Il patriarcato preborghese, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non escludeva le donne dalla sfera culturale. Nella sua Storia della letteratura italiana (1772-1782; seconda edizione 1787-1794), [...] Maggiori Isotta Nogarola, Cassandra Fedele e Laura Cereta. Quando, un secolo dopo, fra i Maggiori sono Ariosto, Machiavelli, Guicciardini e Tasso, fra le «Maggiori» si ricordano Gaspara Stampa, Veronica Franco, Isabella Andreini e Lucrezia Marinella ...
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Le buone letture di Ezio Raimondia cura di Marco Antonio BazzocchiBologna, Il Mulino, 2024 Ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea e Letteratura dell’età romantica all’Università di Bologna, [...] Contini, un intellettuale di respiro europeo e di fama internazionale che seppe spaziare da Dante e Petrarca a Tasso, a Machiavelli, ai trattatisti e narratori del Seicento, all’Alfieri, a Leopardi, al Manzoni dei Promessi sposi (di cui fu interprete ...
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Federico Della CorteIl discorso delle cose. Studio su Francesco GuicciardiniBologna, Pàtron Editore, 2024 I libri non si vendono a peso. Nonostante il suo piccolo aspetto, questo libro di sole 142 pagine [...] a prima vista può parere loro noiosa o sgradevole. Francesco Guiccairdini non ha mai goduto di una fama come quella di Machiavelli, forse non del tutto meritata, a volte ambigua, di un autore da uno sguardo perspicace (chi si ricorda il ritratto di ...
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Luigi Matt«Una soluzione irresistibile» per Gadda: la «lingua italiana arcaica» del Primo libro delle Favole«Studi di grammatica italiana», XLII, 2023, pp. 203-67 Uno degli ingredienti del gran calderone [...] , qual è malissimo, adde ’l disegno qual’è sopra al primo titulo…);‒ possessivi latineggianti mia e sua, come in Machiavelli e Cellini (la forma di mia brache, quelli imbecillati sua garzoni…);‒ rinunzia all’apocope in alcuno (alcuno dolce, alcuno ...
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Gadda e il fascismo: tipologie discorsive e strategie stilistiche, in AA. VV., «Strapparsi di dosso il fascismo»: l’educazione di regime nella «generazione degli anni difficili»Luigi MattGadda e il fascismo: [...] più furibondo, in ogni senso dirompente e linguisticamente composito del prosatore meneghino, frutto d’un’atroce «contaminazione Machiavelli-Cellini-fiorentino odierno: con inflessioni, qua e là, romanesche e lombarde»: l’«inedito da distruggere», il ...
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I nomi di fantasia, che qui proponiamo di chiamare fantasionimi con una nostra coniazione (ci sembra per la prima volta), sono parole o combinazioni di parole inventate. A volte sono termini già presenti [...] Arioso) abbiamo le locuzioni fare il gradasso e essere un sacripante, per indicare ‘chi fa o è spaccone’. Nel Cinquecento Machiavelli crea le figure di Belfagor e della moglie Monna Onesta che diverrà, nel lessico comune, ‘l’ipocrita’ per eccellenza ...
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Trionfo del pastiche, la versione originale di Eros e Priapo è il prodotto più furibondo, dirompente e linguisticamente composito del prosatore milanese, frutto d’un’atroce «contaminazione Machiavelli-Cellini-fiorentino [...] odierno: con inflessioni, qua ...
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«Magnifico ambasciadore»: è l’esordio della lettera che Niccolò Machiavelli scrive a Francesco Vettori da Sant’Andrea in Percussina (ma lui la data «in Firenze») il 10 dicembre 1513, l’epistola più bella [...] della letteratura italiana; è la sua impronta ...
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Uccidere i Medici Il tempo che l’orario scolastico consente di riservare all’illustrazione della lingua e della letteratura è sempre poco, mentre gli autori e i testi che ci piacerebbe far conoscere agli studenti sono sempre di più. Ai capolavori no ...
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Chi legga la premessa ai due volumi di Studi machiavelliani di Jean-Jacques Marchand – un consuntivo impressionante delle ricerche da lui dedicate all’opera del Segretario fiorentino – è preso da un dubbio.Spesso una scienza è influenzata dal suo og ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...
Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...