sangue
Fluido corporeo attraverso il quale si realizza il trasporto di sostanze nutritive e di cellule specializzate che difendono i tessuti periferici da infezioni e malattie. L’organismo umano contiene [...] dal metabolismo cellulare. Un globulo rosso ha una vita media di circa 4 mesi (120 giorni) prima di essere fagocitato dai macrofagi localizzati a livello della milza. Il numero dei globuli rossi del s. si mantiene costante grazie a un meccanismo di ...
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Anticorpi e meccanismi genetici della diversità anticorpale
Francesca Di Rosa
Angela Santoni
Gli anticorpi o immunoglobuline sono glicoproteine che riconoscono perlopiù molecole estranee all'organismo [...] e innescano meccanismi immunomediati di eliminazione, per esempio la fagocitosi dell'antigene da parte di granulociti neutrofili e macrofagi e l'attivazione del complemento, un insieme di glicoproteine del siero che regolano la fagocitosi, la ...
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vanilloide
Stefania Azzolini
Canale di natura eccitatoria che agisce come integratore molecolare degli stimoli nocicettivi. Il recettore vanilloide è un sottogruppo distinto di canali cationici non [...] come i cheratinociti dell’epidermide, l’urotelio della vescica e il muscolo liscio, il fegato, i granulociti polimorfonucleati, i macrofagi, i mastociti e le cellule dell’epitelio delle vie respiratorie. I canali ionici TRPV1 e TRPV2 sono attivati da ...
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timo Organo ghiandolare impari e mediano, situato dietro lo sterno, nel mediastino anteriore, in rapporto con il pericardio e i grossi vasi (fig. 1).
Anatomia
Il t. si divide in 2 lobi, e ciascuno di questi [...] linfatici periferici (linfoghiandole, milza, tessuti linfoidi). Il t. contiene anche elementi cellulari di natura diversa, come macrofagi, cellule dendritiche, rari granulociti basofili ed eosinofili, scarsi linfociti B, e cellule mioidi (simili alle ...
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Steinman, Ralph Marvin
Steinman, Ralph Marvin. – Biologo canadese (Montreal 1943 - New York 2011) dedicatosi alla ricerca in campo immunologico presso la Rockefeller University di New York. Nel 1973, [...] staminali emopoietiche nel midollo osseo e sono le più importanti dell’insieme delle APC (Antigen presenting cell), insieme ai macrofagi e ai linfociti B. Queste cellule furono osservate per la prima volta alla fine dell’Ottocento dal biologo tedesco ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] e la genesi del granuloma nel tessuto respiratorio si possono seguire i vari momenti della risposta immunitaria. I macrofagi alveolari presentano gli antigeni micobatterici ai linfociti T specifici tramite il proprio recettore. I linfociti T attivati ...
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diapedesi
Passaggio di elementi cellulari del sangue attraverso le pareti intatte dei vasi capillari e delle venule: si tratta per lo più di elementi a funzione fagocitaria che, dopo aver aderito all’endotelio, [...] l’attività dei microtubuli e dei microfilamenti contrattili del citoplasma. La d. è particolarmente intensa negli stati infiammatori, durante i quali le chemiochine prodotte dai tessuti danneggiati richiamano linfociti e macrofagi dai vasi sanguigni. ...
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cellula gliale
Tipologia di cellule che compongono, insieme ai neuroni, il sistema nervoso centrale e periferico. Descritte per la prima volta dal fisiologo tedesco Rudolf Virchow nel 1860, esse svolgono [...] guaina mielinica attorno agli assoni, e le cellule microgliali. Queste ultime hanno una funzione simile a quella dei macrofagi e, attraverso la secrezione di interleuchine, possono influenzare non solo la risposta immune a livello del sistema nervoso ...
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VIRUS
Ferdinando Dianzani
(v. ultravirus, xxxiv, p. 644; App. II, II, p. 1056; virus, App. III, II, p. 1103; IV, III, p. 830)
I v. sono piccoli organismi subcellulari, incapaci di moltiplicarsi al di [...] cutanee e mucose, cui abbiamo già accennato, e la fagocitosi. Sulla efficacia della fagocitosi da parte di granulociti e macrofagi nei riguardi dei v. esistono ancora molte incertezze, anche se si tende ad ammettere che questo meccanismo abbia per ...
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sulfasalazina
Farmaco usato nella terapia delle malattie croniche infiammatorie dell’intestino; è costituito da una molecola di un acido 5-amminosalicilico, detta anche mesalazina, coniugata con un sulfamidico, [...] una potente attività antinfiammatoria, tramite l’inibizione dell’enzima ciclossigenasi e la riduzione della chemiotassi a livello dei macrofagi della parete intestinale. La somministrazione di s. è efficace nella colite ulcerosa (a dosi elevate, da 2 ...
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macrofago
macròfago agg. e s. m. [comp. di macro- e -fago] (pl. m. -gi). – 1. agg. In zoologia, detto di animale che si nutre di alimenti grossolani, di dimensioni relativamente grandi (contrapp. a microfago). 2. s. m. In citologia, nome generico...
agg. e s. m. e f. [part. pres. di migrare]. – 1. a. agg. Detto di una grande quantità di persone, che emigra o si sposta cercando nuove sedi: popoli, gruppi etnici migranti. b. s. m. e f. Emigrante, immigrato: il flusso dei migranti. 2. agg....