Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] della vita degli Stati), per adesso sono solo due le età storiche individuate: quella della cieca fortuna (à la Niccolò Machiavelli, figura dalla presenza tutt’altro che episodica nel pensiero di Romagnosi) e l’età della ragione illuminata. Anche qui ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] D. la frase di Fulvia nella Calandria che, come ricorda Padoan, ha la fonte nel Decameron e un'eco in una lettera di Machiavelli, "egli è meglio fare e pentirsi, che starsi e pentirsi".
In edizioni moderne La Calandria è a cura di P. Fossati, Torino ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] of Hans Baron, a cura di A. Molho - I.A. Tedeschi, Firenze 1971, pp. 417-419; G. Costa, Le antichità germaniche da Machiavelli a Vico, Napoli 1977, pp. 65-76; N. Broc, La géographie de la Renaissance (1420-1620), Paris 1980, pp. 107 s.; E. Cochrane ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] e l'illustre medico Taddeo Alderotti che al D. dedicò il trattatello De conservanda sanitate. A distanza di due secoli il Machiavelli, dopo aver in breve narrato le vicende della sua vita, concludeva: "S'egli avessi avuto lo animo più quieto, sarebbe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] Braudel. Inizia i suoi studi dedicandosi alle campagne del mantovano e, in seguito, approfondisce il pensiero di Niccolò Machiavelli, di Paolo Sarpi e di Alexis de Tocqueville, fornendo una serie di edizioni delle loro opere che resteranno, insieme ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] in Toscana dalle origini ai primi del Trecento, ibid., p. 350; Q. Skinner, Machiavelli's "Discorsi" and the pre-humanist origins of republican ideas, in Machiavelli and republicanism, a cura di G. Bock - Q. Skinner - M. Viroli, Cambridge 1990 ...
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HACK, Margherita
Francesca Matteucci
Nacque a Firenze in via Caselli, vicino al Campo di Marte, il 12 giugno 1922, figlia unica di Roberto, di religione protestante, e di Maria Teresa Poggesi, di [...] del ginnasio Hack fu iscritta d'autorità, insieme a tutti quelli che abitavano di là d'Arno, al liceo Machiavelli, di nuova istituzione situato in piazza Pitti, dove frequentò la quarta e la quinta ginnasio.
Nonostante le posizioni antifasciste ...
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BENTIVOGLIO, Sante
Ottavio Banti
Figlio naturale di Ercole di Giovanni Bentivoglio e della moglie di un certo Agnolo da Cascese, di cui si ignora il nome. nacque nel 1424 a Poppi nel Casentino, dove [...] L'improvvisa fortuna dei B. colpì i contemporanei, da Enea Silvio Piccolomini (che ne parlò nei suoi Commentarii)a Niccolò Machiavelli, il quale ne trasse spunto per le sue riflessioni sulla inutilità delle congiure contro il principe, se questi gode ...
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GIANFIGLIAZZI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque tra il 1310 e il 1320 a Firenze o a Carpentras, in Provenza, ove il padre, Neri di Castello, risiedette pressoché stabilmente fino al 1321 per occuparsi dell'azienda [...] Comune di Firenze. Nel febbraio 1351 venne eletto sindaco e procuratore del Comune, insieme con Arnaldo Altoviti e Filippo Machiavelli, al congresso di Arezzo, ove si doveva trattare una confederazione con gli inviati di Roma, Perugia, Siena e Verona ...
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BECCHI, Gentile
Cecil Grayson
Figlio di Giorgio, nacque ad Urbino, forse nel terzo decennio del sec. XV. Mancano notizie precise dei suoi studi, in cui presto si distinse attirando su di sé l'attenzione [...] moderni, come lo fu per gli antichi, se questa "Synodus Florentina" sia o no avvenuta. Primo per il sì fu il Machiavelli (Istorie Fiorentine, VIII, xi), per il no, oltre al Fabroni che ripubblicò il lungo documento steso evidentemente dal B. e "datum ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...