AURISPA, Pirro
Amedeo Ricci
Nato a Macerata l'11 apr. 1799 da Livio, ed educato in un ambiente di patrioti, prese parte sin da giovane all'attività segreta dei carbonari maceratesi. Quando nel 1820 [...] di cospirazione, l'A., che era studente in medicina, elaborò con alcuni amici un piano di sollevazione armata che da Macerata avrebbe dovuto estendersi nei paesi vicini, per indurre i carbonari a insorgere in tutte le Marche,favoriti dalla promessa ...
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PANTALEONI, Diomede
Riccardo Piccioni
– Nacque a Macerata il 21 marzo 1810, quartogenito di Pantaleone, avvocato, e di Marianna Petrucci, in una famiglia borghese fra le più facoltose della città.
Il [...] accordo da lui steso e inviato a Torino.
L’elezione a deputato del costituendo Regno d’Italia presso il collegio di Macerata fu il pretesto per decretare l’espulsione di Pantaleoni dallo Stato pontificio nel marzo 1861. Recatosi a Torino, a maggio fu ...
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FEDERICI, Cesare
Mario Crespi
Nato a Serravalle di Chienti (Macerata) il 9 febbr. 1838 da Francesco, medico, e da Marianna Tommasini, studiò medicina nelle università di Camerino, di Bologna e di Firenze, [...] e si laureò nel 1860. Formatosi alle scuole di G. Brugnoli e di L. Concato (cfr. voci in questo Dizionario), eccelse nel metodo deduttivo clinico basato sull'osservazione e sul ragionamento: grazie alla ...
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Neuropsichiatra (Modena 1852 - Genova 1929). Direttore degli ospedali psichiatrici di Macerata (1877) e di Torino (1880), prof. di psichiatria nell'università di Torino e di malattie nervose e mentali [...] in quella di Genova dal 1889. È stato uno degli esponenti più attivi della psichiatria italiana: nel campo pratico facendosi promotore di un rinnovamento degli ospedali psichiatrici, nel campo teorico ...
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Medico (Urbino 1794 - Firenze 1872). Insegnò clinica e medicina legale a Macerata, a Pisa e infine a Firenze, imprimendo all'insegnamento clinico un indirizzo medico-sociale. Contribuì ad ampliare le conoscenze [...] sulle malattie dei lavoratori delle risaie e propose, in campo medico-legale, un nuovo metodo di docimasia ...
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EUSTACHI (Eustachio, Eustachius), Bartolomeo
Maria Muccillo
Nacque a San Severino Marche (prov. di Macerata), secondo alcuni storici nel 1510, secondo altri nel 1500 o nel 1507, da Mariano, esponente [...] 277: L. Frati, Catal. dei manoscritti di U. Aldrovandi, Bologna 1907, p. 42), e sarebbe divenuto poi medico e professore di medicina a Macerata e alla Sapienza di Roma.
Tra il 1560 e il 1567 si deve porre il periodo più intenso della sua attività di ...
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Nacque a Loreto (prov. di Ancona) il 27 dic. 1837, figlio di Francesco e di Tarsilla Bocci. Studiò filosofia a Recanati, dove risiedeva con la famiglia; nel 1854 si iscrisse alla facoltà di medicina di [...] a ribadire con una nuova legge sul giuramento l'art. 49 dello statuto.
Il 3 dic. 1882, nel teatro Comunale di Macerata, il F. tenne un applaudito discorso ai suoi elettori, riaffermando le sue posizioni politiche, che erano poi quelle di gran parte ...
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GENTILI (Gentile), Matteo
Alessandro Pastore
Nacque nel 1517 da Lucentino (o Gregorio, secondo la matricola dell'Università di Pisa; Lucentino era forse un soprannome).
La famiglia - di antica origine [...] di lettere con Giano Matteo Durastanti, un altro medico marchigiano, originario della località di San Giusto (nei pressi di Macerata) e in seguito attivo a Venezia, autore di un commento al Luminare maius di Giovanni Giacomo de Manliis (Venezia ...
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AUGENIO, Orazio
Loris Premuda
Nacque attorno al 1527 a Monte Santo (Marche) da Luigi, archiatra di Clemente VII. Si addottorò in medicina a Camerino o a Fermo. Ma sia prima sia dopo la laurea studiò [...] G. B. da Monte e F. Frigimelica a Padova e infine con G. Finetti a Roma.
Per un biennio fu lettore di logica a Macerata; nel 1559 passò alla cattedra di medicina teorica straordinaria in Roma, che tenne fin verso il 1563, quando si trasferi a Osimo e ...
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CIUCCI, Antonio Filippo
Augusto De Ferrari
Nacque ad Arezzo nella prima metà del sec. XVII da Giovanni Battista.
Studiò e si laureò a Firenze tra il 1642 e il 1646; in seguito si trasferì a Roma, dove [...] paziente, di cui il C. può considerarsi l'inventore.
Nel 1670 ebbe l'incarico di primo cerusico della città di Macerata e di professore d'anatomia presso quella università. Trasferitosi qui, vi esercitò anche la medicina legale'in qualità di chirurgo ...
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