LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] senso civico della popolazione, e alla politica esercitata da una stretta schiera di mestieranti, convinti di essere "tanti Machiavelli", si aggiungevano però "i danni arrecati" a Napoli dalla perdita dello status di capitale, e "l'insufficienza ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] assunto non criticamente, l’abbandono all’avversario (il libertinismo, dietro cui Del Noce vede l’eredità del pensiero di Machiavelli) della dimensione della storia, con l’esito di una scissione radicale tra spiritualità e politica.
Ne emerge un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Gentile
Maurizio Torrini
Protagonista con Benedetto Croce del rinnovamento culturale dell’inizio del 20° sec., Giovanni Gentile conquistò nel primo dopoguerra una fisionomia propria, nella [...] ideale del suo pensiero. È una storia di eroi solitari, dopo Vico, Vincenzo Cuoco, pensatore degno di Niccolò Machiavelli, maestro di realismo politico che oppone alle ideologie rivoluzionarie del Settecento una coscienza nazionale, l’idea di un ...
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CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] , Socrate e Platone, che hanno "edificata" la "scienza del viver civile" e quindi procedere a un'articolata "confutazione" del Machiavelli.
Il C. visse la gran parte della sua vita a Scalea, in un isolamento volontario solo a tratti interrotto dalla ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] al presente, interamente ricostruita: vi rientrarono certo la tradizione italiana e toscana del pensiero politico, con Machiavelli e Guicciardini, giusnaturalismo e contrattualismo, la critica del preilluminismo e del nascente illuminismo, da Bayle a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Mosca
Pierpaolo Portinaro
Gaetano Mosca, professore di diritto pubblico e studioso di scienza politica, è il caposcuola di quella che da lui è stata denominata dottrina della classe politica [...] cercato (con qualche fraintendimento) di dissociare la sua concezione della scienza politica dalla visione di Niccolò Machiavelli (di cui forse non apprezzava, oltre alla concezione spregiudicata dell’arte di governo, l’intemperanza repubblicana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] all’infinito. […] I filosofi [...] invece di perdersi a scagliare vane accuse di materialismo e di scetticismo, […] dovrebbero in Machiavelli e Vico [...] riconoscere i primi germi di questo nuovo e inevitabile progresso, che ci porta al vero e non ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] , un insieme di informazioni e di analisi tutt'altro che disprezzabile, certamente non inferiore a quello che autori come Machiavelli, Guicciardini e Bodin offriranno all'inizio dell'età moderna. Né è mancato nell'antichità uno sforzo di indagine ...
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Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] refrattarietà della cultura politica tedesca nei confronti della espansione dell'idea moderna di politica, teorizzata da Machiavelli e da Hobbes, che rappresentava l'antitesi più potente alla concezione aristotelica della politica come sapere pratico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] potere politico (Thomas Hobbes e Jean-Jacques Rousseau), la determinazione della natura del concetto di politica (Niccolò Machiavelli e Georg Wilhelm Friedrich Hegel), l’analisi dei presupposti e delle condizioni di validità del linguaggio politico ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...