Salmonellosi
Antonio Sebastiani
Alfredo Pennica
Per salmonellosi si intendono tutte le malattie infettive sostenute dagli schizomiceti del genere Salmonella (dal nome del medico statunitense D.E. Salmon). [...] Peyer e follicoli solitari) con infiltrazione di linfociti, cellule istiocitarie e grandi cellule di tipo epitelioide con funzione macrofagica (cellule di Rindfleisch); nel corso della 2ª settimana segue la necrosi del tessuto linfatico che arriva a ...
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Caratteristica essenziale dei chemioterapici è l'azione selettiva, la capacità che hanno, e che li differenzia dagli antisettici, di agire su un agente morboso, senza provocare sofferenze somatiche di [...] il fattore specifico scoperto da Isaacs (1957) sintetizzato da cellule infette con virus (soprattutto virus ARN) e da macrofagi e idoneo, a bassissima concentrazione, a interferire con la duplicazione intracellulare dei virus. L'interferone è specie ...
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endocannabinoidi
Vincenzo Di Marzo
Gli endocannabinoidi sono piccole molecole segnale che utilizzano gli stessi recettori di membrana a cui si lega anche il principale costituente psicotropo della cannabis, [...] tempo, provoca la distruzione della barriera ematoencefalica e l’ingresso nell’SNC di linfociti e macrofagi, con successivo danno infiammatorio irreversibile. Queste stesse funzioni vengono svolte anche al manifestarsi di malattie neurodegenerative ...
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simbiosi
Alessandra Magistrelli
Meglio alleati che nemici
La simbiosi è una forma di rapporto tra viventi di specie diversa – i simbionti – basato sulla collaborazione. Si parla di mutualismo quando [...] dell’apoptosi, accuratamente studiato, consiste nella frammentazione della cellula ‘suicida’, i cui frammenti sono poi fagocitati dai macrofagi e da altre cellule circostanti. Altri esempi di apoptosi noti sono la scomparsa della coda nei girini ...
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Mauro Maccarrone
Gruppo di molecole lipofile che, a differenza di altre con funzione strutturale (fosfolipidi di membrana) o di deposito energetico (trigliceridi), svolgono il ruolo di segnali molecolari. [...] ) sono prodotti durante il picco della risposta infiammatoria acuta attraverso l’azione coordinata di cellule immunitarie (macrofagi e neutrofili), piastrine ed endotelio. Essi sono responsabili della terminazione (o “risoluzione”) dell’infiammazione ...
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ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] anche trovarsi nei tessuti e le conoscenze sulle loro attività sono ancora scarse.
I monociti sono elementi ad attività macrofagica che derivano da elementi stipiti connettivali e forse di altri organi e che migrano dal sangue ai tessuti in base ...
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TOSSINE
Nicola Orsi
(XXXIV, p. 112; App. II, II, p. 1009)
Con il nome di t. vengono indicate in medicina e in biologia numerosissime sostanze prodotte da organismi viventi, capaci di svolgere, secondo [...] . Il LPS è in effetti la classica endotossina dei batteri Gram-negativi e dalla sua interazione con i macrofagi derivano come effetto la liberazione di alcune citochine, l'azione sugli endoteli vascolari, l'attivazione del complemento attraverso ...
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Trombosi coronarica
CCesare Bartorelli e Maurizio Guazzi
di Cesare Bartorelli e Maurizio Guazzi
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Caratteristiche anatomiche e istologiche. □ 3. Complicanze d'ordine anatomico. [...] rossi; infine, a partire dal quarto giorno inizia la rimozione delle fibre necrotiche e si ha invasione di linfociti, macrofagi e fibroblasti che danno inizio al processo riparativo di granulazione, completo in genere verso la sesta settimana.
Le ...
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vettori ed enzimi
vettóri ed enzimi. – A partire dagli anni Settanta del 20° sec., la possibilità di moltiplicare frammenti di DNA (deoxyribonucleic acid) per produrre una grande quantità di copie tutte [...] dei lentivirus, che comprende HIV (virus della immunodeficienza umana), è formata da retrovirus complessi che infettano macrofagi e linfociti. A differenza dei retrovirus oncogeni, i lentivirus sono capaci di trasdurre cellule quiescenti. Nel ...
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(IX, p. 666; App. II, I, p. 550)
Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi progressi nella conoscenza dei livelli di organizzazione cellulare. Le nuove tecniche di biologia molecolare, di genetica e [...] dei vacuoli digestivi. Nei metazoi hanno attività fagocitaria i leucociti, le c. del sistema reticolo istiocitario (macrofagi, istiociti) e alcune endoteliali dei capillari sinusoidali epatici. Queste c. internalizzano le sostanze estranee formando ...
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macrofago
macròfago agg. e s. m. [comp. di macro- e -fago] (pl. m. -gi). – 1. agg. In zoologia, detto di animale che si nutre di alimenti grossolani, di dimensioni relativamente grandi (contrapp. a microfago). 2. s. m. In citologia, nome generico...
agg. e s. m. e f. [part. pres. di migrare]. – 1. a. agg. Detto di una grande quantità di persone, che emigra o si sposta cercando nuove sedi: popoli, gruppi etnici migranti. b. s. m. e f. Emigrante, immigrato: il flusso dei migranti. 2. agg....