Generale e uomo politico statunitense (Carlisle 1758 - Red Hook, New York, 1843). Prese parte alla guerra d'indipendenza; nel 1789 si stabilì a New York, ove acquistò influente posizione politica. Senatore [...] 1800 al 1804, poi ministro in Francia fino al 1810, cercò di ottenere la Florida dalla Spagna con la mediazione della Francia. Ministro della Guerra nel gabinetto Madison nel 1813-1814, per il cattivo andamento della guerra fu obbligato a dimettersi. ...
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Uomo politico statunitense (contea di Westmoreland, Virginia, 1758 - New York 1831). Abbandonò gli studî (1776) per combattere contro gli Inglesi; poi da Th. Jefferson, allora governatore della Virginia, [...] Tornato negli USA (1807), fu sconfitto alle elezioni presidenziali (1809) da J. Madison. Rieletto governatore della Virginia (genn. - nov. 1811), fu quindi chiamato da Madison alla carica di segretario di stato (1811-17); M. sostenne l'inevitabilità ...
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Zel'manov
Zel’manov Efim Isaakovič (Chabarovsk 1955) matematico statunitense di origine russa. Ha frequentato l’università di Leningrado e nel 1980 ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’università [...] membro dell’istituto di matematica dell’Accademia delle scienze dell’urss a Novosibirsk. Docente presso la University of Wisconsin-Madison (1990-94), si è poi trasferito all’università di Chicago e successivamente a Yale. È conosciuto per i suoi ...
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Fiume, il più lungo degli USA (4710 km; bacino di 1.370.000 km2) e il principale affluente del Mississippi. Nasce con vari rami dal versante orientale delle Montagne Rocciose, nel Montana sud-occidentale; [...] Forks, tutti questi rami (il Jefferson, formato dal Big Hole e dal Beaverhead, che provengono dalle Bitterroot Mountains, il Madison e il Gallatin, provenienti dallo Yellowstone National Park) si congiungono in un unico fiume, che si dirige per circa ...
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Alberto Vespaziani
Abstract
Il federalismo è un tipo ideale, un’astrazione concettuale che permette di ridurre la complessità fenomenica degli assetti e delle organizzazioni istituzionali. Il federalismo [...] federale come di un «insieme di società» o un’associazione di due o più Stati in uno Stato unico (Hamilton, A.-Madison, J.-Jay, J., Il federalista, Torino, 1997). Egli aggiunge che la latitudine, le modifiche, l’oggetto dell’autorità federale sono ...
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WHITE, Stanford
Delphine Fitz Darby
Architetto, nato il 9 novembre 1843 a New York, morto ivi il 25 giugno 1906. Apprendista presso Charles D. Gambrill e Henry Hobson Richardson, aiutò quest'ultimo [...] o unico autore dei palazzi Tiffany e Gorham, del Metropolitan Club, del giardino, della torre e della chiesa presbiteriana in Madison Square (1906), tutti in New York; del restauro agli edifici dell'università della Virginia e dell'Arco di Washington ...
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Figlio di John A., nacque l'11 luglio 1767, a Braintree, poi Quincy. Giovinetto, accompagnò suo padre in Europa e lo assistette nelle missioni che questi ebbe. Nel 1784 fu inviato ministro degli Stati [...] al suo presidente, che si ritirava prudentemente davanti all'idea di affrontare la Santa Alleanza e credeva, con Calhoun, Madison e Jefferson, la guerra imminente e il pericolo grandissimo, la teoria che Monroe doveva poi esporre nel suo Messaggio ...
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GUILFORD (A. T., 132-133)
Henry Furst
Città dello Stato di Connecticut, nella contea di New Haven. Aveva 2803 ab. nel 1920. Fondata nell'agosto 1639 come colonia indipendente (ma modellata sul governo [...] , History of the plantation of Menunkatuck and of the original town of G., Conn., comprising the present towns of G. and Madison, Baltimora 1897; R. D. Smith, Hist. of G., Albany 1877; Al. Johnston, Connecticut, cap. 7, Boston 1887; C. Mc L. Andrews ...
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JAY, John
Uomo di stato americano, nato a New York il 12 dicembre 1745, morto a Bedford il 17 maggio 1829. Discendente da una famiglia di calvinisti francesi, entrò nel 1768 nella carriera forense; e, [...] a pro' della nuova costituzione di Filadelfia del 1787, e scrisse parte dei saggi raccolti poi, con quelli del Hamilton e del Madison, nel famoso The Federalist (v. hamilton, alexander), e con Hamilton fece sì che lo stato di New York accettasse il ...
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Stilista di calzature spagnolo (n. Santa Cruz de La Palma, Isole Canarie, 1942). Dopo gli studi in Architettura e Letteratura all’Università di Ginevra, si è specializzato all’École des Beaux Artsdi Parigi. [...] ), che è diventato in breve tempo il punto di riferimento per le celebrità dell’epoca; con l’apertura dell’atelier in Madison Avenue (New York, 1978), B. ha iniziato la conquista del mercato americano. Ispirato dal cinema italiano del passato e dall ...
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madison
‹mä′disn› s. anglo-amer. [dal nome della città di Madison, capitale del Wisconsin, negli Stati Uniti d’America], usato in ital. al masch. – Ballo ritmico di origine afroamericana, diffusosi anche in Europa negli anni ’60 del Novecento.