Poeta scozzese (Ruthven, Inverness, 1736 - Belville, Inverness, 1796). Figlio di un povero agricoltore, avviato agli studî ecclesiastici, li interruppe senza laurearsi e divenne maestro di scuola. Esordì senza successo con il poema The Highlander (1758) e nel 1760 pubblicò Fragments of ancient poetry, poesie che finse di aver trovato manoscritte in lingua gaelica. Il libro suscitò molta ammirazione ...
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Generale statunitense (Sandusky, Ohio, 1828 - Atlanta 1864). Partecipò alla guerra di Secessione, divenendo comandante del genio nell'esercito dei volontarî del gen. U. S. Grant; preposto all'esercito del Tennessee, fu comandante in seconda nella campagna della Georgia sotto il gen. W. Sherman. Morì in combattimento ...
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Teologo e letterato (Edimburgo 1718 - ivi 1800), ministro a Edimburgo (1743), incoraggiò Macpherson a pubblicare l'Ossian, su cui scrisse due dissertazioni (1763 e 1765). Molto letti e apprezzati furono [...] i suoi sermoni (5 voll., 1777-1801) ...
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Scrittore e vescovo di Dromore (Bridgnorth 1729 - Dromore, Irlanda, 1811). Esordì traducendo dal portoghese racconti cinesi. L'interesse per l'antichità, suscitato dall'Ossian di Macpherson, lo indusse [...] a tradurre poesie runiche (Five pieces of Runic poetry, 1763). La sua fama riposa sulle Reliquies of ancient English poetry (1765), raccolta di ballate, romanze metriche e liriche dei secc. 14º-17º, in ...
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Scrittore francese (Valognes 1736 - Parigi 1788). Diede alla Francia la prima traduzione completa del teatro di Shakespeare (20 voll., 1776-82), ch'ebbe grande importanza per lo sviluppo delle idee preromantiche. [...] Tradusse anche da Young, Hervey, Richardson, Robertson, Macpherson. ...
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Letterato (Piacenza 1757 - Parma 1820), autore di Lettere di due amici sul Parini (con P. Pozzetti, 1801; 2a ed. 1802), Elogio del Cesarotti (in cui per primo in Italia capì che i poemi ossianici erano [...] opera di J. Macpherson), novelle, traduzioni dal francese e delle Odi di Orazio (1798). ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] la traduzione ossianica del C. è l'uso nuovo dell'endecasillabo sciolto. Egli incontrò molte difficoltà in quanto l'opera del Macpherson era in prosa, mentre il C. le rese la forma di poema; aveva quindi necessità di trovare un metro che si ...
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GREGORI, Ferdinando
Nicola Iodice
Nacque a Firenze nel 1743 da Carlo Bartolomeo e Gaspara Mugnai. Il padre, maestro incisore delle Gallerie granducali di Firenze, lo introdusse nella sua bottega.
La [...] Pietro Leopoldo e Maria Luisa di Borbone incisi dal G. dai dipinti del pittore inglese residente a Firenze J. Macpherson. Ancora in quegli anni fu migliorata la calcografia granducale, attrezzata per la stampa di incisioni e pronta a lavorare ...
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CUCCIONI, Tommaso
Marina Miraglia
È uno dei primi e più rinomati fotografi romani dell'Ottocento di cui conosciamo la data di morte (1864), ma non quella di nascita. Poiché, comunque, un ritratto fotografico [...] patrimonio attraverso la committenza di nuove lastre ai più noti professionisti dell'epoca come Oswald Ufer, Romualdo Moscioni. Robert MacPherson, Cesare Vasari e Francesco Fiorani. Dal 1864 al 1866 la vedova del C. si avvalse dell'opera di Giuseppe ...
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ossianico
ossiànico agg. (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce a Ossian, leggendario guerriero e bardo gaelico che si suppone vissuto nel 3° sec. d. C.: poemi, canti ossianici. Ciclo o., denominazione di quelle composizioni di carattere epico...