Midollo osseo
Patrizia Vernole
Si chiama midollo osseo il tessuto molle emopoietico che è contenuto fra le trabecole nelle cavità delle ossa dei Vertebrati. Nell’uomo esso è pari a circa l’1,5% della [...] completo differenziamento per poi abbandonare il midollo attraverso la corrente sanguigna. Le cellule reticolari e i macrofagi liberi presenti nel midollo costituiscono il sistema reticoloistiocitario.
Il tasso di emopoiesi è sotto il controllo ...
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AIDS: novità e speranze
Stefano Buttò
Barbara Ensoli
Nel giugno del 1981, il bollettino «Morbidity and mortality weekly report» dei Centers for disease control and prevention (CDC) di Atlanta, riportò [...] ha a livello dei tessuti linfoidi, ossia i linfonodi, la milza, il fegato, il midollo osseo e l’intestino. Macrofagi e cellule di Langerhans sono infettati, ma non vengono uccisi; queste cellu;le costituiscono, pertanto, una riserva fondamentale del ...
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Ictus cerebrale
Cesare Fieschi
Anne Falcou
Il termine latino ictus, "colpo, battuta", indica una sindrome caratterizzata dall'esordio improvviso di un deficit neurologico focale di durata superiore [...] , alla quale fanno seguito una proliferazione delle fibrocellule muscolari della parete, un'invasione di cellule del sangue (macrofagi), una deposizione di colesterolo e fibrosi fino a formare una placca. La placca aumenta progressivamente di volume ...
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Salmonellosi
Antonio Sebastiani
Alfredo Pennica
Per salmonellosi si intendono tutte le malattie infettive sostenute dagli schizomiceti del genere Salmonella (dal nome del medico statunitense D.E. Salmon). [...] Peyer e follicoli solitari) con infiltrazione di linfociti, cellule istiocitarie e grandi cellule di tipo epitelioide con funzione macrofagica (cellule di Rindfleisch); nel corso della 2ª settimana segue la necrosi del tessuto linfatico che arriva a ...
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Anatomia e medicina
Organo della respirazione. I p. sono organi pari, simmetricamente disposti nella gabbia toracica, separati dal mediastino e in essi ha luogo l’ossigenazione del sangue.
Anatomia
I [...] o globuli rossi conglutinati, coaguli di fibrina, midollo osseo ecc., che in seguito saranno eliminati, per lisi, dai macrofagi. A livello degli alveoli, come nelle vie aeree, viene svolta un’azione di depurazione grazie alla presenza del surfattante ...
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Febbre
Massimo Aloisi
di Massimo Aloisi
Febbre
sommario: 1. Introduzione. 2. La termoregolazione fisiologica: a) caratteristiche generali; b) acquisizione filogenetica; c) cibernetica della termoregolazione; [...] , ‛attivare' le cellule dei tessuti e liberarne quantità maggiori di pirogeni endogeni. Risultati positivi sono stati ottenuti con macrofagi nel caso di una loro indotta ipersensibilità, per es. alla tubercolina o ad antigeni batterici, seguita da ...
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Infezione
Enrico Garaci
Anna Teresa Palamara
Con il termine infezione (dal latino inficio, "introdurre", "contaminare") si intende il processo d'invasione di un organismo o di parti di esso (organi [...] l'aggressività in quanto è in grado di inibire la fagocitosi (cioè la distruzione da parte di macrofagi e monociti); alcuni enzimi, quali leucocidine (tossiche per i granulociti neutrofili), emolisine (responsabili della lisi dei globuli ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] le cellule dell’organismo, e dalle MHC di classe II, che sono presenti soltanto in determinate cellule, quali i macrofagi, le cellule dendritiche ecc.).
Il fenomeno di Mary Lyon (o compensazione della differenza di dosaggio genico) si riferisce a ...
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Malaria
David Modiano
Il termine italiano 'mal'aria', corrispondente al francese paludisme, deriva dall'errata convinzione che gli accessi febbrili osservati nella stagione estivo-autunnale in varie [...] dell'immunità innata nell'infezione malarica. Studi condotti nell'uomo e nel topo suggeriscono un ruolo importante dei macrofagi, legato alla capacità di queste cellule di fagocitare eritrociti infetti in assenza di specifici anticorpi citofilici od ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] i propri effetti a livello cheratinocitario, ovvero su quelle cellule dermoimmunitarie da molti definite 'spazzini tessutali' ‒ i macrofagi ‒ nei quali il NGF è in grado di stimolare la fagocitosi, l'espressione recettoriale, la produzione e il ...
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macrofago
macròfago agg. e s. m. [comp. di macro- e -fago] (pl. m. -gi). – 1. agg. In zoologia, detto di animale che si nutre di alimenti grossolani, di dimensioni relativamente grandi (contrapp. a microfago). 2. s. m. In citologia, nome generico...
agg. e s. m. e f. [part. pres. di migrare]. – 1. a. agg. Detto di una grande quantità di persone, che emigra o si sposta cercando nuove sedi: popoli, gruppi etnici migranti. b. s. m. e f. Emigrante, immigrato: il flusso dei migranti. 2. agg....