Hitchcock, Sir Alfred (propr. Alfred Joseph)
Edoardo Bruno
Regista cinematografico e sceneggiatore inglese, naturalizzato statunitense nel 1955, nato a Leytonstone (Londra) il 13 agosto 1899 e morto [...] e tempi, di figure stilistiche, di movimenti di macchina capaci di implicare emozionalmente e direttamente lo spettatore nella a rotelle e intento a osservare da una finestra la macchinazione di un delitto, inventa un'indagine supponendo una serie di ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] dell'analogia fotografica e fonografica; i secondi, al contrario, come quelli relativi al montaggio o ai movimenti di macchina, per quanto "facili", richiedono comunque una forma di apprendimento e funzionano "al di sopra" dell'analogia fotografica e ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] (Gertrud e un uomo) che siedono su due sedie, ovvero su un divano, su una panchina, su un sedile, frontalmente alla macchina da presa (in prevalenza fissa) e parlano quasi senza guardarsi, in una solitudine dolorosa, non meno assoluta per il fatto di ...
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Kaufman, Boris ArkadÐevič
Stefano Masi
Direttore della fotografia russo, nato a Białystok (od. Polonia) il 24 agosto 1906 e morto a New York il 24 giugno 1980. Fratello minore del regista Dziga Vertov [...] verso la notte), da The pawnbroker (1965; L'uomo del banco dei pegni), di cui restano memorabili l'uso della macchina a mano e lo sguardo crudamente documentaristico, a The group (1966; Il gruppo). Fu anche impegnato nel cortometraggio Film (1965 ...
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Sans soleil
Bernard Eisenschitz
(Francia 1982, colore, 100m); regia: Chris Marker; produzione: Anatole Dauman per Argos; fotografia: Chris Marker, Sana Na N'hada, Jean-Michel Humeau, Mario Marret, Eugenio [...] che viene filmato ("Esiste forse una cosa più stupida di quella di dire alle persone di non guardare in macchina, come insegnano nelle scuole di cinema?"). Un'altra tesi illustrata da questa sequenza consiste nella possibilità (utopica, perché Marker ...
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Guitry, Sacha (propr. Alexandre-Georges-Pierre)
Catherine McGilvray
Commediografo, sceneggiatore, attore e regista teatrale e cinematografico francese, nato a San Pietroburgo il 21 febbraio 1885 e morto [...] suoi film, cioè la loro forza narrativa e la loro 'fascinazione', è la voce, maestosa: una presenza fissa, come quella della macchina da presa, che sa dominare il ritmo della visione e della vicenda. In tal senso, la sottolineatura del rapporto tra l ...
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Nannuzzi, Armando
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 21 settembre 1925 e morto a Ostia (Roma) il 14 maggio 2001. Tra la seconda metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta [...] di alcuni dei maggiori direttori della fotografia italiani, Mario Craveri, Ubaldo Arata, Carlo Montuori, Massimo Terzano. Come operatore alla macchina fu al fianco di Domenico Scala nel 1948 in Sotto il sole di Roma di Renato Castellani e Fuga in ...
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DUPONT, Ewald Andre
Giovanni Spagnoletti
Dupont, Ewald André (propr. Ewald Andreas)
Regista e sceneggiatore tedesco di famiglia ebrea, nato a Zeitz (Sassonia) il 25 dicembre 1891 e morto a Los Angeles [...] il mestiere di giornalista con l'aiuto dell'amico regista William Dieterle. Nel dopoguerra tornò di nuovo dietro la macchina da presa con il poco fortunato The scarf (1951), cui seguirono alcune produzioni televisive, sceneggiature (tra cui il suo ...
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Naruse, Mikio
Dario Tomasi
Regista cinematografico e sceneggiatore giapponese, nato a Tokyo il 20 agosto 1905 e morto ivi il 2 luglio 1969. Quasi coetaneo di Mizoguchi Kenji e Ozu Yasujirō, N. ha faticato [...] N. ricorse a quello stile ornamentale tipico del cinema giapponese dell'epoca, con angolazioni insolite e frequenti movimenti di macchina, negli anni Cinquanta il suo linguaggio si prosciugò, si fece più lineare, per permettere allo spettatore di ...
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Pinter, Harold
Daniele Dottorini
Commediografo e sceneggiatore, nato a Londra il 10 ottobre 1930. Parallelamente all'attività di commediografo, che lo ha reso una figura di spicco nel panorama del teatro [...] la sceneggiatura di P., tratta dal romanzo incompiuto di F.S. Fitzgerald, trasforma il sistema produttivo hollywoodiano in una macchina fredda e apparentemente armonica, che in realtà si mostra crudele e in grado di distruggere l'identità dei singoli ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...