Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui funzione può essere quella di creare [...] ) di G. Ross le fasi di produzione sono state le seguenti: il film è stato girato su pellicola per mezzo di macchine da presa ottiche, in seguito riversato in digitale ad alta definizione, montato con l'aggiunta di effetti speciali, e infine stampato ...
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Digitale, cinema
Paolo Marocco
Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui [...] di Gary Ross le fasi di produzione sono state le seguenti: il film è stato girato su pellicola per mezzo di macchine da presa ottiche, in seguito riversato in digitale ad alta definizione, montato con l'aggiunta di effetti speciali, e infine stampato ...
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Zhang Yimou
Simone Emiliani
Regista cinematografico cinese, nato a Xi'an (Shaanxi) il 14 novembre 1951. Ha iniziato la carriera come direttore della fotografia (ha lavorato, tra gli altri, con Chen [...] hao hao shuo (1997; Keep cool), in cui il suo stile viene radicalmente modificato; nel film infatti Z.Y. utilizza la macchina a mano in modo frenetico e nervoso (ricalcando forse in modo eccessivo lo stile più personale di Wong Kar-Wai) per ritrarre ...
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D’Alatri, Alessandro. – Regista, attore, produttore e sceneggiatore italiano (Roma 1955 - ivi 2023). Ha esordito dietro la macchina da presa con il lungometraggio Americano Rosso (1991), aggiudicandosi [...] il David di Donatello e il Ciak d’oro come migliore esordio cinematografico dell’anno. Oltre ad aver lavorato per il grande schermo ha realizzato documentari, tra cui uno su Sergio Citti (1996), videoclip ...
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Pioniere del cinematografo, nato a Orte nel 1867. Impiegato tecnico dell'Istituto Geografico Militare di Firenze, si dedicò con passione a esperimenti che gli permisero, dopo lunghe ricerche, di brevettare [...] una macchina per la presa, stampa e proiezione delle pellicole, che chiamò cinetofono (1895). Nel 1901 aprì in Firenze una sala di proiezioni fisse, e poi anche animate, della durata di un minuto; nello stesso anno aprì una sala cinematografica a ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] la legge di gravità e lasciando il pubblico oltremodo stupito (mentre in realtà tutta la struttura formata dalla stanza e dalla macchina da presa ruota in un blocco unico), ma già qualche anno prima, in Anchors aweigh (1945; Due marinai e una ragazza ...
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Dispositivo cinematografico
Lucilla Albano
Per 'dispositivo cinematografico' si intende una delle forme simboliche in cui si è organizzata la rappresentazione del mondo tramite la visione (e l'ascolto) [...] che permette allo spettatore di vedere, quindi con il suo sguardo, che coincide a sua volta con il punto di vista della macchina da presa, e quella secondaria, con ciò che lo spettatore vede, con i personaggi e le storie che passano sullo schermo (v ...
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Regista statunitense (n. San Antonio, Texas, 1968). Di origini messicane, R. si è interessato al cinema ancora bambino; ha debuttato alla regia con Bedhead (1991), cortometraggio in cui già compaiono gli [...] elementi del suo stile: frenetici movimenti di macchina e uso frequente dello zoom. Nel 1992 ha curato regia, scenografia e montaggio del lungometraggio El Mariachi (vincitore del Sundance Film Festival); la pellicola è il primo episodio di una ...
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Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Dopo essere stato, dall'inizio degli anni Sessanta, critico cinematografico per Positif e per i [...] Cahiers du cinéma, ha debuttato dietro la macchina da presa con Le jeu et la chance, episodio del film La chance et l'amour (1964; L'amore e la chance). Dieci anni più tardi ha diretto il suo primo lungometraggio, L'horloger de Saint-Paul (1974; L' ...
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Arzner, Dorothy
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica statunitense, nata a San Francisco (California) il 3 gennaio 1900 e morta a Palm Desert (California) il 1° ottobre 1979. Fu una [...] delle prime donne passate dietro la macchina da presa, a cavallo tra cinema muto e sonoro, e sicuramente la regista di maggior rilievo che si trovò a lavorare all'interno del selettivo studio system hollywoodiano negli anni Venti e Trenta. Per molti ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...