Danimarca
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema danese si sviluppò assai presto e conobbe un periodo aureo nella prima metà degli anni Dieci, quando divenne, nonostante le limitatissime dimensioni del [...] faceva esplicito riferimento alla situazione politica del Paese. Non va poi dimenticato che nel 1943 Dreyer tornò dietro alla macchina da presa dopo un decennio di silenzio per realizzare Vredens dag (Dies irae), uno dei suoi grandi capolavori.
I ...
Leggi Tutto
PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] espressionista, con cui si cercava di catturare l’intensità della vita, cede il posto a un mezzo più potente che è la macchina da presa; sono gli anni del cinema, da Accattone (1961) e Mamma Roma (1962) fino alla Ricotta (che subì un processo per ...
Leggi Tutto
Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] teatrale ‒ frontale ‒ dei numeri di d., dovuta alla partecipazione decisiva delle tecniche cinematografiche, in cui la macchina da presa è l'occhio coreografico, capace di trasfigurazioni fino all'astrazione geometrica, passando attraverso la ...
Leggi Tutto
Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] il precursore di questa tendenza, a partire dalla serie Nightmare (cominciata nel 1984) che ha rilanciato l'h. come macchina di riappropriazione dell'immaginario. Con la trilogia Scream (1996, 1998, 2000) Craven è andato anche oltre, entrando nei ...
Leggi Tutto
Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] arie appare quasi sempre risolto con soluzioni di ambientazione, ovvero di animata partecipazione del contesto, o di movimento della macchina da presa o, ancora, di montaggio, sempre efficaci e rispettose delle esigenze musicali. Basti l'esempio dell ...
Leggi Tutto
Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] che lo riempiono, gli attori stessi sono soltanto puri materiali che attendono di essere costruiti cinematograficamente, come si costruisce una macchina che prima non c'era, un'opera insomma inconfondibile e con la vita e con il teatro. È ciò che ...
Leggi Tutto
CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] l’intera trasmissione e, nonostante la sua scarsa familiarità con le telecamere (spesso non si preoccupa di "guardare in macchina"), viene premiato da un grande successo di pubblico» (p. 64).
Intanto in teatro era la volta di Saltimbanchi (stagione ...
Leggi Tutto
Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] audience televisiva, così come d'altronde le grandi imprese televisive non avrebbero ormai più potuto fare a meno della macchina produttiva e del carisma del cinema. Fu altresì inevitabile prendere atto della necessità, di fronte ai limiti del libero ...
Leggi Tutto
Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] ). Meritano un cenno anche Wali Latefi che, dopo l'esordio con Ruzhā-ye dašwār (1974, Giorni difficili), è tornato dietro la macchina da presa nel 1987 con Bahār mišawad (Viene la primavera) e con Sāzmān-e avaleya (La prima organizzazione), e Ahmadi ...
Leggi Tutto
Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] essere fedelmente ricalcato su quello delle parole e che bisognasse in ogni momento inventare quando si è dietro la macchina da presa per orientarla verso le immagini sostitutive [images de substitution]" (1979, p. 119). Il confronto di un cineasta ...
Leggi Tutto
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...