SJOBERG, Alf
Riccardo Martelli
Sjöberg, Alf (propr. Alf Sven Erik)
Regista teatrale e cinematografico svedese, nato a Stoccolma il 21 giugno 1903 e morto ivi il 17 aprile 1980. Fu, insieme a Gustaf [...] antinaziste e tornò a un linguaggio più tradizionale, nonostante alcuni virtuosismi tecnici, in particolare nella mobilità della macchina da presa e nella fotografia: Kungajakt (1944; I cospiratori di Wismar), su un complotto antimonarchico nella ...
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Comizi d'amore
Giacomo Manzoli
(Italia 1963, 1964, bianco e nero, 92m); regia: Pier Paolo Pasolini; produzione: Alfredo Bini per Arco Film; sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini; fotografia: Mario Bernardo, [...] ingenue perplessità dei divi calcistici come nella ritrosia delle ragazze siciliane che si vergognano di avvicinarsi alla macchina da presa, nelle analisi lucide ma extraterrestri dello scienziato (Cesare Musatti) come nei guizzi rivoluzionari di un ...
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Un chant d'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] condizione che raramente si produce, ma che sa svelare il significato profondo dell'estetica del cinema: il momento in cui la macchina da presa si innamora dei suoi interpreti. Il cinema di Josef von Sternberg e quello della Passion de Jeanne D'Arc ...
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La chute de la maison Usher
Guglielmo Pescatore
(Francia 1928, colorato, 65m a 17 fps); regia: Jean Epstein; produzione: Les Films Jean Epstein; soggetto: da alcuni racconti di Edgar A. Poe; aiuto regia: [...] cinema puro, in cui i personaggi e la narrazione, più che vivere di vita propria, hanno la funzione, come in una grande macchina cinetica, di tracciare le linee di forza, i percorsi geometrici di un movimento complessivo che è l'immagine di un tutto ...
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Rashōmon
Dario Tomasi
(Giappone 1950, Rashomon, bianco e nero, 88m); regia: Kurosawa Akira; produzione: Minoru Jingo per Daiei; soggetto: dai racconti Rashōmon e Yabu no naka (Nel bosco) di Akutagawa [...] la situazione e di dimostrare come Kurosawa abbia bene appreso la lezione ejzenštejniana. Frequenti anche i movimenti di macchina che, nella loro circolarità (ripresa sul piano sonoro dall'insistito ricorso al Bolero di Maurice Ravel), si configurano ...
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Divorzio all'italiana
Gianfranco Cercone
(Italia 1961, bianco e nero, 120m); regia: Pietro Germi; produzione: Franco Cristaldi per Lux/Vides/Galatea; sceneggiatura: Alfredo Giannetti, Ennio De Concini, [...] del film, presenta il proprio paese e sembra a tratti prestare la propria voce al regista: il movimento fluido della macchina da presa, guidato dalla voce fuori campo, ricorre a zoom e panoramiche, appuntando lo sguardo dello spettatore sui guasti e ...
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Moreau, Jeanne
Vittorio Giacci
Attrice e regista teatrale e cinematografica francese, nata a Parigi il 23 gennaio 1928. Donna intelligente e sensuale, naturalmente portata per i ruoli di femme fatale, [...] der Welt (1991; Fino alla fine del mondo) di Wim Wenders è la donna cieca per la quale viene inventata la macchina che permette di visualizzare i ricordi.
Fin dagli anni Settanta si è dedicata anche alla regia: nel 1976 ha realizzato Lumière (Lumière ...
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Dréville, Jean
Dario Minutolo
Regista cinematografico francese, nato a Vitry-sur-Seine (Parigi) il 20 settembre 1906 e morto a Vallangoujard (Parigi) il 5 marzo 1997. Fu fotografo raffinato, fondatore [...] la serie Le voyager des siècles, girata nel 1969-70 e andata in onda nel 1971. D. tornò ancora una volta dietro la macchina da presa nel 1986 per il video Hommage à mon ami L'Herbier, in cui si racconta la realizzazione del restauro di L'inhumaine ...
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Man's Castle
Peter von Bagh
(USA 1933, Vicino alle stelle, bianco e nero, 75m); regia: Frank Borzage; produzione: Frank Borzage per Columbia; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di Lawrence S. Hazard; [...] Young, sdraiata nell'angolo di un carro bestiame, indossa un abito lungo. Spencer Tracy le poggia la testa sul petto. La macchina da presa sale lentamente e fa di quel loro primo piano una delle immagini più romantiche di tutta la storia del cinema ...
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Cronenberg, David
Giona Antonio Nazzaro
Regista cinematografico canadese, nato a Toronto (Ontario) il 15 marzo 1943. Il cinema di C. rovescia la prospettiva tradizionale del cinema horror, secondo la [...] forza visiva rende le implicazioni estreme di un'attrazione tra la carne e il metallo, tra il corpo e la macchina. Nel successivo Spider (2002), dal romanzo di P. McGrath, C., mette in scena il delirio schizofrenico, il trauma infantile, la ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...