Virchow, Rudolf
Patologo tedesco (Schivelbein, Pomerania, 1821 - Berlino 1902). Prof. di anatomia patologica nell’università di Würzburg (1849), poi in quella di Berlino (1856-1902). Introdusse il fondamentale [...] spazi perivascolari situati tra i vasi sanguigni e la membrana basale delle cellule gliali nel sistema nervoso centrale. Nelle malattie infiammatorie (encefaliti), l’accumulo di macrofagi e linfociti negli spazi dà origine a manicotti perivascolari. ...
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Glicoproteina presente sulla membrana cellulare (peso molecolare di circa 220.000), particolarmente abbondante nei fibroblasti. È un dimero costituito da due polipeptidi molto simili, legati fra loro a [...] delle cellule delle creste neurali). La f. interviene anche nei processi di cicatrizzazione delle ferite, facilitando la migrazione dei macrofagi e di altre cellule del sistema immunitario verso la parte lesa, e anche durante le prime fasi della ...
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Neuropatologia
Orso Bugiani
Scienza che indaga le malattie neurologiche attraverso lo studio della morfologia delle lesioni del tessuto nervoso, la n. nacque alla fine del Settecento come illustrazione [...] microglia costituisce con le cellule perivascolari e i macrofagi delle meningi un sistema di cellule immunocompetenti. in continuità con quello subaracnoideo) è disponibile al passaggio di macrofagi che lo raggiungono dal tessuto, o di cellule che ...
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Molecola
Amilcare Carpi De Resmini
(XXIII, p. 548; App. II, ii, p. 338)
Molecole messaggere gassose
Nell'organismo vivente, ordini e informazioni percorrono una rete nella quale le fibre nervose e gli [...] ripetute fasi della durata di qualche frazione di secondo.
La iNOS, la cui struttura è nota per l'isoforma estratta dai macrofagi (macNOS o di tipo ii), è normalmente assente dai tessuti, ma viene sintetizzata da un'ampia varietà di cellule nel corso ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] . Per esempio, quale tipo di cellula linfoide - B-linfocita o T-linfocita - è interessata? Qual è il ruolo dei monociti (macrofagi)? Qual è la funzione precisa dell'adiuvante di Freund e che cosa lo sostituisce quando l'EAS si verifica senza il suo ...
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ferroterapia
Uso a scopo terapeutico di composti del ferro. In condizioni normali circa un terzo del ferro corporeo totale è depositato nei tessuti, gli altri due terzi hanno carattere funzionale e vengono [...] ’ultima molecola è una proteina che regola l’assorbimento del ferro a livello intestinale e la sua liberazione dai macrofagi. Studi recenti (2009) sull’epcidina hanno dimostrato che il suo ruolo sembra essere quello di modulare la disponibilità del ...
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MHC (sigla dall’ingl. Major Histocompatibility Complex)
Complesso maggiore di istocompatibilità, insieme di proteine codificate da un’ampia regione del genoma dei vertebrati, essenziali per la capacità [...] che svolgono la funzione di presentare l’antigene ai linfociti T (APC, Antigen presenting cells), ovvero cellule dendritiche, macrofagi, linfociti B e i linfociti T attivati, esprimono proteine MHC di classe II. Viene inoltre riconosciuta una regione ...
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Cicatrizzazione
Luigi Frati
Matteo A. Russo
La cicatrizzazione è il processo di riparazione delle lesioni (ferite, lacerazioni ecc.) dei tessuti dell'organismo. In esso intervengono numerosi fattori [...] al fatto che dalle cellule staminali, di cui è ricca la sierosa, si possono differenziare cellule, simili a macrofagi attivati, in grado di secernere fattori di crescita e citochine per la riparazione.
Patologia della cicatrizzazione
Il processo di ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] è costituito dagli antigeni di classe II denominati HLA-DR, DQ e DP, presenti solo sulla superficie di macrofagi, linfociti B e T attivati, cellule endoteliali e, in alcuni casi, cellule epiteliali. Entrambe queste classi di antigeni partecipano ...
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Nome di particolari citochine (➔ citochina) importanti nella dinamica dei processi infiammatori e raggruppate in una famiglia di oltre 20 molecole proteiche a basso peso molecolare. Sono caratterizzate [...] 17; esiste inoltre una c. i cui geni sono localizzati sul cromosoma 4. Le c. sono prodotte da varie cellule (macrofagi, linfociti, monociti, piastrine), esplicano la loro azione su recettori di membrana in grado di legare diverse c., e una stessa ...
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macrofago
macròfago agg. e s. m. [comp. di macro- e -fago] (pl. m. -gi). – 1. agg. In zoologia, detto di animale che si nutre di alimenti grossolani, di dimensioni relativamente grandi (contrapp. a microfago). 2. s. m. In citologia, nome generico...
agg. e s. m. e f. [part. pres. di migrare]. – 1. a. agg. Detto di una grande quantità di persone, che emigra o si sposta cercando nuove sedi: popoli, gruppi etnici migranti. b. s. m. e f. Emigrante, immigrato: il flusso dei migranti. 2. agg....