Mizoguchi, Kenji
Dario Tomasi
Regista cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 16 maggio 1898 e morto a Kyoto il 24 agosto 1956. Reputato insieme a Ozu Yasujirō e Kurosawa Akira uno dei maggiori [...] in scena che si affida ai piani-sequenza e ai long takes, alle immagini distanziate, agli elaborati movimenti di macchina, alle inquadrature in profondità di campo e al complesso intrecciarsi e sovrapporsi di più dati iconicamente significanti. Si ...
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Czinner, Paul
Francesco Pitassio
Regista e produttore cinematografico e teatrale ungherese, naturalizzato britannico, nato a Budapest il 30 maggio 1890 e morto a Londra il 22 giugno 1972. Raggiunse [...] efficacemente un procedimento narrativo come l'ellissi, a un impiego mai mimetico del sonoro e alla fluidità nell'uso della macchina da presa.
Chiamato da Alexander Korda nel 1932, il regista si trasferì con Elisabeth Bergner in Gran Bretagna. L ...
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Wagner, Fritz Arno
Stefano Masi
Direttore della fotografia tedesco, nato a Schmiedefeld am Rennsteig il 5 dicembre 1889 e morto a Gottinga il 18 agosto 1958. Il ruolo centrale di W. nella storia della [...] corsi dell'école des Beaux Arts. Per mantenersi agli studi, lavorò come segretario alla Pathé Frères; imparò anche a usare la macchina da presa, e fu corrispondente per il cinegiornale Pathé a Vienna, Berlino e New York. Tornato in patria, durante la ...
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Regista cinematografico italiano (Ferrara 1912 - Roma 2007), tra i più significativi del nostro dopoguerra. Tra difficoltà produttive e incomprensione del pubblico, ha ottenuto il riconoscimento internazionale [...] , la morte. Colpito da ictus nel 1985, è costretto a stare lontano dal set per alcuni anni. È tornato dietro la macchina da presa nel 1995 grazie alla collaborazione con Wim Wenders, con il quale ha realizzato Al di là delle nuvole, trasposizione sul ...
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Pietrangeli, Antonio
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 19 gennaio 1919 e morto a Gaeta il 12 luglio 1968. Apparentemente vicino alle forme della commedia all'italiana, [...] alla sceneggiatura di Europa '51 (1952), Dov'è la libertà…? (1954) e soprattutto Viaggio in Italia (1954).
Esordì dietro la macchina da presa con Il sole negli occhi (1953), dove disegnò il ritratto di una giovane cameriera, Celestina, venuta a Roma ...
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Morris, Oswald
Stefano Masi
Direttore della fotografia inglese, nato a Ruislip (Middlesex) il 22 novembre 1915. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta si affermò come uno dei migliori conoscitori del Technicolor, [...] della British International Pictures a Elstree) dal 1935 fu assistente operatore e dal 1938 operatore alla macchina. Fu poi operatore alla macchina per la Independent Producers a Pinewood, collaborando con il direttore della fotografia Guy Green, che ...
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Ben Mahmoud, Mahmoud (forma francesizzata di Ben Maḥmūd, Maḥmūd)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico tunisino, nato a Tunisi il 25 luglio 1947. La memoria e l'identità, la spinta alla migrazione [...] Supérieur des Arts du Spectacle et techniques de diffusion) di Bruxelles dal 1967 al 1970, anno in cui esordì dietro la macchina da presa con il cortometraggio Le K; tra il 1971 e il 1974 conseguì diplomi in giornalismo e comunicazione sociale, e ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] allestita in studio.
Molti fotografi pensarono di porre sotto controllo tutto ciò che rientrava nel campo visivo della macchina e di fare di questo controllo il reale soggetto dell'arte. S. Skoglund fotografava installazioni della grandezza di ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] alla tirannia del tempo reale, il film sonoro, come osserva M. Chion, "erediterà fortunatamente dal cinema muto una meravigliosa macchina per fermare, dilatare o contrarre la durata: la musica" (1985, p. 60).
Con l'avvento del sonoro la presenza ...
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Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] si vede quello che il tecnico, e non il regista, vuole mostrare, ma inoltre il film si riempie di movimenti di macchina assenti nell'originale. Il diffondersi dei DVD ‒ e di una più matura coscienza da parte degli spettatori ‒ pone rimedio a questi ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...