Scrittore spagnolo (n. probabilmente Siviglia - m. Madrid 1668), autore delle commedie burlesche El caballero de Olmedo (1651) e La restauración de España (1655), quest'ultima in collaborazione con Diego [...] de Silva e A. de Solís, e di varî "entremeses", contro i vanitosi (Los locos, 1660) e contro le manie nobiliari (La hidalga) ...
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Pittore e scultore (Onil, Alicante, 1924 - Madrid 1985). Studiò alla Scuola di belle arti di Valenza; dopo un lungo soggiorno a Parigi (1949-58), visse prevalentemente in Spagna. Esordì con opere di tendenza [...] costruttivista per poi dedicarsi, dal 1955, a ricerche ottico-cinetiche realizzando rilievi luminosi, mobiles e sculture in acciaio cromato ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Valladolid 1817 - Madrid 1892), amico di J. Espronceda di cui continuò El diablo mundo. Numerose le sue composizioni in versi (Dolores, 1838; María, 1840), ma più felici [...] le sue opere in prosa, sature di un umorismo un po' caustico (La protección de un sastre, 1840; ecc.) ...
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Letterato spagnolo (Alcalá de Henares 1697 - Madrid 1752). Studiò ad Alcalá e fu professore all'univ. di Santiago e cronista generale della Galizia. È autore degli Anales del reino de Galicia (1733-36), [...] di España primitiva (1738) e di appunti per un Diccionario histórico, crítico y universal de España ...
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Uomo politico spagnolo (Tuy, Galizia, 1892 - Madrid 1936); deputato dal 1917, fu ministro delle Finanze con M. Primo de Rivera (1925-30). Esule in Francia con l'avvento della repubblica, ritornò in patria [...] nel 1934 come deputato e leader della monarchica Renovación Española. Fu assassinato da avversarî politici, come rappresaglia per un precedente assassinio di un repubblicano; la sua morte fu una delle ...
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Giornalista e scrittore spagnolo (Barcellona 1837 - Madrid 1873); democratico e progressista, fondò (1851) il Diario Madrileño e El tío Crispín; prese parte alla rivolta del 1854 e fu condannato a due [...] anni di prigione. Dopo la rivoluzione (1868), fu deputato alle Cortes e quindi ministro di Spagna in Svizzera. Scrisse: Los cachivaches de antaño (1869); Los tiempos de Maricastaña (1870); La espumadera ...
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Latinista e patrologo (Campanario, Estremadura, 1747 - Madrid 1824), gesuita (1761). Venuto in Italia dopo l'espulsione dei gesuiti dalla Spagna (1767), fu innografo pontificio (1800), teologo della Penitenzieria [...] (1809-15); tornò poi in Spagna, nella risorta Compagnia (1815), e fu viceprovinciale di Castiglia (1820). Pubblicò, in base a manoscritti vaticani, edizioni di poeti cristiani (Prudenzio, Draconzio, Sedulio) ...
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Medico e letterato catalano (Barcellona 1808 - Madrid 1871). Ebbe svariati interessi, di cui lasciò ampia documentazione in saggi di psicologia, medicina, politica e letteratura. Molte delle sue opere [...] (per esempio quelle drammatiche) sono state completamente dimenticate; sono tuttavia da ricordare quelle di carattere filologico (Idea general del origen y de la formación del castellano e Diccionario ...
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Letterato e saggista spagnolo (Saragozza 1883 - Madrid 1975). Abbandonata l'avvocatura per il giornalismo, fu collaboratore di varie riviste. L'interesse maggiore della sua produzione risiede nelle opere [...] di saggistica storica e letteraria tra le quali: España vista por los extranjeros (3 voll., 1919-21); Historia del Romanticismo en España (1935); Don Carlos de Aragón, príncipe de Viana (1944); Viajes ...
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Scrittore e critico uruguaiano (Montevideo 1926 - Madrid 1983). Attento al contesto politico e sociale dell'opera letteraria, fu tra gli innovatori del panorama critico sudamericano. Oltre all'importante [...] saggio su Rubén Darío y el modernismo (1970), diede fondamentali contributi con Transculturación narrativa en América Latina (1982), La novela latinoamericana. Panoramas: 1910-1980 (1982), La ciudad letrada ...
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madrileno
madrilèno agg. e s. m. (f. -a) [adattam. dello spagn. madrileño]. – Di Madrid, capitale della Spagna e capoluogo della provincia omonima; che si riferisce, si trova, appartiene a Madrid: la popolazione m.; le tradizioni m.; il dialetto...
narcosala
s. f. Struttura pubblica adibita al consumo vigilato di sostanze stupefacenti. ◆ [tit.] Apre a Madrid la prima narcosala [testo] La Spagna sperimenta le «stanze del buco». È entrata in funzione in questi giorni a Madrid la prima...