Howe, James Wong (propr. Wong Tung Jim)
Stefano Masi
Direttore della fotografia cinese, naturalizzato statunitense, nato a Canton il 28 agosto 1899 e morto a Hollywood il 12 luglio 1976. Celebre per [...] negli Stati Uniti con la famiglia, che si stabilì a Pasco (Washington), e appena dodicenne ebbe in regalo la sua prima macchina fotografica. Alla morte del padre (1914) venne adottato da una famiglia irlandese dell'Oregon e prese quindi il nome di ...
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Wiene, Robert
Karel Thein
Regista cinematografico e sceneggiatore tedesco, di famiglia ebrea, nato a Breslavia nel 1873 e morto a Parigi il 16 luglio 1938. Il suo nome resta legato a Das Cabinet des [...] da una sorta di zombie (Conradt Veidt), la scenografia anticipa infatti il ruolo svolto in seguito dai movimenti di macchina: di fronte alla cinepresa, ancora immobile, le linee spezzate e contorte suggeriscono allo stesso tempo l'instabilità del ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] lo scenario di una realtà ambigua e contraddittoria che da una parte vedeva con orrore l'ipotesi dell'uomo schiavo della macchina-moloch e del lavoro estraniante (come in Metropolis di F. Lang), e dall'altra assurgeva a simbolo dei Roaring Twenties ...
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Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] visione cinematografica come tentativo di comprendere l'esistenza: è la storia di Filip Mosz (Jerzy Stuhr), maniacale 'uomo con la macchina da presa', che a forza di filmare quello che ha intorno finisce per distruggere la sua opera e la sua vita ...
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῾Arab
Giuseppe Gariazzo
(Tunisia/Francia 1988, Arabi, colore, 98m); regia: Fadhel Jaïbi, Fadhel Jaziri; produzione: Collectif du Nouveau Film et Théâtre/IMF/Carthago Films; sceneggiatura: Fadhel Jaïbi, [...] la narrazione sia le scelte estetiche, con una straordinaria dose di energia che scaturisce dall'uso dei corpi, del set, della macchina da presa. Con ῾Arab Fadhel Jaïbi e Fadhel Jaziri, i due registi, sradicano le convenzioni della messa in scena e ...
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Der letzte Mann
Hubert Niogret
(Germania 1924, L'ultima risata o L'ultimo uomo, bianco e nero, 90m a 20 pfs); regia: Friedrich Wilhelm Murnau; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Carl Mayer; [...] ha appena perduto, sembra dominare il mondo trasportando con una sola mano alcune pesanti valige; i movimenti di macchina che restituiscono l'ubriachezza del personaggio mentre questi rimane solo e fermo al centro dell'inquadratura ‒ servono proprio ...
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Stone, Oliver
Roy Menarini
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 15 settembre 1946. Dopo una solida esperienza come sceneggiatore, che gli ha consentito [...] Martin Scorsese, ha svolto il servizio militare in Vietnam, esperienza che ha ispirato numerosi suoi film. Ha esordito dietro la macchina da presa con film horror a basso costo, Seizure (1974), che mostra (come anche il successivo The hand, 1981, La ...
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Trnka, Jiří
Eusebio Ciccotti
Regista, costumista e scenografo ceco, nato a Pilsen (od. Plzeň, Repubblica Ceca) il 24 febbraio 1912 e morto a Praga il 30 dicembre del 1969. è stato uno dei più noti autori [...] del 1946: nel tratto tondeggiante è ancora evidente l'influenza disneyana, ma già emerge la capacità di utilizzare i movimenti della macchina da presa per creare un effetto 'd'azione'. Con Dárek (1946, Il regalo) recuperò invece il proprio stile di ...
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FOSSE, Robert, detto Bob
Lorenzo Quaglietti
Coreografo, attore e regista statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927, morto a Washington il 23 settembre 1987. Allievo di F. Weaver, sin da giovanissimo [...] teatrale del 1966, a Le notti di Cabiria di F. Fellini − nel quale mostra una spiccata estrosità nell'uso della macchina da presa e una concezione del musical che, contrariamente a quella tradizionale, tratta temi drammatici e non prevede il lieto ...
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Welles, Orson
Altiero Scicchitano
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Kenosha (Wisconsin) il 6 maggio 1915 e morto a Los Angeles il 10 ottobre 1985. Geniale inventore di [...] o guest star in decine di film, spesso scrivendo le proprie battute. Si sospetta che in alcuni casi sia passato dietro la macchina da presa per realizzare le scene in cui appare. Dei film interpretati da W., il più importante è The third man (1949 ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...