CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] nelle imprese, che sa piegare a proprio vantaggio tutto quello che incontra, con qualunque mezzo. Si direbbe che Machiavelli sia diventato professore di morale" (Cattolicesimo e idealismo, pp. 9, 79, 102).
Tale sua profonda e pubblica opposizione ...
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DANDOLO, Matteo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1498, unico figlio maschio del dottore e cavaliere Marco di Andrea e di Nicolosa Loredan di Pietro di Lorenzo.
Il padre, che risiedeva a S. Moisè, [...] paese l'enorme cifra di 1.000.700 parrocchie, il D. ripropone probabilmente lo stesso errore in cui era incorso il Machiavelli nei suoi Ritratti delle cose di Francia); la seconda alla gestione finanziaria del regno, cioè alle entrate ed alle spese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] teorica e politica nella cultura italiana è forse paragonabile al solo De principatibus (scritto nel 1513) di Niccolò Machiavelli, le basi stesse della società d’antico regime erano erose e sconvolte, delineando in alternativa una strategia possibile ...
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COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] .: un'"idea fissa" - così la definiva Gramsci (Lettere dal carcere, p. 114) - del C. dal 1917 era che scrivesse un saggio su Machiavelli; nel 1918 il C. si era poi offerto di fare una cernita dei corsivi scritti da Gramsci per l'Avanti! con il titolo ...
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COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] e alle possibilità del volgare. Così, nei mesi seguenti egli è ancora in Romagna (dove forse s'incontra col Machiavelli, legato della Repubblica fiorentina) e, spettatore di quei drammatici eventi, ne è anche attore per qualche tempo, nel ruolo ...
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PICCININO, Jacopo
Serena Ferente
PICCININO, Jacopo (o Giacomo). – Nato a Perugia nel 1423 dal condottiero Niccolò Piccinino e probabilmente Gabriella di Bartolomeo Sestio, deve aver fatto parte della [...] coinvolto come possibile forza militare in appoggio al tentativo di riforma antimedicea, poi fallito, capeggiato a Firenze da Girolamo Machiavelli. Il fronte compatto presentato dalle potenze della Lega, e in particolare dal nuovo papa Pio II e dal ...
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BUONACCORSI, Stefano
Roberto Abbondanza
Denunziatosi ottantenne nel catasto fiorentino del 1430 e settantaseienne in quello del 1427, indicato come trentaduenne in un documento del 1382, dovette nascere [...] Lorenzo Ridolfi, Giovanni de' Ricci, Bartolomeo Popoleschi, Torello Torelli, Rosso degli Orlandi, Tommaso Marchi, Francesco Machiavelli, fu nel novero dei giuristi più frequentemente consultati dagli organi politici, amministrativi e giudiziari della ...
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GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] di corruzione, ma "lo stato naturale dell'uomo", né si dà iato tra natura e storia. Cogliendo spunti offerti dal realismo machiavelliano, da G. Vico e dagli illuministi scozzesi, di cui fu lettore attento e informato, il G. ritenne che sull'uomo ...
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FORTI, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Pescia, nell'odierna provincia di Pistoia, il 10 nov. 1806 da Anton Cosimo, discendente di una delle più antiche e ricche famiglie del luogo, e da Sara Sismondi, [...] , per quanto politicamente lontano dal F., arrivò ad affermare che alcune pagine dell'opera ricordavano, per lucidità e chiarezza, Machiavelli.
Come attesta L. Galeotti, suo allievo e amico, il F. aveva anche in animo di scrivere una storia civile ...
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CAIMO, Pompeo
Gino Benzoni
Nato a Udine, il 13 sett. 1568, dai nobili Giacomo e Chiara del Merlo, quivi iniziò gli studi che ultimò a Padova, ove, avendo seguito in particolare le lezioni di Francesco [...] i primi due libri dell'Eneide e del De rerum natura, fulettore non solo del Tasso e dell'Ariosto. ma anche del Machiavelli. La sua "espositione" di due passi danteschi (il "Padre nostro" dell'XI del Purgatorio, la preghieradi s. Bernardo alla Vergine ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...