Schoedsack, Ernest B. (propr. Schoedsack, Ernest Beaumont)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato l'8 giugno 1893 a Council Bluffs (Iowa) e morto ivi il 23 dicembre 1979. La sua [...] cinema per riprendere il suo primo mestiere, quello di fotografo militare. Soltanto nel 1949 tornò un'ultima volta dietro la macchina da presa con un'ennesima variazione sul tema della grande scimmia, realizzando il romantico Mighty Joe Young (Il re ...
Leggi Tutto
Eustache, Jean
Donatello Fumarola
Regista cinematografico francese, nato a Pessac (Gironde) il 30 novembre 1938 e morto suicida a Parigi il 5 novembre 1981. L'irregolarità della sua filmografia (durate [...] parte come attore a uno dei primi cortometraggi di Paul Vecchiali (Les roses de la vie, 1962) prima di passare dietro la macchina da presa. La sua opera d'esordio, Les mauvaises fréquentations (1963, noto anche come Du côté de Robinson), è un breve ...
Leggi Tutto
Siodmak, Robert
Francesco Pitassio
Regista cinematografico tedesco, nato a Dresda l'8 agosto 1900 e morto a Locarno il 10 marzo 1973. Costretto all'emigrazione dal nazismo, fu uno dei nomi più noti [...] distinse soprattutto per la ricchezza tonale dell'illuminazione, l'inventività delle soluzioni sonore e la varietà dei movimenti di macchina. Per es., in Phantom lady o The spiral staircase, l'illuminazione, che crea violenti contrasti, varia con lo ...
Leggi Tutto
Brusati, Franco
Francesco Bolzoni
Commediografo, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Milano il 4 agosto 1922 e morto a Roma il 28 febbraio 1993. Sotto movenze narrative fluide, capaci di [...] , dello stesso Camerini, e Domenica d'agosto di Luciano Emmer, entrambi del 1950, Anna di Alberto Lattuada (1951), La macchina ammazzacattivi di Rossellini (1952), Le infedeli di Steno e Mario Monicelli (1953), Ulisse ancora di Camerini (1954). Nel ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del regista cinematografico francese René Chomette (Parigi 1898 - ivi 1981). Esordì con film a medio metraggio legati alle esperienze dell'avanguardia: Paris qui dort (1923); Entr'acte (1924), [...] omaggio alla città e al senso autentico dei rapporti. Anche quando affronta aspetti di rilevanza sociale (il rapporto uomo-macchina in À nous la liberté, 1932) i toni rimbalzano gradevolmente in superficie, preferendo C. non sviluppare contrasti di ...
Leggi Tutto
Scrittore e regista, nato a Parma il 27 giugno 1934. Nel 1955 esordisce con i quattro lunghi racconti de La polvere sull'erba per passare alla poesia con L'amicizia perduta (1961), esperienza alla quale [...] astratta, talvolta arditissima, prendendo come pretesto la figura del protagonista, un operatore cinematografico e televisivo, e la sua macchina da presa volta a scoprire la vita, a penetrare nelle cose. Il viaggio misterioso (1972, premio Bancarella ...
Leggi Tutto
Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] , 1963), quest'ultimo autore anche di interessanti opere sperimentali come La jetée (1962). Questo tipo di documentarismo, dove la macchina da presa aveva un ruolo attivo come nel cinema di finzione (v. Cinéma vérité), diffuse anche la tecnologia del ...
Leggi Tutto
Mario Sesti
Fantascienza
Che la Forza sia con te
Evoluzione di
un genere cinematografico
di Mario Sesti
24 maggio
Si apre al Museo nazionale del cinema di Torino, allestito all'interno della Mole Antonelliana, [...] il tentativo da parte della razza umana di riappropriarsi del mondo, dopo che il suo controllo è stato assunto dalla macchina ribellatasi al suo creatore. Significativi l'utilizzo di un linguaggio di tipo pubblicitario e il ricorso al kung fu per ...
Leggi Tutto
Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] e differenti specificità. Le prime riguardano la complessità dell'apparato produttivo, del sistema o ‒ se si vuole ‒ della 'macchina' che sta dietro a ogni f.; il paragone potrebbe quindi essere, casomai, con una grande opera architettonica. La ...
Leggi Tutto
Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] in un eterogeneo montaggio di attrazioni sensoriali e in tal modo lo offre a uno spettatore totalmente coinvolto in quella macchina emozionale affinché egli lo 'senta' e lo 'pensi' originalmente. Anche in questo caso, come nel caso di Vertov, non è ...
Leggi Tutto
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...