Sistemi dispersi
Sergio Carrà
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Tipologia dei sistemi dispersi. 3. Struttura e dimensioni delle particelle. 4. Interfasi e interazioni fra le particelle. 5. Stabilità dei [...] ), in un altro liquido vengono chiamate emulsioni. In generale, i sistemi costituiti da piccole particelle o da macromolecole, di dimensioni comprese nell'intervallo ora menzionato, disciolte in un liquido vengono chiamati colloidi. Questo termine è ...
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imaging ottico
Arturo Brunetti
Tecnica di recente introduzione basata sull’impiego di molecole che producono segnali nell’ambito delle frequenze della luce visibile o dell’infrarosso. Utilizza metodiche [...] radiazioni di maggiore lunghezza d’onda rispetto a quelle incidenti) utilizzano molecole di piccole dimensioni o macromolecole (come anticorpi impiegati per riconoscere specifici ligandi) che contengono fluorocromi, cioè componenti che presentano il ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] rivolte a questo scopo fu la scoperta da parte di O.T. Avery, A.D. Hershey e M. Chase di macromolecole presenti nei cromosomi che portavano l’informazione genetica: l’acido desossiribonucleico (DNA) e l’acido ribonucleico (RNA). Il successivo modello ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] metodi non virali di trasferimento genico sfrutta i meccanismi che le cellule di mammifero usano per incorporare le macromolecole. Attualmente l'interesse è centrato su metodi che utilizzano i processi di endocitosi mediati da recettori, in quanto ...
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Batterio
Gabriella Argentin
Il termine batterio deriva dal greco βακτήριον, "piccolo bastone", e viene comunemente usato per indicare microrganismi ubiquitari, talvolta patogeni, considerati gli organismi [...] si riduce a 20 minuti, intervallo limite determinato dalla velocità massima alla quale il batterio può sintetizzare le macromolecole. Durante la crescita la popolazione batterica attraversa diverse fasi: la prima è quella di latenza, in cui non ...
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LURIA, Salvatore (Salvador Edward)
Federico Di Trocchio
Nacque a Torino il 13 ag. 1912 da Davide, discendente di un'antica famiglia di ebrei sefarditi e titolare di una piccola azienda litografica, e [...] problemi biologici con i metodi tipici di quelle discipline e soprattutto si sottolineavano le analogie tra il gene e le grandi macromolecole note. Nello stesso anno il L. conobbe, e collaborò con lui per breve tempo, il virologo romano G. Rita, che ...
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BEZZI, Silvio
Ugo Croatto
Nacque a Forlì il 27 ott. 1906, da Camillo e da Giovanna Bolognesi. Laureato in chimica presso l'università di Ferrara (1929), fu all'università di Padova prima come assistente [...] repubblicano italiano per il Veneto (1958-1964).
Le più rilevanti ricerche scientifiche dei B. sono rivolte alla chimica macromolecolare e alla chimica strutturistica.
I suoi primi lavori sui polimeri sia naturali sia di sintesi introdussero i metodi ...
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biologia
biologìa [Comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G.R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802 e, nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal [...] , che studia i fenomeni vitali riconducendoli all'attività delle proteine e degli acidi nucleici, cioè di quelle macromolecole che hanno specificità biologica. ◆ [BFS] B. spaziale, o b. extraterrestre: lo stesso che le più comuni cosmobiologia ...
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endocannabinoidi
Vincenzo Di Marzo
Gli endocannabinoidi sono piccole molecole segnale che utilizzano gli stessi recettori di membrana a cui si lega anche il principale costituente psicotropo della cannabis, [...] gli organismi viventi e le cellule che li compongono sono dotati di molecole segnale che, legandosi a macromolecole (recettori, enzimi, acidi nucleici) attraverso specifici meccanismi di riconoscimento molecolare, regolano processi vitali quali il ...
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Tecnopolimeri
Paola Fabbri
Massimo Messori
Francesco Pilati
Maurizio Toselli
Col termine tecnopolimeri (engineering plastics o engineering polymers) si indicano, in genere, le materie plastiche utilizzabili [...] o dalle anidridi corrispondenti con diammine primarie e successiva formazione di legami immidici lungo la catena macromolecolare principale, sia in forma lineare sia come unità eterociclica.
Polimerizzazione. - Il numero di monomeri utilizzati per ...
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macromolecola
macromolècola s. f. [comp. di macro- e molecola]. – In chimica, denominazione generica di molecole formate da un rilevante numero di atomi (anche più di diecimila), costituenti alcuni prodotti naturali, quali i polisaccaridi...
macromolecolare
agg. [der. di macromolecola]. – Relativo alle macromolecole: chimica m.; sostanze m., quelle costituite da macromolecole, ossia i polimeri.