HAIMOS (Αἵμως, Αἶμος)
L. Rocchetti
Figlio di Borea e di Orizia, re di Tracia. Sposò Rodope, figlia di Strimone, da cui ebbe Ebro. È raffigurato su una moneta di Giulia Domna, da Nicopoli nella Mesia [...] una roccia a lato di un albero; nella sinistra regge una lancia e la destra è abbandonata sul capo. Appare su monete di Macrino.
Bibl.: E. Mionnet, Description des médailles antiques, Parigi 1806-13, Suppl. 2, pp. 134, 135, n. 459, tav. 3, n. 7; Cat ...
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KIBYRA (Κίβυρα, Cibyra)
G. Sgatti
Città meridionale della Frigia. La sua personificazione compare nei rilievi di una base da Pozzuoli, che probabilmente rappresentano copie delle statue di città asiatiche [...] da una figura femminile in abito corto, alti stivaletti, elmo e lancia. Nello stesso aspetto di amazzone ci appare in monete di Macrino (Brit. Mus., Cat. Greek Coins, Phrygia, p. 140, n. 52, tav. xvii, 5). Solo il busto, invece, in monete di Settinio ...
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Celebre santuario della provincia di Alessandria, comune di Serralunga di Crea, che sorge sopra una ridente collina (443 m.) a circa 20 km. da Casale: vi si accede dalle stazioni ferroviarie di Serralunga [...] dai marchesi di Monferrato verso la metà del sec. XII, e poi successivamente. Nella chiesa sono notevoli un'ancona di Macrino d'Alba (1503); la cappella di S. Margherita con importanti affreschi del sec. XV; due vetrate a lunetta attribuite a ...
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STORIA AUGUSTA (Scriptores Historiae Augustae)
Raccolta di biografie dell'età imperiale. Nei manoscritti più importanti essa porta il titolo Vitae diversorum principum et tyrannorum a divo Hadriano usque [...] ; a Capitolino (Iulius Capitolinus) quelle di Antonino Pio, di Marco Aurelio, di L. Vero, di Pertinace, di Clodio Albino, di Macrino, di Massimino e del figlio, dei tre Gordiani, di Massimo e Balbino; a Vulcacio Gallicano (Vulcacius Gallicanus v. c ...
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IUNGI, Giovanni (detto Perosino)
Pittore, operoso in Piemonte intorno al 1517-24. Di lui si conoscono tre opere: un affresco con la Deposizione nel coro di S. Domenico in Alba, firmato e datato (1517); [...] e squillante, dalla scuola piemontese, mentre non vi si trova traccia della pittura umbra. Forse si tratta d'uno scolaro umbro di Macrino d'Alba.
Bibl.: U. Gnoli, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIX, Lipsia 1926 (con la bibl. precedente). ...
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ROMAGNANO, Amedeo
Giancarlo Andenna
da. – Figlio naturale di Antonio da Romagnano (v. la voce in questo Dizionario), nacque nel 1431, in luogo e da madre ignoti.
La nascita illegittima fu taciuta dal [...] d’Alba. Protagonista del Rinascimento piemontese (catal., Alba), a cura di G. Romano, Savigliano 2001, ad ind.; F. Sorce, Macrino d’Alba, in Dizionario biografico degli italiani, LXVII, Roma 2006, s.v.; Il Duomo di Torino. Fede, arte e storia, a ...
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Scrittore greco del sec. III d. C. Si ammette generalmente che sia originario dalla Siria, anzi, come qualcuno crede di poter determinare, da Antiochia; il che rimane incerto, sebbene appaia probabile [...] e si divide in 8 libri così distribuiti: I, Commodo; II, Pertinace e Giuliano; III, Settimio Severio; IV, Caracalla; V, Macrino ed Eliogabalo; VI, Alessandro; VII, Massimino e i Gordiani; VIII, Massimo e Balbino. Come ci fan sentire sin da principio ...
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Imperatore romano (Lione 186 - Carre 217), figlio di Settimio Severo e di Giulia Domna, fu associato nell'impero nel 198; sposò Plautilla, figlia del prefetto del pretorio Plauziano: questi fu fatto uccidere [...] , nella Rezia, vinse gli Alemanni. Passò poi in Macedonia e in Oriente: fatto prigioniero, a tradimento, il re dell'Osroene, ne occupò il regno (216). Fu ucciso presso Carre dalla sua scorta per istigazione del prefetto delle guardie Opellio Macrino. ...
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GIULIA
Gaetano Mario Columba
. Nome di quattro donne della Siria discendenti di un Bassiano, sacerdote del Sole in Emesa, le quali nel II e III secolo d. C. ebbero in Roma il titolo di Augusta e una [...] (v. appresso). Visse con la sorella a Roma ma dopo l'uccisione di Caracalla (217) dovette stabilirsi, per ordine di Macrino, nella nativa Edessa. Era donna abile e ambiziosa. Tramò a favore del nipote Eliogabalo, figlio di Giulia Soemiade, e quando ...
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VIGESIMA
Alfredo Passerini
. Nell'anno 6 d. C. Augusto introdusse una imposta del cinque per cento (vigesima pars "un ventesimo") sulle successioni e legati d'ogni genere (vigesima hereditatum et legatorum) [...] percezione fu dapprima appaltata; poi lo stato la curò direttamente per mezzo di procuratori. Caracalla l'innalzò a un decimo (Macrino la fece poi ridiscendere a un ventesimo), e, per assogettarvi, a quanto si afferma, tutto il mondo romano, estese ...
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