Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] «religiosa», «di quella religione, che è insieme filosofia» (pp. 132-33); è, insomma, la religione dei moderni, Hegel integrato da Machiavelli. Si badi però che questo dovere è «politico», e non coinvolge «la scienza e la morale» (p. 112); di qui la ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] né passivamente subita né deformata in utilizzazioni arbitrarie. L’immagine ricorrente, si pensi solo a L.B. Alberti o a N. Machiavelli, dei colloqui con gli antichi, non è un luogo retorico: è carica di senso, così come il vanto di P. Bracciolini ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] quantità di interessi di un lettore acuto di autori antichi e moderni: da Aristotele a Occam, da Pomponazzi a Machiavelli, fino alle componenti di una cultura contemporanea europea, specialmente, ma non solo, francese e in particolare della sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Aurora’ rinascimentale, ‘sole’ illuministico
Michele Ciliberto
In un saggio del 1901 – Das achtzehnte Jahrhundert und die geschichtliche Welt («Deutsche Rundschau», agosto-settembre 1901; trad. [...] Giannone, a cura di S. Bertelli, G. Ricuperati, 1971, p. 749).
E contrapponendo, anche qui secondo un modulo machiavelliano, religione cristiana e religione antica, scriveva che i Romani
la religione eziandio l’indrizzavano per la sola conservazione ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] politica, in quanto nel V. appunto la forza o energia creatrice degli stati diventa, mercé un approfondimento e superamento del Machiavelli e del Hobbes, un momento ideale, ossia un primo grado dell'attività pratica, a cui, come al certo (filologia ...
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Filosofo (La Brède, Bordeaux, 1689 - Parigi 1755). Studiò presso gli oratoriani e si laureò in giurisprudenza a Bordeaux. Consigliere del parlamento di Bordeaux, nel 1716, dopo la morte di uno zio da cui [...] . Nel 1716 aveva scritto una Dissertation sur la politique des Romains (postuma), nella quale, evidentemente influenzato da Machiavelli, sostiene l'utilità politica della religione (tesi sulla quale tornerà nell'Esprit des lois). Dal 1718 al 1721 ...
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Moro, Tommaso
Stefano De Luca
Il padre dell’utopia
Sebbene la Chiesa cattolica abbia proclamato santo Tommaso Moro a causa della sua opposizione allo scisma anglicano del 1534, opposizione che pagò [...] aveva criticato tutti coloro i quali, a partire da Platone, si erano «immaginati repubbliche» inesistenti. Contro questo atteggiamento Machiavelli aveva affermato che in politica conta soltanto la realtà effettuale, ossia le cose come sono e non come ...
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Vanini, Giulio Cesare. - Filosofo (Taurisano, Lecce, 1585 - Tolosa 1619). Entrato nell'ordine dei carmelitani a Napoli (1603), girovagò, col confratello Giovanni Maria Ginocchio, per i paesi riformati [...] come ateo, annoverato fra gli scettici e fra i "libertini", V., utilizzando ampiamente il pensiero di P. Pomponazzi, N. Machiavelli, G. Cardano e G.C. Scaligero, sviluppò un razionalismo radicale di stampo materialistico e meccanicistico in cui non c ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] non partecipa al governo dello S., perché governare è affare di pochi, ma fruisce della sicurezza. Accanto alle buone leggi Machiavelli vuole le buone armi, milizia cittadina e non mercenaria, essenziali perché lo S. vive fra S. con i quali è ...
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Storico e filosofo italiano (n. Napoli 1945). Ultimati gli studi in Lettere e filosofia (allievo di E. Garin), ha intrapreso la carriera universitaria insegnando negli atenei di Firenze e Trieste; dal [...] dall'Istituto della Enciclopedia Italiana, tra le sue opere più recenti si citano: Il nuovo Umanesimo (2017); Niccolò Machiavelli. Ragione e pazzia (2019); Croce e Gentile. Biografia, filosofia (2021); Shakespeare. Il male, il potere, la magia (2022 ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...