GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] , i modelli storiografici erano però altri, italiani ed europei. Fra i primi Guicciardini, Sarpi e, soprattutto, il Machiavelli delle Istorie fiorentine: come quest'ultimo aveva attribuito alla Chiesa la responsabilità di avere impedito ai Longobardi ...
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GHERI (Ghieri, Gieri), Gregorio (Goro)
Antonella Giusti
Nacque a Pistoia, da Baronto, intorno al 1470. Studiò all'Ateneo pisano dal novembre 1488 e dopo il conseguimento del dottorato in utroque iure [...] M. Luzzati, Una guerra di popolo. Lettere private del tempo dell'assedio di Pisa (1494-1509), Pisa 1973, pp. 320, 344; N. Machiavelli, Opere, a cura di S. Bertelli, VII, Legazioni e Commissarie, III, Milano 1980, pp. 525, 528 s.; F. Guicciardini, Le ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] o un totalitarismo pienamente dispiegato (del tipo russo, cinese, o nazista) oppure un regime parlamentare libero. Bisogna scegliere - come Machiavelli nei Discorsi sembra suggerire per la politica in genere - fra una cosa o l'altra, poiché le forme ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] luglio 1502 da Asti; si veda anche la corrispondente dei Dieci di Firenze al Soderini, del 16 luglio, in N. Machiavelli, Legazioni e commissarie, a cura di S. Bertelli, Milano 1964, I, p. 316).
Eppure anche in questi anni così attivi diplomaticamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] p. 8). A parte il rinvigorimento del metodo degli exempla, non si può rimproverare a Botero la scarsa coerenza. Equidistante da Machiavelli e da Bodin, egli fondava la ragione di Stato cattolica, e trovava in essa la via di uscita dalla crisi del suo ...
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Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] nelle arti diplomatiche. L'Italia ci mostra figure di negoziatori che si chiamano Capponi, Vettori, Guicciardini, Machiavelli, e quella meravigliosa scuola diplomatica veneta, le cui magistrali relazioni sono ancora oggi fonti d'inapprezzabile valore ...
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Augusto Cerri
Abstract
La voce accenna alle origini e alle ragioni della rigidità costituzionale e poi della garanzia di questa attraverso la giurisdizione, nelle varie forme che ha assunto. Nel nostro [...] al potere, sia nei comuni sia nei regna, era sempre secundum ordines.
Gli stati nazionali erodono i privilegi feudali (Machiavelli, Discorsi sulla prima deca di Tito Livio, L. I, cap. LV), incompatibili con un mercato ampio e competitivo ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] creature egoiste e violente e soltanto un simile p., con la paura che incute, può garantire una pacifica convivenza. Già N. Machiavelli, del resto, aveva sostenuto – un secolo e mezzo prima – che per i sovrani è meglio essere temuti che amati; egli ...
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RUCELLAI
Antonio Panella
. Dei Rucellai non si hanno notizie, se non dalla metà del secolo XIII con un Alamanno soprannominato Oricellario, dalla scoperta che egli aveva fatta di una tintura per i pannilani [...] di Roma intitolato De Urbe Roma, perché a lui si debbono i famosi Orti Oricellari, ricetto dell'Accademia platonica, dove il Machiavelli lesse i suoi Discorsi, e non meno noto è suo figlio Giovanni (v.).
Vi furono anche alcuni che si distinsero nell ...
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MEMMO, Giovan Maria
Gino Benzoni
MEMMO (Memo), Giovan Maria. – Nacque a Venezia, alla fine del 1503 o all’inizio del 1504, da Nicolò di Francesco e da Elisabetta di Giustiniano Giustinian.
Famiglia [...] 1960, ad ind.; A. Ventura, Nobiltà e popolo nella società veneta del ’400 e ’500, Bari 1964, ad ind.; I. Cervelli, Machiavelli e la crisi dello Stato veneziano, Napoli 1974, ad ind.; E. Scorzon, Il Prato della Valle e le sue statue, Trieste 1975, pp ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...