugenio o la proclamación de la primavera (1938) pubblicò altri romanzi: La fiel infantería (1943), Cuando los dioses nacían en Extremadura [...] (1949), Plaza del Castillo (1951), romanzi di guerra ascrivibili alla linea della letteratura falangista, La paz dura quince días (1960). Il suo Diccionario para un macuto (1964) è un importante documento ...
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Giornalista e scrittore catalano (Barcellona 1847 - Madrid 1897); partecipò assai attivamente al movimento nazionalista e fondò varie riviste di carattere politico. Esordì come drammaturgo nel 1866 con [...] un atto in versi, Un mosquit d'arbre, scritto in collaborazione con R. Gros, e continuò con una serie numerosa di opere (La filla del marxant, 1875; Lo tamboriner, 1876; Lo mas perdut, 1876; ecc.) nelle ...
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Organo del Partito cattolico spagnolo, fondato a Madrid nel 1908. Fu uno dei più autorevoli e diffusi quotidiani spagnoli, specie durante la monarchia. Cessò le pubblicazioni nel 1936. ...
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Giornalista e uomo politico spagnolo (Coruña 1821 - Madrid 1885), cattolico, di tendenze conservatrici. Deputato (dal 1843), ministro con Narváez (1856), fu l'autore del progetto di legge, approvato nel [...] 1857, sulla censura preventiva alla stampa; portavoce in parlamento del partito carlista (dopo la rivoluzione del 1868), si ritirò a vita privata allo scoppio della guerra civile ...
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Romanziere e giornalista spagnolo (L'Avana 1885 - Madrid 1963); si segnalò nel genere erotico per una psicologia caratteristicamente analitica e vivaci rappresentazioni d'ambiente. Muovendo da una concezione [...] naturalistica e scettica, non riuscì a trovare soluzioni al problema morale implicitamente posto. Le sue buone qualità di narratore diedero una particolare impronta stilistica a opere quali La mujer fácil ...
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Commediografo e giornalista spagnolo (Pola de Lena 1851 - Madrid 1912). Fu collaboratore di giornali letterarî e umoristici e compose una settantina tra sainetes e commedie (El sueño dorado, 1875; El señor [...] cura, 1890; El señor Gobernador, El sombrero de copa, ecc.), assai applaudite per l'acuto spirito d'osservazione e la vivace vena umoristica ...
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madrileno
madrilèno agg. e s. m. (f. -a) [adattam. dello spagn. madrileño]. – Di Madrid, capitale della Spagna e capoluogo della provincia omonima; che si riferisce, si trova, appartiene a Madrid: la popolazione m.; le tradizioni m.; il dialetto...
narcosala
s. f. Struttura pubblica adibita al consumo vigilato di sostanze stupefacenti. ◆ [tit.] Apre a Madrid la prima narcosala [testo] La Spagna sperimenta le «stanze del buco». È entrata in funzione in questi giorni a Madrid la prima...