Bianco e nero
Maurizio De Benedictis
Rivista italiana di cinema pubblicata dal 1937 a Roma a cura del Centro sperimentale di cinematografia (ora Scuola nazionale di cinema), con periodicità variabile [...] , in posa vagamente 'esistenzialista', nel numero unico del 1947; dalla sobria immaginetta di un bambino che guarda in una macchina delle meraviglie, alle prime foto da film all'inizio degli anni Sessanta; dalla classica sigla BN, comparsa nel nr ...
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Cile
Angela Prudenzi
Cinematografia
Il cinema fece il suo ingresso in C. poco dopo le proiezioni parigine dei fratelli Lumière, ma fu soltanto nel 1902 che si realizzò la prima produzione nazionale. [...] Chile. Fu però a partire dal 1988, con la caduta del regime militare, che i registi poterono tornare senza restrizioni dietro la macchina da presa. Caiozzi portò finalmente a termine nel 1990 La luna en el espejo, da un romanzo di J. Donoso, Guzmán ...
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Pacino, Al (propr. Alfredo James)
Simone Emiliani
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 25 aprile 1940. Tra i rappresentanti più illustri della scuola dell'Actors Studio (di [...] interpretato il ruolo di un nonno in Two bits (1955, Un giorno da ricordare) di Foley prima di esordire dietro la macchina da presa con Looking for Richard (1996; Riccardo III ‒ Un uomo, un re), da lui stesso interpretato, felice esempio sospeso tra ...
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Una domenica d'agosto
Gian Luca Farinelli
(Italia 1949, 1950, bianco e nero, 100m); regia: Luciano Emmer; produzione: Sergio Amidei per Colonna; soggetto: Sergio Amidei; sceneggiatura: Franco Brusati, [...] anticipare la stagione che si stava aprendo: difficile non vedere nell'episodio di Massimo Serato, che su una bella macchina attraversa una Roma deserta, una prefigurazione dell'inizio di un altro film che segnerà la commedia italiana, Il sorpasso ...
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BARBARO, Umberto
Guido Aristarco
Nato ad Acireale (Catania) il 3 genn. 1902 da Luigi e envenuta De Martino, ebbe dapprima una varia attività e interessi letterari. Fu collaboratore di periodici e redattore [...] piano, e a sostenere che il montaggio era un concetto familiare in Italia fin dal 1912, e che movimenti di macchina, sebbene timidi e incerti, erano comparsi in pellicole nazionali anteriori alla Cabiria di Pastrone.
Bibl.: C. De Vita, Luce fredda ...
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Saura, Carlos
Flavio De Bernardinis
Regista cinematografico spagnolo, nato a Huesca (Aragona) il 4 gennaio 1932. Nell'ambito della sua ricca produzione si è rivelato autore capace di coniugare un senso [...] ), sofisticata, e alquanto manieristica, riflessione fra cinema, musica e danza, in cui le immagini di una macchina da presa computerizzata, disegnano labirintici percorsi su vaste superfici speculari. Operazione ancora più spinta nella direzione del ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] quale il manierismo della prosa dello scrittore trova il corrispettivo, ingigantito e dilatato, nel virtuosismo tecnico (i movimenti di macchina) e nei fraseggi della musica di E. Morricone. Un caso rimarchevole di positiva interazione tra l. e c. è ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] nella coscienza). In diversi casi la voce è manipolata e distorta per ottenere determinati effetti (voci magiche, di esseri fantastici, di macchine: come per la 'morte' di Hal, il computer di 2001: a space odissey, 1968, 2001: Odissea nello spazio di ...
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URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] Beknazarian), Čelovek s ordenom, 1933, Il decorato; Pepo, 1934; Zangezur, 1938). Čelovek s kinoapparatom (L'uomo con la macchina da presa) di Vertov nel 1929 toccò un apice mai più lambito, dispiegando una folgorante riflessione sulle potenzialità ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] , a quelle del viscido latifondista (C. Mastrocinque), del modesto e onesto maresciallo Grifò (S. Urzì, un "carattere" plasmato dalla macchina da presa del G., presente in quasi tutti i suoi film), del protervo capo mafia (C. Vanel), una dimensione ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...