machiavellico /makja'vɛl:iko/ agg. [dal nome di N. Machiavelli (1469-1527)] (pl. m. -ci). - 1. (non com.) [relativo alle dottrine dello scrittore e pensatore politico fiorentino N. Machiavelli] ≈ machiavelliano. [...] 2. (estens.) [ingegnoso e privo di scrupoli: un piano m.; una mente m.] ≈ volpino. ↑ diabolico. ↓ astuto. ‖ cinico, opportunistico, spregiudicato, subdolo ...
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machiavellismo s. m. [dal nome di N. Machiavelli]. - 1. [dottrina politica ed esercizio del potere improntati a un utilitarismo cinico e spregiudicato]. 2. (estens.) [comportamento di chi fa un uso spregiudicato [...] della simulazione e della dissimulazione per perseguire il proprio utile] ≈ ↓ astuzia, ingegno. ‖ cinismo, opportunismo, spregiudicatezza ...
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machiavello /makja'vɛl:o/ s. m. [connesso con il nome di N. Machiavelli], lett. - [azione o piano ingegnoso: escogitare un m.] ≈ astuzia, escamotage, espediente, stratagemma, trovata, trucco. ...
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avere² v. tr. [lat. habēre] (pres. ho /ɔ/ [radd. sint.; ant. àggio], hai, ha [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno [ormai rarissime le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. èbbi, avésti, èbbe, [...] è adatto per premi e riconoscimenti: ha conseguito una laurea honoris causa; a. conseguito gran fama e gran vittorie (N. Machiavelli). Analogam. prendere e ricevere: ha preso l’Oscar per il miglior film. Di sign. più intenso è conquistare, che ...
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vezzeggiare /vets:e'dʒ:are/ v. tr. [der. di vezzo] (io vezzéggio, ecc.). - 1. [fare vezzi, trattare amorevolmente, con carezze, complimenti e particolari attenzioni: v. un bambino, un cagnolino] ≈ (lett.) [...] blandire, coccolare. ↑ viziare. 2. (estens.) [allettare con complimenti, promesse, lusinghe e sim.: si ha a notare che li uomini si debbano o v. o spegnere (N. Machiavelli)] ≈ adulare, (lett.) ammoinare, blandire, lusingare. ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] in casa di Roderigo, insieme con la nobiltà e con la belleza, tanta superbia che non ne ebbe mai tanta Lucifero [N. Machiavelli]; cielo e inferno sono stati sempre popolati di legioni angeliche e sataniche, che riempiono l’intervallo tra l’uomo e Dio ...
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prono /'prɔno/ agg. [dal lat. pronus, der. della prep. pro "in avanti"], lett. - 1. a. [coricato sul ventre: dormire p.] ≈ (fam.) a pancia in giù, bocconi. ↔ supino. b. [rivolto a terra: corpo p.] ≈ chinato, [...] a un determinato comportamento, con la prep. a: sendo gli uomini più p. al mal che al bene (N. Machiavelli)] ≈ e ↔ [→ PRONTO (3. d)]. b. [assol., che è disposto a cedere facilmente: atteggiamento p.] ≈ accondiscendente, arrendevole, condiscendente ...
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solvere /'sɔlvere/ v. tr. [dal lat. solvĕre] (pass. rem. solvéi o solvètti, ecc.; part. pass. soluto), lett., ant. - 1. [privare di nodi, legami, impedimenti, ecc.] ≈ liberare, sciogliere. ↔ legare, vincolare. [...] 2. (fig.) a. [fornire una soluzione: desidero ora che mi solviate un altro dubbio (N. Machiavelli)] ≈ chiarire, risolvere, spiegare. b. [eseguire l'adempimento di qualcosa: s. un dovere, un impegno] ≈ adempiere, ottemperare (a), soddisfare. c. [ ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] immortale (C. Goldoni); ora io dico, che per essere grande ed immortale istorico (due bagattelle) bisogna, come i Taciti, i Machiavelli, i Gibbon, i Robertson, gli Hume, avere tale filosofia nella mente, che superi quella de’ tempi in cui s’imprende ...
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nazione /na'tsjone/ s. f. [dal lat. natio -onis, der. di nasci "nascere"]. - 1. (ant.) [l'essere originario di un certo luogo: Paulo II, di n. viniziano (N. Machiavelli)] ≈ nascita, origine. 2. a. [complesso [...] di persone che hanno comunanza di origine, di lingua e di storia: la n. italiana] ≈ (non com.) nazionalità, popolo. ‖ etnia, gente, popolazione, razza, stirpe. b. [unità politica realizzata in uno stato ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...